Ingrid In Trust: contro gli sconti selvaggi e il "mostro" Internet

Redazione MtbCult
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ARTICOLO AGGIORNATO IN DATA 7 MARZO 2019

Da Ingrid Component riceviamo un comunicato che annuncia il programma Ingrid In Trust e lancia un'idea su come far convivere gli acquisti online con gli acquisti nei negozi di bici. La versione che leggete in basso è stata modificata rispetto a quella pubblicata in data 5 marzo. Ce ne scusiamo con i lettori.
SL

COMUNICATO UFFICIALE
È un da po’ di tempo, ma soprattutto negli ultimi mesi, che qualcuno, vedi i negozianti fisici, lamenta qualche dolore inflittogli dall’internet….

Sappiamo tutti che la situazione non è più sostenibile.

Perché? Perché di fatto i listini sono falsi, costruiti con l’inganno e per l’inganno. L’unica realtà è quella dello street price, ma lo street price fatto dai grossi on-liner. Che guarda caso è il più delle volte più basso di un normale b2b ad un negoziante. I negozianti stessi preferiscono comprare dagli on-liner, piuttosto che dai distributori.

Ci può essere una soluzione a questo? Sì, ma prima è importante capire un semplice punto, che non tutti però hanno fatto proprio.

Se il listino al pubblico è 100, al supermercato è 100. In un negozio di bici diventa spesso 80, facciamo anche solo 85. Questo per dire che pur essendo il listino costruito per dare un margine di guadagno importante al negoziante, questo lo usa per autopromuoversi. Si auto sponsorizza, riducendo il suo margine ad un 15% mediamente, e forse anche meno, solo ed unicamente perché è uso fare così, chiedere lo sconto. Quindi anche posto che internet non sia un problema il meccanismo (folle) è:
costo + mark-up del 35% (per il negozio), sconto 15%, risultato 15% di mark-up REALE.

Sì è esattamente questo il conto, a parte le virgole. Ed è follia pura. Sapete perché? Perché invece di scrivere 100 si potrebbe scrivere 85. Invece di scrivere 500 potreste scrivere 425. E come si legge ovunque è sempre più appetibile un 99 che un 100.

Ora, posto tutto ciò, INGRID ha deciso di render sostenibile la convivenza del mostro (internet) e del negoziante, che non è un mostro, ma una persona che in molti casi lavora con una tonnellata di passione per tutto ciò che gira intorno a questo, purtroppo guasto, mercato della bicicletta.

Come?

Semplice, gestendo direttamente le vendite. Va be’, facile direte voi....

Ma allora che c’entrano i negozianti?

I negozianti ci saranno ancora, anzi è nostra intenzione creare una rete di punti ingrid, uno per provincia (ad eccezione di città come Milano, Roma ecc, dove probabilmente ce ne saranno più di uno), garantire a questi l’esclusiva di zona (che è un margine inestimabile), garantire un guadagno reale e sicuro a rischio nullo. Saremo noi infatti a fare magazzino e il negoziante acquisterà sul venduto e gestirà i clienti dal suo punto vendita. Gli acquisti effettuati direttamente dal nostro e-commerce verranno spediti al punto vendita della zona, aumentando la capacita di vendita dello stesso nel territorio. L’unico impegno del punto che abbiamo chiamato “INGRID GARAGE” sarà una quota di ingresso che corrisponderà ad un pacchetto di prodotti ad uso privato ed espositivo o test e attrezzi specifici e di materiale promozionale per il suo punto vendita. L’unico compito del negoziante? Diventare un vero ed efficace influencer.
Per tutte le specifiche, info@ingrid.bike



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