Eva Lechner: "A Cairns giornata perfetta. E adesso..."

Giuseppe Scordo
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Il fuso orario si fa ancora sentire. “Ci sarebbe voluto qualche giorno in più per recuperare. Sono ancora stanca”. Ad Appiano piove a dirotto, Eva Lechner è appena rientrata da un’uscita sotto l’acqua. “Ma nel fine settimana dovrebbe tornare il sole e così allungherò la distanza”.
Non appena è tornata dal Queensland, la 29enne del Team Colnago Sudtirol si è rimessa a pedalare. L’allenamento non perdona e ora che trascorrerà almeno quindici giorni a casa bisognerà mettere altro fieno in cascina per i prossimi impegni internazionali. Farlo con il morale a mille dopo una vittoria di Coppa del mondo aiuta eccome.
E insieme alla campionessa altoatesina archiviamo Cairns ripercorrendo quella che è stata una domenica speciale.

Jolanda Neff non tiene le ruote di Eva Lechner. Che si invola da sola al traguardo.

Jolanda Neff non tiene le ruote di Eva Lechner. Che si invola da sola al traguardo.

- Hai comandato la gara dall’inizio alla fine.
- Stavo bene, mi sono messa davanti e ho fatto il mio ritmo. Il duello con Jolanda Neff è durato poco, un giro e mezzo. Poi si è staccata di ruota, non è riuscita a tenere nonostante io non abbia effettuato particolari accelerazioni. Così sono rimasta sola fino al traguardo.

Per la bolzanina terzo successo in carriera in Coppa del mondo.

Per la bolzanina terzo successo in carriera in Coppa del mondo.

- A Cairns cos’è cambiato rispetto a Pietermaritzburg?
- In Sudafrica avevo una condizione di forma inferiore e ci sono arrivata con un raffreddore che non mi ha permesso di lottare con le migliori. In Australia ero un po’ titubante e mi sarei accontentata di un piazzamento tra le prime cinque. Invece subito dopo la partenza le sensazioni erano ottime. Ho capito che era una di quelle giornate perfette.

Eva ha compiuto passi da gigante sulla guida. A Cairns ha superato con maestria i passaggi tecnici del percorso.

Eva ha compiuto passi da gigante sulla guida. A Cairns ha superato con maestria i passaggi tecnici del percorso.

- La gara ha evidenziato anche quanto tu sia migliorata dal punto di vista tecnico.
- Di solito non mi trovo benissimo sulle salite lunghe dove c’è solo da spingere. A Cairns invece anche all’insù c’era da guidare, da fare velocità nelle curve e soprattutto non bisognava far girare solo le gambe ma mantenere attive tutte le parti del corpo. In discesa ho guidato bene e mi sono divertita. Diciamo che i lavori specifici con la Bmx svolti durante l’inverno stanno dando i loro frutti.

Ora Nove Mesto e Albstadt nel mirino. Poi si pensa al mondiale.

Ora Nove Mesto e Albstadt nel mirino. Poi si pensa al mondiale.

- Nelle due prove di Coppa sin qui disputate non si sono viste davanti né la Zakelj né la Bresset.
- Credo che non siano ancora al top della condizione. La Zakelj mi sembra meno forte rispetto all’anno scorso al momento, mentre Julie si farà vedere nelle prossime gare e come al solito non fallirà i grandi appuntamenti. Nemmeno io sono ancora al 100%. Avevo programmato per fine maggio un primo picco di forma e l’obiettivo è sempre quello di essere al top per il mondiale.

Lechner

- Ma alla Coppa del mondo lo fai un pensierino?
- L’inizio è stato positivo. Mancano ancora tante gare, può succedere di tutto. Adesso ci sono due tappe che mi piacciono da morire. Sia Nove Mesto che Albstadt (lo scorso anno in Germania non ebbe rivali) hanno un’organizzazione da applausi e percorsi adatti alle mie caratteristiche. E lì ogni anno c’è tantissima gente che le rende ancora più belle. Non so ancora se parteciperò alla prova degli Internazionali d’Italia a Chies d’Alpago. Deciderò all’ultimo.

Eva Lechner è attualmente la numero 1 del ranking mondiale Uci del cross country.

Eva Lechner è attualmente la numero 1 del ranking mondiale Uci del cross country.

Il 2014 di Eva Lechner è partito con ottime premesse. Dopo aver regalato all’Italia la prima medaglia della storia del ciclocross (argento a Houffalize) la polivalente bolzanina ha già centrato il successo in Coppa del mondo, il terzo in carriera. Eva è nel pieno della maturità e ha fatto passi da gigante sulla tecnica. I risultati dell’anno scorso (seconda assoluta in Coppa e prima nel ranking Uci) le hanno fatto poi capire che non ha nulla da invidiare alle colleghe del cross country. Il sogno iridato, insomma, può continuare.

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