VIDEO - Il misuratore di potenza nella Mtb: ecco come si usa

Daniele Concordia
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Il misuratore di potenza nella Mtb è sempre più utilizzato.
Questo accessorio, infatti, permette di misurare il lavoro meccanico in maniera diretta e immediata, a differenza della frequenza cardiaca che è una risposta organica al lavoro meccanico, quindi un dato meno preciso.
L'utilizzo del misuratore di potenza nella Mtb ha fatto scoprire un nuovo mondo agli appassionati, alcuni dei quali hanno approfondito l'argomento e sono diventati dei veri e propri esperti.
Altri, invece, hanno montato il powermeter sotto consiglio di un amico o del negoziante di fiducia, ma magari non sanno utilizzarlo per bene e quindi non riescono a sfruttare del tutto le potenzialità di questo prezioso accessorio.
Per questo motivo abbiamo deciso di realizzare un servizio sul misuratore di potenza nella Mtb, chiedendo a Fsa di fornirci la guarnitura PowerBox Mtb Carbon con powermeter integrato, che abbiamo interfacciato con un Garmin Edge 1030.

misuratore di potenza nella Mtb

Il Garmin Edge 1030



Prima di iniziare ad allenarci e a testare per bene questi due accessori, però, siamo andati al centro di biomeccanica Custom4 di Viterbo, sede in cui si appoggia anche Alfredo Balloni, ex pro' su strada, ora biker a tempo pieno e preparatore atletico, per fare un test di valutazione e per chiarire alcuni concetti di base sull'utilizzo dei watt in allenamento.
Mettetevi comodi e guardate attentamente questo video che spiega tutti i concetti di base per l'allenamento con il misuratore di potenza:

Ora riassumiamo i concetti principali...

Il test di valutazione
La cosa da fare prima di iniziare ad utilizzare il misuratore di potenza è il test di valutazione funzionale.
Solo con un test specifico, quasi sempre di tipo incrementale (cioè si aumenta una certa quantità di watt ad intervalli regolari fino ad arrivare ad esaurimento ed esistono diversi protocolli per il test), sarà possibile stabilire la propria potenza di soglia e da quella estrapolare le varie zone di allenamento.
Senza eseguire un test di valutazione non è possibile sfruttare i benefici del misuratore di potenza nella Mtb, come è altrettanto vero che lo stesso rischio si può incontrare con un test eseguito in modo errato.
Ad esempio, Alfredo Balloni sconsiglia gli “auto-test” all'aperto sulla salita di riferimento (i classici 20' alla massima intensità), perché meno precisi e troppo influenzabili dalle condizioni psicologiche, dalla propria motivazione e da agenti esterni.

misuratore di potenza nella Mtb

Il test di valutazione lo abbiamo svolto sul rullo Elite Drivo, uno dei modelli più evoluti e precisi del marchio veneto.

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Il misuratore di potenza Fsa PowerBox Mtb Carbon

FTP, potenza media, potenza normalizzata e IF
L'utilizzo del misuratore di potenza nella Mtb obbliga a familiarizzare con alcuni termini fondamentali.
Il primo è la FTP (Funcional Treshold Power, ovvero potenza di soglia funzionale), che è la potenza media massimale che un soggetto può mantenere per un'ora.
Le zone di allenamento, di solito si calcolano proprio partendo da questo parametro, quindi è importante la corretta individuazione iniziale.
La potenza media, è il valore medio dei watt analizzati durante tutta la gara o l'allenamento, compresi i momenti di recupero, le discese o i picchi molto brevi ad altissima intensità.

misuratore di potenza nella Mtb

Analizzando i dati del test insieme ad Alfredo Balloni (a sinistra) di Balloni Academy

La potenza normalizzata è un valore più “raffinato” che si calcola tramite un algoritmo particolare e offre una panoramica più reale dello sforzo, andando in un certo senso a “smussare” i picchi in watt verso l'alto o verso il basso.
Per fare un esempio pratico, in una gara di Mtb la potenza media rilevata dopo l'arrivo sarà sicuramente più bassa della potenza normalizzata, perché lo sforzo non è mai lineare ma sempre influenzato dal terreno sconnesso, dalle discese tecniche, dai rilanci e così via.
In una cronoscalata su asfalto affrontata in modo costante, invece, quasi sicuramente i valori di potenza media e potenza normalizzata coincideranno.
Il rapporto tra potenza media e potenza normalizzata si chiama indice di variabilità (menzionato anche nel video).
Il rapporto tra potenza normalizzata e FTP genera invece l'IF (Intensity Factor, fattore di intensità), che offre un ulteriore parametro per analizzare lo sforzo.
Ci sarebbero tanti altri parametri dei quali parlare, ma questi sono i principali: per approfondire il discorso ed analizzare i propri dati sarebbe bene affidarsi ad un preparatore atletico esperto.

misuratore di potenza nella Mtb

Un esempio dei dati rilevati da Garmin Connect dopo un allenamento con il misuratore di potenza

L'errore più comune
Dalla chiacchierata con Alfredo Balloni sull'utilizzo del misuratore di potenza nella Mtb è uscito fuori un errore che compiono molti amatori che iniziano a familiarizzare con i watt.
Spesso si fanno paragoni con i watt espressi dal proprio compagno di allenamento, quando invece la potenza è un valore individuale, influenzato soprattutto dal peso corporeo del soggetto (in particolare dal rapporto peso/potenza).
Sulla stessa salita, salendo appaiati, due bikers non svilupperanno mai gli stessi watt, o meglio, è possibile che questo accada, ma sicuramente ci saranno delle differenze a livello cardiaco, quindi l'intensità dello sforzo sarà differente.
Per riassumere, ognuno ha i propri watt e le stime non funzionano.

misuratore di potenza nella Mtb

Neanche tra i top rider è possibile paragonare la quantità di watt espressa: è un dato strettamente individuale.

In allenamento e in gara
Il misuratore di potenza nella Mtb è utile sia in gara che in allenamento, ma in modo diverso.
Allenarsi con la potenza aiuta a gestire meglio lo sforzo e a capire come reagisce il fisico all'aumentare dell'intensità.
Qui però va fatta una premessa: nelle impostazioni del Garmin o di qualsiasi altro dispositivo elettronico che si interfaccia con il misuratore di potenza va impostata la modalità di rilevazione “Potenza 3 secondi”, cioè la media della potenza ricavata ogni tre secondi: un parametro più stabile e facile da seguire.

misuratore di potenza nella Mtb

Nel tondo, il parametro di visualizzazione da impostare sulla schermata del Garmin

Detto questo, in allenamento il powermeter dà il meglio di sé se utilizzato soprattutto nei lavori specifici dai 30” in poi, mentre in ripetute molto brevi (tipo intermittenti) è difficile guardare i watt, perché occorre andare “a tutta”.
Per contro, in ripetute più lunghe permette di preservare energie rispetto alla frequenza cardiaca: il cuore per raggiungere il valore target impiega almeno 2 minuti e in quel lasso di tempo sembra di andare piano, ma in realtà quasi sempre si pedala a wattaggi più alti di quelli prestabiliti.
Di conseguenza, si esegue un lavoro sbagliato e più dispendioso.
Utilizzando il misuratore di potenza nella Mtb bisogna far caso anche al fondo sconnesso.
Ovviamente, se avete in mente di fare dei lavori ad intensità costante evitate salite irregolari, scegliete quelle battute o l'asfalto.

alchemist Z16 Racing, misuratore di potenza nella Mtb

Evitate di svolgere i lavori specifici sui fondi sconnessi o troppo scivolosi

Il powermeter è molto utile anche in gara, o meglio, dopo la gara.
Una volta scaricati i dati, sarà possibile estrapolare molti parametri importanti che serviranno poi da indice al preparatore atletico, per comprendere meglio la situazione reale dell'atleta.
Perché il test di valutazione è importante, ma poi va paragonato ai risultati sul campo.
Questo è valido soprattutto nelle gare più brevi, ma in alcune marathon (quelle più lunghe e pedalabili), il misuratore di potenza potrebbe essere utile anche durante, per gestire lo sforzo e non “bruciarsi” prima del tempo.

misuratore di potenza nella Mtb



A chi serve il misuratore di potenza?
Il misuratore di potenza nella Mtb è diventato un must a livello agonistico: quasi tutti i professionisti lo utilizzano in allenamento e a volte anche in gara.
Lo consigliamo sicuramente anche agli amatori che vogliono togliersi qualche soddisfazione in più allenandosi con metodo, traendo il massimo dalle poche ore che hanno a disposizione per uscire in bici durante la settimana.
Lo sconsigliamo, invece, a chi non ha obiettivi agonistici ma pedala solo per passione: sarebbero soldi buttati.
In ogni caso, è fondamentale affiancarsi ad un preparatore atletico esperto, in grado di spiegare al meglio i meccanismi dell'allenamento con la potenza e di individuare i problemi o i punti di forza.
Il fai da te può essere rischioso o comunque non portare ai risultati sognati...

misuratore di potenza nella Mtb

Fsa PowerBox
Chiudiamo questo primo approfondimento sul misuratore di potenza nella Mtb parlando dei prodotti che stiamo utilizzando e testando.
La prima è la guarnitura Fsa PowerBox Mtb Carbon, che integra un sensore Power2Max nella pedivella in carbonio Fsa.

misuratore di potenza nella Mtb

La guarnitura Fsa PowerBox dà anche la possibilità di monitorare il bilanciamento tra gamba destra e gamba sinistra e grazie alla funzione Pedal Smoothness permette di analizzare come viene erogata la potenza durante tutto l’arco della pedalata.
Infine, è presente anche la funzione Torque Analysis, che analizza la potenza erogata indipendentemente dalla cadenza di pedalata.
Queste funzioni più raffinate non sono presenti di serie sulla versione "base" dell'Fsa PowerBox, ma sono acquistabili come upgrade sul sito Fsa.
Di serie connessione è di tipo Ant+ con il Garmin e di tipo Bluetooth con smartphone di tipo Android (per ora, è in fase di studio anche l'App per iOS), ma è disponibile come upgrade anche la connessione Bluetooth tra powermeter e ciclomputer.
La guarnitura completa Fsa PowerBox con sensore e corona da 34 denti pesa circa 790 grammi e costa di listino 1199€.

misuratore di potenza nella Mtb

Il PowerBox Mtb Carbon utilizza un sensore Power2Max alloggiato nella pedivella in fibra Fsa.

misuratore di potenza nella Mtb

Funziona con una semplice pila piatta (CR-2032) che alloggia sotto al gommino nero: test effettuati in laboratorio promettono una resistenza all'acqua e alla sporcizia senza paragoni. Vedremo come si comporterà col passare dei chilometri...

Garmin Edge 1030
Per utilizzare al meglio questo misuratore di potenza abbiamo utilizzato un ciclocomputer Gps Garmin Edge 1030, il modello specifico per il ciclismo più evoluto di casa Garmin, anche se di dimensioni non ideali per il fuoristrada.

misuratore di potenza nella Mtb

Il Garmin Edge 1030 è dotato di un touch screen con display a colori ed ha infinite funzioni sia per l'allenamento, sia per la navigazione.
Uno dei punti di forza per chi si allena con il misuratore di potenza è la possibilità di controllare il bilanciamento della pedalata in tempo reale, oltre alla possibilità di impostare tante schermate sulle quali visualizzare tutti i parametri possibili e immaginabili su watt, velocità, altitudine, orario, chilometri e così via.
Insomma, un prodotto di alto livello che può accontentare i biker e gli stradisti più pignoli ed esigenti.
Il prezzo di listino di questo Gps parte da 599€.

misuratore di potenza nella Mtb

Il Garmin Edge 1030 appena individua il misuratore di potenza chiede di calibrarlo. Ma in realtà l'Fsa PowerBox non richiede alcuna calibrazione: ogni volta che si smette di pedalare per 2-3 secondi si ricalibra automaticamente...

Bene, il nostro primo approfondimento sull'utilizzo del misuratore di potenza nella Mtb si conclude qui.
Nel frattempo abbiamo già iniziato a familiarizzare con i watt, per testare l'Fsa PowerBox ma anche per scoprire altri segreti, pregi e difetti dell'allenamento con la potenza.
Continuate a seguirci, perché di certo non è finita qui...

misuratore di potenza nella Mtb

Il test ed il video sono stati svolti al centro di biomeccanica Custom4.it di Viterbo, situato in Piazza Vittorio Veneto, 8.

Per contattare Alfredo Balloni visitate la pagina Facebook o il profilo Instagram di Balloni Academy.
Per maggiori informazioni sui centri di biomeccanica Custom4 visitate il sito Custom4.it oppure la pagina Facebook ufficiale.



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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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