Due giorni di gravity sui trail del Dolomiti Paganella Bike

Redazione MtbCult
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Come avevamo segnalato un paio di giorni fa, la stagione estiva si è aperta per l'altopiano della Paganella con l'inaugurazione dei percorsi del Dolomiti Paganella Bike. Una nuova e ampia proposta riservata a un pubblico Gravity con la possibilità di compiere tante escursioni godendo dei panorami dell'alta montagna trentina e usufruendo di svariati servizi.
Mtb Cult ha pedalato da quelle parti. Ecco il racconto di due giorni indimenticabili.

Siamo stati invitati il 17 e 18 giugno dall’Apt Dolomiti Paganella, per prendere atto del nuovo progetto Dolomiti Paganella Bike, costituito da 400 km di percorsi all mountain/enduro/trail e bike trekking che si sviluppano su tutto l’altopiano della Paganella, composto da Molveno, Andalo, Fai della Paganella, Spormaggiore e Cavedago.

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Ben 400 i km di percorsi messi a disposizione dal progetto Dolomiti Paganella Bike.

Abbiamo soggiornato a Fai della Paganella, tipico paesino di montagna incorniciato tra le montagne e situato ai piedi delle Dolomiti di Brenta a 950 m di altitudine e a soli 30 km da Trento.
Gli impianti di risalita alla Paganella ne fanno un'importante località turistica invernale, che da qualche anno sta proponendo come attività estiva la mountain bike Gravity attraverso il Paganella Bike Park, situato in località Santel.

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Primo giorno del tour in stile all mountain, il secondo un po' più tosto.

Il programma (di due giornate) prevede una prima giornata dedicata ad un percorso all mountain abbastanza esteso, che ci porterà da Andalo direttamente al Lago di Toblino (a pochi passi dal Garda), con rientro in shuttle (chiamato BiciBUS in quanto la tratta è coperta 4 giorni alla settimana con 5 corse giornaliere), e la seconda giornata incentrata sul percorso denominato T3T con oltre 3.000 metri di dislivello.

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Impianti di risalita e Bici BUS i servizi che rendono ottimali i trasferimenti.

Primo giorno
(consulta la traccia nella sezione Link/Download)
Dopo un brevissimo briefing, nel quale ci viene presentato il progetto, illustrata la cartografia, la segnaletica, le tracce gpx, prendiamo la veloce telecabina che ci porta dal paese di Andalo (1030 m) al Doss Pelà (1780 m), facendo però un escursione fuori programma verso la Cima della Paganella con un secondo impianto, per alcuni scatti fotografici.

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Durante il soggiorno, non è mancato qualche "sano" tratto di bici in spalla.

Purtroppo il sole ci costringerà a varie attese in tutto l’arco di tutta la giornata. Nonostante le nuvole e la foschia imperterrite, il panorama è mozzafiato, si ha una vista a 360°, da una parte vediamo l’infinita valle dell’Adige, dall’altra le Dolomiti di Brenta. Perdiamo quasi fin troppo tempo a guardarci attorno, poi spronati dalle nostre guide, ci dirigiamo velocemente verso un punto panoramico esposto a Sud per poi affrontare una facile forestale che ci porta a perdere quota verso il Monte Gazza.

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L'altopiano della Paganella in tutto il suo splendore.

Dopo qualche chilometro di falso piano (questo termine sembra definire qualunque percorso pedalato si affronti poi nei giorni successivi), arriviamo in prossimità del Gazza, un pratone si apre davanti a noi lasciandoci intravedere in lontananza il lago di Garda e alcuni altri laghetti di montagna tipici della zona.

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Paganella, zona di laghi.

Proseguiamo verso Passo San Giovanni e una volta raggiunto affrontiamo un breve tratto di salita con la bici a spinta per poi sbucare su una terrazza panoramica naturale che ci permette di ammirare nuovamente Brenta che sormonta il lago di Molveno.

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Proseguiamo, sempre in falsopiano, e arriviamo sulla cresta del Monte Gazza, lungo una strada forestale per poi arrivare su un insidioso single track, utilizzato in una passata edizione della famosa Transalp.

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La cima del Monte Gazza si raggiunge dopo un insidioso single track. Qui c'è passata anche la Trans Alp...

Il trail ci porta ad attraversare due piccoli paesini molto caratteristici, fino a farci arrivare al lago di Toblino, al cui interno sono inseriti due castelli. Poco dopo arriviamo al paese delle Sarche, ove ci attende uno shuttle (in questo caso dedicato, ma la tratta viene coperta con uno specifico bici BUS “di linea” 4 giorni a settimana).

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Vista l’ora, ci fermiamo qualche km dopo, presso l’agritur Maso Limarò, e degustiamo qualche piatto tipico a km zero, accompagnato da dell’ottimo vino rosso.
Da Limarò si potrebbe proseguire attraverso la nuova ciclabile, ma risaliamo sullo shuttle in direzione del Lago di Molveno. In poco meno di mezz’ora arriviamo a Nembia, scendiamo dallo shuttle, e proseguiamo su una strada sterrata che ci porta a costeggiare il piccolo lago di Nembia, e poi il lago di Molveno. Il sentiero è molto bello, regala degli scorci piacevoli e qualche strappo in salita inaspettato.

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La prima giornata si conclude in riva al lago di Molveno.

Arrivati a Molveno, facciamo una veloce escursione fuori programma, percorrendo un facile sentiero dedicato alle famiglie, con arrivo alle sponde del Lago, per qualche scatto fotografico di rito. Aperitivi a parte, la nostra prima giornata è terminata.

Secondo giorno
(consulta la traccia nella sezione Link/Download)
Arriva il mattino seguente, la prima speranza è che il meteo ci conceda la possibilità di recuperare gli scatti persi ma è una speranza vana. La situazione è più o meno quella del giorno precedente.

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Il tour di oggi, è impegnativo. L’itinerario denominato T3T (Top 3000) prevede oltre 3000 metri di dislivello negativo e 1000 metri positivo pedalato.
Partiamo nuovamente da Andalo, cabinovia, breve tratto in forestale e poi una lunga discesa, praticamente tutta in singletrack di quasi 8 km. La prima metà piuttosto veloce e con pendenza media, le seconda molto più flow, con un tratto di singletrack pedalato.

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Il trail 19 è da veri enduristi. Passaggi tecnici e flow piacevole.

Arriviamo direttamente al Bike Park (pur non avendo fatto nessun percorso dello stesso), e saliamo lungo una strada forestale sul lato opposto, destinazione “Monte Fausior”. In cima al Fausior esiste un anello panoramico (strada forestale), ma non è questa la nostra destinazione.

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Seguiamo gli accompagnatori, nel trail 19, e dopo una partenza molto tecnica, attraversiamo un pianoro con prati e qualche baita, e poi lungo questo entusiasmante single trail si passa dal sottobosco a un sentiero a tratti esposto e roccioso. I panorami non mancano mai e ci fermiamo spesso.

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Arrivati in fondo, pedaliamo in centro al paese di Fai della Paganella per percorrere un altro single trail molto veloce e con un flow decisamente piacevole, con qualche terrazza panoramica sulla valle dell’Adige.

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Il trail, nonostante il dislivello contenuto, si rivela abbastanza lungo. Intanto è ora di pranzo. In pochi minuti, raggiungiamo l’agritur “il Filo d’Erba”, l’accoglienza è ottima ed il pranzo ancor di più.

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E dopo tanta fatica, una meritata sosta in agriturismo per ricaricare le batterie.

Pranzo terminato, ci attende lo shuttle che per questioni di sforamento tempi, ci fa bypassare una piccola parte del percorso, conducendoci direttamente ad Andalo.

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Da qui, con la Cabinovia, risaliamo, ripercorrendo la strada forestale verso il Gazza per poi scendere attraverso un single trail (n.2), che ci terrà impegnati per tutto il pomeriggio. Anche questo trail si rivela piuttosto lungo e vario, con alcuni passaggi tecnicamente difficili, tornanti strettissimi da nose-press, tratti veloci, due risalite pedalate, una con una vista spettacolare sul lago di Molveno e la seconda immersa nella natura, ombreggiata e a lato di un piccolo torrente che ci ha riportati direttamente ad Andalo.

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In questi due giorni, i percorsi sono stati molto variabili. Abbiamo utilizzato piacevoli strade sterrate, singletrack impegnativi tipicamente enduristici, percorsi panoramici. Non sono mancati brevi tratti a spinta, tratti veloci, tratti lenti ed altamente tecnici, e negli oltre 80 km, a parte poche centinaia di metri, non abbiamo mai toccato strade asfaltate, anche grazie al Bici BUS.

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Torniamo a casa con il sorriso, con oltre 5.000 metri di dislivello percorsi e con una gran voglia di tornare.

Per informazioni www.dangerzonebike.com e info@paganellabikepark.com

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