VIDEO - Cape Epic: Sauser-Kulhavy più forti della sfortuna

Redazione MtbCult
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Non li ha fermati neppure una foratura. Cristoph Sauser, determinato a vincere per la quinta volta la Cape Epic (sarebbe il primo a riuscirci), e il compagno d’avventura Jaroslav Kulhavy hanno vinto la prima tappa della maratona sudafricana, nonostante il problema meccanico in discesa che non gli ha impedito di chiudere - dopo 113 km da Elgin a Elgin - davanti a Karl Platt e Urs Huber.

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Gli atleti del team Bulls sono stati a lungo in testa, anche con due minuti di vantaggio quando Sauser è stato costretto a cambiare tutta la ruota nell’area tecnica.
«Mi sentivo sotto pressione perché non avevo fatto un buon prologo, ma sul Groenlandberg mi sono accorto di stare bene» ha detto Sauser.

Buona giornata anche per Hermida e Van Houts, terzi. Al quinto posto i vincitori del prologo Giger e Gujan, che hanno perso il primato anche a causa di scelte sbagliate: lo svizzero ha ammesso pubblicamente di aver commesso un grave errore decidendo di correre con una front.

Hermida e Van Houts.

Hermida e Van Houts.

Giornata da dimenticare invece per i campioni del 2014, Hynek e Lakata, costretti a fermarsi due volte per forature, e per lo svedese Lindgren, che ha dovuto abbandonare la gara (e il compagno Davids) dopo la caduta sulla discesa del Groenlandberg in cui si è procurato una frattura al braccio.

In campo femminile, la corsa è già indirizzata sul binario giusto per le campionesse in carica Ariane Kleinhans e Annika Langvad. La coppia del Team Recm ha inflitto 17 minuti a Stenerhag-de Groot, nonostante la brutta caduta dell’olandese, e 21 a Esther Suss e Alice Pirard.

Kleinhans-Langvad, chi le fermerà?

Kleinhans-Langvad, chi le fermerà?

«Fortunatamente niente di serio – rassicura sulle sue condizioni Ariane Kleinhans – ma è stato un primo giorno durissimo». «Sopravvivo all’inverno danese ma non pensavo potesse fare così freddo» ha detto Langvad, riferendosi al brusco cambio metereologico verificatosi durante la tappa, partita con il caldo e sviluppata sotto la pioggia.

Ecco il video che documenta la caduta di Ariane Kleinhans:

Di seguito il video report della prima tappa della Cape Epic:

Qui gli highlights visti con gli occhi di Specialized, che sia al maschile che al femminile si trova in testa alla classifica:

Ordine d’arrivo uomini
1) Sauser-Kulhavy (Investec-Songo Specialized);
2) Platt-Huber (Bulls) a 51”;
3) Hermida-Van Houts (Multivan Merida) a 1’14”.

Classifica generale uomini
1) Sauser-Kulhavy (Investec-Songo Specialized);
2) Platt-Huber (Bulls) a 45”;
3) Hermida-Van Houts (Multivan Merida) a 1’33”;
4) Hynek-Lakata (Topeak Ergon) a 4’37”;
5) Gujan-Giger (Novus Omx Pro) a 10'46”.

Ordine d’arrivo donne
1) Kleinhans-Langvad (RECM Specialized);
2) Stenerhag-de Groot (Ascendis Health) a 17’39”;
3) Suss-Pirard (Meerendal Wheeler) a 21’16”.

Classifica generale donne
1) Kleinhans-Langvad (RECM Specialized);
2) Stenerhag-de Groot (Ascendis Health) a 21’15”;
3) Suss-Pirard (Meerendal Wheeler) a 26’01”.

Oggi la Cape Epic vivrà la seconda tappa: 92 km e 2300 m di dislivello a base di saliscendi e single track con partenza e arrivo nella Oak Valley Wine Estate, sempre a Elgin.

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Per informazioni www.cape-epic.com

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