CTKarbon Raptor 2 vs Alchemist RR2: due wheelset da Xc a confronto

Daniele Concordia
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Nicolò Donninelli
Via email
Buonasera, sto scegliendo delle ruote da montare sulla mia Scott Spark RC e sono indeciso tra CTKarbon Raptor 2 (con mozzi Carbon-Ti) e Alchemist RR2. Stesso peso (1250 grammi circa) ma 1139€ le prime e 1750€ le seconde.
Diverso numero di raggi, 28 le CTK e 20 ant/24 post le Alchemist.
Canale da 26 interno le CTK e 28/26 ant/post le Alchemist.
Vorrei avere gentilmente un parere da parte vostra visto che avete recentemente testato le CTK e di sicuro conoscete il marchio Alchemist.
Peso 68 kg e le andrò ad utilizzare in gare xc e granfondo, tenendo di scorta le ruote in alluminio originali. Vale la pena spendere di più per le Alchemist oppure le CTK sono ottime e mi permettono di risparmiare qualcosa?

CTKarbon Raptor 2 vs Alchemist RR2

Le ruote CTKarbon Raptor 2

RR Marathon

Il cerchio delle Alchemist RR2 ha una forma molto originale...




Risponde Daniele Concordia
CTKarbon Raptor 2 vs Alchemist RR2: due wheelset validi, ma molto diversi tra loro, per i motivi da te menzionati (numero di raggi, larghezza canale e così via) ma anche per altri dettagli, che riguardano principalmente i materiali e le tecniche costruttive.
Iniziamo dai CTKarbon Raptor 2 (che abbiamo già testato nella versione con mozzi CTK): parlando del modello da te scelto, per ottenere una coppia di ruote dal peso di 1250 grammi sono stati scelti dei mozzi molto leggeri (Carbon-Ti X-Hub SP) e anche molto scorrevoli, ma che richiedono una manutenzione attenta e frequente, per via dei cuscinetti più esposti e di dimensioni ridotte, soprattutto nella stagione invernale quando si ha a che fare con il fango.

CTKarbon Raptor 2 vs Alchemist RR2

I mozzi Carbon-Ti X-Hub SP nelle diverse configurazioni fornite da CTK Light

I cerchi CTKarbon Raptor 2 sono realizzati in carbonio Toray T800, un materiale piuttosto resistente, ma non ultraleggero, se però garantisce delle prestazioni molto buone sia in torsione che in trazione.
I 28 raggi su entrambe le ruote con tiraggio in 3ª permettono di non utilizzare delle tensioni non troppo alte, senza andare a stressare esageratamente in cerchio.

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Ora arriviamo alle Alchemist RR2, iniziando dal cerchio, che è realizzato in carbonio Toray T1100, un materiale di qualità superiore se paragonato al T800: questo permette di utilizzare spessori inferiori ottenendo una resistenza agli impatti, alla trazione ed alla torsione comunque altissime.
La riduzione di materiale, permette anche di scendere con il peso sul cerchio stesso.
I mozzi delle RR2 sono realizzati da Alchemist in prima persona e con una ruota libera sudiata per garantire un'elevata efficienza e resistenza con i moderni sistemi di trasmissione a 12 velocità.

CTKarbon Raptor 2 vs Alchemist RR2

Il mozzo delle Alchemist RR2

 

Accanto a un mozzo che, almeno sulla carta, dovrebbe garantire delle prestazioni migliori richiedendo meno manutenzione, si affianca un numero di raggi ridotto, che richiede di un tiraggio più elevato. Per far fronte a questa necessità, Alchemist ha studiato un fissaggio delle Nipples molto particolare, che sollecita molto meno il cerchio in carbonio. I
n particolare, la sede della Nipples è posizionata in modo asimmetrico da raggio a raggio, per ottimizzare il tiraggio e la campanatura anche con raggiature meno “consistenti”.
In sostanza, quindi, il prezzo superiore delle Alchemist RR2 è giustificato dal “pacchetto” cerchi-mozzi più ricercati nei materiali e nelle tecnologie.

offerte

C'è da dire, però, che se il tuo stile di guida è molto “aggressivo” e poco pulito, delle ruote con un numero di raggi così contenuto potrebbero comunque non essere la scelta più adatta.
Okay, le Alchemist RR2 sono state utilizzate per diverse stagioni anche dai ragazzi del Team Trek Selle San Marco nelle marathon più massacranti del Pianeta, ma parliamo comunque di atleti leggeri e molto abili tecnicamente, che sanno quasi sempre dove mettere le ruote...

Alchemist rr carbon

CTKarbon Raptor 2 vs Alchemist RR2: arriviamo alle sensazioni.
Le prime le conosco molto bene, avendole provate per un lungo periodo e con diversi tipi di gomme.
Le seconde le ho provate circa tre anni fa in altre situazioni, ma ad oggi non abbiamo avuto modo di realizzare un test su MtbCult.
Mi è piaciuto il feeling di entrambe, le CTKarbon donano più sicurezza nel superamento degli ostacoli e sullo scassato, sono più malleabili e perdonano parecchio. Nel mio caso, però, avevo provato la versione con mozzi di casa CTK e il peso della coppia non era dei più contenuti (1490 grammi circa con nastro e valvole).
Le Alchemist risultano più “corsaiole” a primo impatto, leggerissime, rigide e scorrevoli. Per i riders leggeri come me (63-64 chili) potrebbero essere un'ottima scelta in ottica Xc e Marathon, a patto di saper guidare bene la bici, perché perdonano ma non troppo.
Se abbinate a dei copertoni di dimensioni generose e non troppo leggeri, si ha comunque un buon compromesso tra prestazioni in salita e in discesa senza tralasciare la sicurezza.

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La larghezza del canale è un fattore d valutare: 26 mm su entrambe le ruote per CTKarbon, 26 mm posteriore e 28 mm anteriore per Alchemist.

Per concludere, quindi, se ritieni di avere una guida pulita e cerchi una ruota molto bilanciata, prestante sia sul mozzo che sulla massa periferica, allora puoi scegliere le Alchemist RR2.
Se invece credi di essere un po' “rozzo” nella guida e cerchi una ruota più “solida” e tradizionale, allora punta sulle CTKarbon Raptor 2 con mozzi Carbon-Ti, prestando un occhio particolare alle operazioni di manutenzione ordinaria (pulizia, lubrificazione e sostituzione cuscinetti).

Qui tutti gli articoli e i test sulle ruote da Xc.

Qui tutte le altre domande che ci hanno posto i lettori su MtbCult.it

Per saperne di più su CTK Light visitate il sito ComponentsBike.com
Per saperne di più su Alchemist visitate il sito AlchemistBikes.com



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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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