VIDEO - In Mtb sul Kilimangiaro per World Bicycle Relief

«E' stata assolutamente la cosa più dura che ho fatto nella mia vita!», ha dichiarato Rebecca Rusch, specialista di corse endurance e di imprese "estreme" in Mtb, dopo aver raggiunto la vetta del Kilimangiaro in bicicletta nel marzo scorso.

Rebecca Rusch e Patrick Sweeny insieme alla loro guida Respicious Baitwa sulla cima del Monte Kilimangiaro, Tanzania. Foto: Pat R. Notaro / Red Bull Content Pool

La Rusch, insieme ad un altro avventuriero, Patrick Sweeney, ha scalato in Mtb il Monte Kilimangiaro, la vetta più alta dell'Africa, per raccogliere fondi a favore dell'organizzazione senza scopo di lucro World Bicycle Relief (che si occupa di sostenere le comunità in via di sviluppo, in particolare donando biciclette come mezzo di indipendenza e emancipazione).

«Ci sono state un sacco di incognite - ha detto Rusch - ed è stata la più alta elevazione che abbia mai affrontato.»

Rusch e Sweeney hanno guidato, trasportato e spinto le loro bici fino a 19.341 piedi (5.895 metri), poi hanno sfidato la discesa per tornare giù, con l'obiettivo di raccogliere un dollaro per ogni piede di altezza.
Il che significa poter donare 131 nuove biciclette agli studenti in Africa.

La coppia ha impiegato sei giorni per portare a termine il viaggio.
Oltre 35.000 persone tentano di scalare il Kilimangiaro ogni anno e il tasso di successo è solo del 45 per cento - e solo una manciata di atleti hanno completato il percorso utilizzando una bicicletta.

Rebecca Rusch ama le sfide un po' folli come questa e ancor di più se contribuiscono ad aiutare persone in difficoltà.
Dal 2013 dà il suo sostegno a World Bicycle Relief; ora la bicicletta con cui ha compiuto la scalata al Kilimangiaro è all'asta e il ricavato dalla vendita sarà donato interamente all'organizzazione benefica.

Per saperne di più e sostenere la campagna di raccolta fondi: Fundraise.worldbicyclerelief.org/kilimanjaro.

(Foto: Pat R. Notaro / Red Bull Content Pool)