"Prendiamo le distanze" dalla bici: così può cambiare la legge

Redazione MtbCult
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Vogliamo dare spazio ad una notizia di stampo un po' "politico" ma che riguarda tutti noi come utenti della strada, sia in sella a una bicicletta sia al volante di un'automobile.
Leggete il seguente comunicato della Federciclismo e poi fateci sapere cosa ne pensate...

COMUNICATO UFFICIALE

E' stato presentato ieri mattina (16 marzo, ndr), nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Montecitorio a Roma, il disegno di legge "salvaciclisti" con cui il Senatore Michelino Davico, con la sottoscrizione di altri 63 senatori, propone la modifica all'Art. 148 del Codice della Strada fissando ad 1,5 metri la distanza laterale in caso di sorpasso di un ciclista.

disegno di legge "salvaciclisti"

«I numeri degli incidenti che coinvolgono i ciclisti sono agghiaccianti.
Nel 2015 sono morti 252 ciclisti e oltre 16.000 sono stati i feriti. Questa proposta di legge è un punto di partenza per una tutela più compiuta di quanti utilizzano la bicicletta. - ha esordito il sen. Davico - In queste settimane abbiamo raccolto alcune sottoscrizioni tra i Senatori e oggi, con questo atto di presentazione, diamo il via ufficiale all'iter parlamentare per l'approvazione di questo disegno di legge. Si tratta di una proposta molto semplice che intende trovare l'appoggio di tutte le forze politiche per offrire, prima del termine della legislatura, un rimedio immediatamente applicabile ed efficace per la sicurezza di tutte le biciclette.»

Il disegno di legge "salvaciclisti" che permetterebbe all'Italia di adeguarsi a quanto già previsto dal rispettivo Codice della Strada in altri Paesi Europei come Francia e Spagna è stata salutata positivamente anche dalla Federazione Ciclistica Italiana (FCI), rappresentata dal presidente Renato Di Rocco e dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB), per cui è intervenuto il consigliere nazionale, Marco Benedetti.

disegno di legge "salvaciclisti"

«Questo è un atto che farebbe recuperare al nostro paese lo svantaggio rispetto ad altri Paesi più sviluppati dal punto di vista ciclistico - ha detto il Presidente Di Rocco nel suo intervento - Devo ringraziare il senatore Davico per questa iniziativa, che è anche un atto di coraggio, viste ancora le tante resistenze culturali nel considerare i ciclisti utenti della strada al pari degli altri.
Si tratta di una norma semplice che ha il pregio di non costare nulla.
La Federazione da anni ha fatto della sicurezza una delle proprie priorità. Siamo a favore di questa DDL perché sappiamo che, come hanno detto anche i tanti campioni presenti qui oggi, la sicurezza per chi usa la bici è soprattutto una questione di quotidianità: durante gli allenamenti, negli spostamenti, nell’uso comune. Propongo anche di inserire questa disposizione e il cartello ad essa collegato anche nei quiz per la patente, in modo da sensibilizzare anche i più giovani.»

In prima fila, a sostenere la proposta di legge di modifica all'art. 148 CdS, anche diversi campioni del mondo ed ex professionisti del mondo delle due ruote come Gianni Bugno, Alessandro Ballan, Luca Paolini, Domenico De Lillo, Alessandra Cappellotto ed Edita Pucinskaite, a cui si aggiunge la presa di posizione del professionista sardo Fabio Aru, che hanno fatto sentire la loro voce come agonisti e, allo stesso tempo, come utenti della strada e genitori preoccupati per la sicurezza dei propri figli quando si trovano in sella alle due ruote.

disegno di legge "salvaciclisti"

Una "norma di civiltà e buon senso per salvare vite umane": così è stata definita dal senatore Michelino Davico.

Il prefetto Roberto Sgalla, della Polizia di Stato, ha spiegato: «Oggi gli incidenti che coinvolgono le biciclette avvengono soprattutto per tre motivi: uno legato alle carenze della strada intesa come infrastruttura, un secondo dovuto all'intolleranza che registriamo in genere da parte degli automobilisti nei confronti degli utenti deboli della strada come ciclisti e pedoni. Infine, vi è il problema legato al fatto che il legislatore non si è ancora fatto carico di tutelare il mondo della bicicletta. Oggi più che mai è necessario far crescere nel Paese la sensibilità, l'attenzione e le condizioni per promuovere la cultura di rispetto nei confronti dei ciclisti: e questo disegno di legge segna un primo importante passo in questa direzione.»

Una proposta di legge che ha già destato molto interesse, seguita a ruota da tante iniziative di sensibilizzazione.
Il prossimo passo per il disegno di legge "salvaciclisti", ora, sarà quello di accelerare la calendarizzazione della proposta in Commissione Trasporti e Lavori Pubblici del Senato.

Fonte: Federciclismo.it

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