Specialized Dissident: testato in Dh, ok per l'enduro

Redazione MtbCult
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E' uno dei caschi da gravity più ammirati. E' uno dei più leggeri (1098 gr rilevati), più ventilati, più tecnologici, ma soprattutto lo Specialized Dissident è uno dei più sicuri.
Il marchio di Morgan Hill costruisce caschi da oltre 20 anni e indossando il Dissident si percepisce all'istante che si tratta di un oggetto molto raffinato.
Lo spazio fra la bocca e la mentoniera è notevole.
Una volta messo in testa si avverte il bilanciamento ottimale del casco.
In azione, pedalando, lascia passare tanta aria all'interno e, cosa ancora più importante, la respirazione è molto agevolata grazie al Mega Mouthport, ossia alla feritoia che si trova nella parte centrale della mentoniera.
La griglia frontale fa passare tanta aria e nonostante ci sia una sorta di filtro in materiale spugnoso, il flusso che arriva alla bocca è superiore rispetto a quello di altri caschi.
Il Dissident, quindi, si caratterizza come un casco perfetto anche per l'enduro: nelle speciali quando lo sforzo aumenta un casco che permetta di respirare bene è diventa fondamentale.

Megamouth Port: ecco la generosa feritoia frontale che permette una respirazione ottimale al rider

Megamouth Port: ecco la generosa feritoia frontale che permette una respirazione ottimale al rider

Sicurezza passiva altissima
Un casco serve a proteggere durante gli impatti, ma in caso di incidente deve garantire una protezione al biker anche in fase di soccorso.
Il Dissident ha diverse caratteristiche interessanti da questo punto di vista.
L'imbottitura sugli zigomi può essere rimossa anche con il casco indossato: in questa maniera non si sottopongono né il collo, né il cranio a sollecitazioni che potrebbero essere fatali.
In caso di trauma o di shock importante il Dissident ha il sistema Eject (acquistabile separatamente), già utilizzato sui caschi da motocross.
Questo sistema consta di un airbag che può essere gonfiato gradualmente dai soccorritori ed è posizionato sulla parte alta della calotta. Man mano che l'airbag si gonfia il casco viene spinto verso l'alto, fino al completo scalzamento dalla testa. Nella photogallery c'è un disegno che spiega il funzionamento del sistema Eject.
Prevista anche la compatibilità con i collari Leatt Brace.

Sul posteriore del Dissident sono presenti ben 7 fori di ventilazione, di cui 5 ben visibili in foto.

Sul posteriore del Dissident sono presenti ben 7 fori di ventilazione, di cui 5 ben visibili in foto.

Ventilazione in "quattro dimensioni"
Specialized l'ha battezzata 4th Dimension Cooling e consiste di feritoie frontali che permettono all'aria di entrare, scorrere attraverso delle scanalature specifiche dentro il casco ed estrarre il calore e l'umidità all'interno del casco. Le feritoie posteriori consentono poi a questo flusso d'aria di espellere il calore.
Di feritoie se ne contano 7 sulla mentoniera, 4 (protette da una griglia) sulla parte frontale della calotta e 7 sulla parte posteriore del casco (tutte protette da una griglia).

Chiusura motociclistica
L'ispirazione motociclistica è quanto mai vantaggiosa al Dissident: i caschi da moto, dovendo teoricamente proteggere i rider da impatti di maggiore intensità (poiché le velocità in moto sono più elevate), fanno ricorso a una tecnologia più evoluta e raffinata.
Perché allora non utilizzare alcuni degli accorgimenti adottati sui modelli da moto anche su quelli da Mtb?
Ed ecco allora che, oltre ai già citati sistemi di sicurezza passiva, il Dissident è stato dotato della chiusura con laccetto e doppio anello, la stessa che si vede sui caschi da moto di maggiore successo.
In questo modo, oltre a regolare la chiusura del casco in maniera millimetrica, si riducono tantissimo i rischi che il casco possa essere scalzato via in caso di impatto forte.
Se funziona sui modelli da moto funziona bene anche sul Dissident…

Laccetto e doppio anello: ecco il sistema di chiusura del casco ripreso dai modelli da moto.

Laccetto e doppio anello: ecco il sistema di chiusura del casco ripreso dai modelli da moto.

Finiture da primo della classe
La calotta in fibra di carbonio è semplicemente bello da vedere. Il Dissident non è certo l'unico casco sul mercato a farne sfoggio, ma bisogna comunque dargli atto che l'effetto estetico è garantito. La colorazione del modello testato è la Ice (ma in catalogo è prevista anche la Shred Clown) e si fa proprio guardare.
Se si ha modo di abbinare i colori del casco a quelli della propria bici, il gioco è fatto…

Mitch Ropelato è uno dei rider gravity Specialized ad utilizzare il casco Dissident.

Mitch Ropelato è uno dei rider gravity Specialized ad utilizzare il casco Dissident.

Una volta in testa…
Sembra di avere un casco da moto. Le dimensioni sono importanti e non fanno sembrare questo casco un oggetto "plasticoso" che occorre mettere in testa perché lo dice il regolamento in gara. E' qualcosa di più. E' leggero e come si diceva la mentoniera è distante dalla bocca, c'è un grande passaggio d'aria, la fermezza della calzata è regolabile alla perfezione, l'angolazione della visiera anche è regolabile e una volta messo in testa rimane ben bilanciato.
Una volta tolto, poi, può essere poggiato anche a terra (se proprio non si sa dove metterlo…) senza il rischio di danneggiare la calotta in fibra di carbonio. Specialized infatti ha previsto un bordino gommato di colore bianco (va pulito di frequente) che riveste tutta la parte inferiore del casco.
Difetti?
Al momento di indossarlo si avverte fastidiosamente la presenza dei bottoncini posti sotto le imbottiture delle guance. Solo per un attimo il sistema che consente di estrarre le imbottiture crea qualche disagio mentre si sta indossando il casco.
La finitura brillante della calotta, per quanto bella, purtroppo è facilmente soggetta ai graffi: occorre prestare attenzione al momento di poggiarlo o al momento di poggiare a terra lo zaino se vi è stato fissato il casco sulla parte posteriore.
Prezzo: è alto, ma non si può pretendere diversamente: 399€.
Nella confezione viene fornita anche una bella borsa, utile per il trasporto e per tenerlo riparato a casa da polvere e urti accidentali.

Per informazioni www.specialized.com

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