Ma quando torneremo a pedalare davvero? Ecco gli scenari possibili

Simone Lanciotti
|

Quando torneremo a pedalare davvero?
E, soprattutto, nel momento in cui ci verrà dato il via libera all’attività in sella, su strada o sui sentieri, che tipo di attività potremo fare?
Ad oggi non abbiamo una risposta ufficiale, ma possiamo ipotizzare degli scenari verosimili.
Una cosa è sicura: se vogliamo tornare di nuovo in sella al più presto, per ora, dobbiamo attenerci alle regole, sfruttando, magari, le numerose opportunità che l’allenamento indoor (con o senza bici) ci offre.
Di questo ne abbiamo parlato in vari articoli sia su BiciDaStrada.it, sia su MtbCult.it
Ma il futuro in sella come sarà?
Quando torneremo a pedalare davvero?
Ad oggi, 10 aprile 2020, possiamo solo immaginare e sperare che dopo il 3 maggio si verifichino delle condizioni per…

Uscire in bici, anche se da soli
Sarebbe davvero una liberazione, soprattutto a livello mentale.
Quando ci verrà dato il via libera, tornare a pedalare su strada o sui sentieri sarà un momento magnifico.
Ma certamente occorrerà farlo da soli, perché stare a ruota di qualcun altro potrebbe comunque esporci al rischio di contagio, come è stato evidenziato da studi riportati su Medium.com
Un metro, due metri di distanza fra gli individui, se questi sono in movimento e, in modo particolare, uno in scia all’altro, non sono una misura adeguata per scongiurare il rischio di contagio.

quando torneremo a pedalare davvero

quando torneremo a pedalare davvero

Basta guardare le foto qui sopra, pubblicata su un articolo di Medium.com per capire.
La distanza ideale potrebbe salire anche a 20 metri, a seconda della velocità dei due ciclisti.
Quindi, è molto probabile che in un prima fase di ripresa si possa correre-pedalare ad una distanza di almeno 5-20 metri da chi ci precede.
Cosa che, in questo momento, ci appare come un miraggio…

Eventi agonistici solo contro il tempo?
Cioè, gli eventi come le Granfondo e le gare di Mtb così come le conosciamo potrebbero non essere possibili in un primo momento.
Perché sono comunque eventi che prevedono un nutrito assembramento di persone.
Quindi?
Ammesso che a breve sia consentito organizzarli, gli eventi agonistici potrebbero essere delle gare contro il tempo, cioè delle cronometro, che rendono più gestibile e possibile le esigenze di distanziamento fra gli individui.
Ma è solo un’ipotesi.
Anche in ambito professionistico potrebbero esserci delle nuove regole temporanee che tengano conto delle necessità del distanziamento.
Niente scia, quindi?
Forse sì, ma si tratta solo di ipotesi al momento.

Jam2 bosch 3

Quanto lontano potremo andare in bici?
Ad oggi abbiamo un raggio d’azione molto ristretto e siamo anche ben consapevoli delle necessità e dei risultati ottenuti tramite questa forte limitazione.
Però, il giorno in cui potremo gradualmente tornare verso la normalità non è detto che ci si possa muovere davvero liberamente.
Ovvero, è possibile che rispetto alle limitazioni attuali ci si potrà, magari, allontanare entro un raggio di 5 km.
Sia chiaro: è una misura che stiamo ipotizzando, ma che permetterebbe alle persone, ciclisti e non, di muoversi un po’ di più, pur restringendo in una certa misura i rischi di nuovi ulteriori contagi.
E’ un’ipotesi che ci sentiamo di condividere con voi.
O forse è soprattutto la speranza che le cose migliorino a tal punto da rendere questa ipotesi davvero realizzabile.

La bici come attività privilegiata?
Così come alcune attività produttive-lavorative torneranno a breve e gradualmente ad essere permesse, magari, fra non molto, anche l’attività in bici potrebbero acquisire questa condizione privilegiata di attività consentita.
Il ciclismo non richiede uno stadio o una piscina, ma solo strade e sentieri.
Quindi, a patto di rispettare le suddette necessità di distanziamento, questo lo renderebbe un’attività, insieme alla corsa a piedi, da consigliare, perché, specialmente fuori dalle città, non espone le persone ai rischi connessi all’assembramento.
Con le restrizioni in atto oggi, la bici è utilizzabile per le più stringenti necessità di spostamento in alternativa alla propria auto (e ai mezzi pubblici in termini, più rischiosi in termini di probabilità di contagio), ma potrebbe (e sottolineiamo potrebbe) diventare un’alternativa salutare-utile-piacevole che ha buone probabilità di trasformarsi in un’attività concessa a tutti.
Secondo modalità e criteri che non si affidino al buon senso individuale, ma che siano ben definiti.
Un esempio?
Rispettare il codice della strada, l’uso consigliato del casco, rispettare l’eventuale limitazione sulla massima distanza consentita da casa.

quando torneremo a pedalare davvero

Quindi, quando torneremo a pedalare davvero?
Sarà il 4 maggio?
Sarà a metà maggio?
Oppure a giugno?
Non lo sappiamo ancora, ma quello che è noto, oggi, è che per avvicinare la data del ritorno alla normalità occorre rispettare le regole.

Nessuno di noi deve sentirsi dotato di un esonero speciale (salvo laddove concesso dal DPCM in vigore), ma tutti possiamo sentirci sulla stessa barca.
Qualcuno più comodo, qualcun altro già in forte disagio.
Rispettare le regole significa anche aiutare chi è più in difficoltà di noi.

Continuate a seguirci su Google News e con le nostre trasmissioni in diretta

Condividi con
Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

Iscriviti alla nostra newsletter

... E rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie!
Logo MTBCult Dark
Newsletter Background Image MTBCult
arrow-leftarrow-right