TEST - Met Parabellum: ridisegnato per l'all mountain

Daniele Foresi
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Lo avevamo visto tra le anteprime ad Eurobike 2013, e lo abbiamo testato a dovere. Stiamo parlando del nuovo Met Parabellum, ovvero la rivisitazione in chiave moderna di uno dei caschi storici della casa italiana rivolto espressamente all'all-mountain e all'enduro .
Il casco è uno degli elementi indispensabili per le uscite in Mtb e negli ultimi anni, con l'evoluzione e la segmentazione così rapida del nostro sport, si è venuta a creare la necessità di produrre modelli che fossero più adeguati all'uso con bici all-mountain.
Con questa tipologia di Mtb, infatti, è sempre più facile raggiungere velocità elevate anche senza doti di guida particolarmente raffinate e di conseguenza il casco deve proteggere meglio e di più, ma deve essere anche leggero e ben aerato perché i tratti in salita non mancano.
Il Parabellum è stato creato tenendo a mente questi due punti: è un casco che protegge molto in discesa ma resta abbastanza leggero e ventilato in salita. Vediamo come va.

Il Met Parabellum è un casco molto leggero, pesa solo 289 gr in taglia M

Il Met Parabellum è un casco molto leggero, pesa solo 289 gr in taglia M

Come è fatto?
Il Parabellum cattura l'occhio per le sue forme aggressive e ricercate, lascia subito intendere di essere un casco dedicato alle discipline "gravity friendly", ma una volta preso in mano si rimane colpiti dal peso di soli 289 gr (per la taglia M). Appena allacciato, l'elmetto avvolge completamente la testa fin dietro la nuca, merito della calotta prolungata che serve a dare protezione extra in caso di caduta.
I materiali e la cura dei dettagli sono al top e l'aerazione è affidata alle ben 33 prese d'aria posizionate su tutti i lati. L'enorme visiera anteriore è regolabile e protegge bene dai raggi del sole e dalla pioggia.
Le prese d'aria, inoltre, aiutano a convogliare il flusso all'interno della calotta, mantenendo la testa fresca.
La regolazione dell'elmetto avviene tramite una rotella micrometrica posta sulla nuca (chiamata Safe-T Smart), molto precisa e facilmente utilizzabile anche con una sola mano.
Le imbottiture interne sono intercambiabili e in materiale anti-allergenico, abbastanza comode e non danno particolare fastidio durante l'utilizzo.
Sulla fronte, invece, vi è una raffinata fascia in gel O2 che ha una doppia funzione: da una parte evita che il casco scivoli in avanti creando problemi alla visibilità (e alla sicurezza in caso di impatto), dall'altro evita al sudore di addensarsi sula fronte e creare quella sensazione di bagnato tanto fastidiosa. Sicuramente un dettaglio molto riuscito.
I laccetti sono ben posizionati e aiutano il casco a rimanere ben fermo una volta regolati. Durante le uscite non ci hanno mai creato fastidi e non si sono mai allentati con il sudore.

La rotella micrometrica per regolare l'aderenza è molto facile da utilizzare anche ad una mano, i click si percepiscono bene.

La rotella micrometrica per regolare l'aderenza è molto facile da utilizzare anche con una sola mano. I click si percepiscono bene.

La calzata
Il Met Parabellum ci ha veramente sorpreso una volta indossato perché dà la sensazione di avvolgere il capo. Basta metterlo in testa e regolare la rotella sulla nuca per sentirlo molto stabile e la comodità delle imbottiture interne e la leggerezza contribuiscono a renderlo quasi impercettibile (il casco va comunque allacciato sempre sia in discesa che in salita). Ricordiamo di averlo in testa solo perchè intravediamo la grande visiera sopra gli occhi che però non crea particolari disagi durante l'utilizzo. Il campo visivo resta ottimo sia utilizzando occhiali tecnici, sia con mascherine da Dh.

L'inserto frontale in gel O2 svolge una doppia funzione, non fa avanzare il casco ed evita al sudore di impregnare la fronte.

L'inserto frontale in gel O2 svolge una doppia funzione: non fa avanzare il casco ed evita al sudore di raggiungere gli occhi.

Sui sentieri
Per essere ben fatto è ben fatto, ma come si comporta mentre siamo sui sentieri?
Iniziamo dal lato che meno ci è piaciuto. In salita si nota che non è un casco da Xc e non per il peso (che resta comunque molto contenuto), quanto per la sensazione di averlo intorno alla testa. Le prese d'aria fanno bene il loro lavoro, ma la calzata così avvolgente inevitabilmente porta la nuca ad essere più coperta e quindi a soffrire un po' di più il caldo. Non raggiungeremo livelli sahariani, sia ben chiaro, ma la differenza con caschi più aperti si nota.
In discesa invece il Parabellum splende, regalandoci la confidenza che ci serve per affrontare le discese. La regolazione posteriore e i laccetti tengono il casco ben saldo in tutte le situazioni, mentre la visiera convoglia l'aria nella parte superiore del casco levando quella fastidiosa sensazione di vento negli occhi che talvolta ci porta a toccare i freni. Le prese d'aria contribuiscono a rinfrescare in maniera molto veloce la testa e sono anche abbastanza strette da proteggerci contro la vegetazione e i rami che spesso di urtano lungo il sentiero.

La protezione che si prolunga fino alla nuca è un requisito fondamentale per i nuovi caschi da all-mountain ed enduro.

La protezione che si prolunga fino alla nuca è un requisito fondamentale per i nuovi caschi da all-mountain ed enduro.

In conclusione...
Il Met Parabellum è sicuramente uno dei migliori caschi che ci è capitato di provare, ha una calzata ottima, un peso molto contenuto per la sua categoria e un'areazione complessivamente buona. Chi cerca un casco da all-mountain ed enduro di ultima generazione, curato sia nei dettagli che nelle forme e che utilizzi tecnologie innovative, troverà nel Met Parabellum una valida opzione.
Il Parabellum ha un prezzo consigliato di 160€, ossia un costo proporzionato alla qualità del casco, anche se ci aspettavamo qualche euro in meno. In negozio però è prevedibile un po' di sconto.

Per informazioni met-helmets.com

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