Quattro chiacchiere con Gerhard Kerschbaumer: «Mai così forte a febbraio, poi il telescopico...»

Daniele Concordia
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Sabato, all'Xc Internazionale C2 di Albenga (Savona), Gerhard Kerschbaumer ha esordito in gara con la maglia del Team Specialized Factory Racing, insieme all'iridato Jordan Sarrou, Sina Frei e Laura Stigger.
Per la formazione della grande “S” non poteva andare meglio, infatti i ragazzi hanno dominato entrambe le gare (maschile e femminile).
Nello specifico, l'altoatesino si è piazzato al secondo posto dietro a Sarrou, con una gara di testa sin dal primo giro.
Un segnale interessante, visto che Gery a febbraio non era mai andato così forte, ma anche una conferma rispetto a quello che ci aveva raccontato al momento della firma con Specialized.
Ma sarà soddisfatto della sua prestazione?
E come procedono preparazione e test sui nuovi materiali?
Lo abbiamo chiesto proprio a lui...

Gerhard Kerschbaumer
Gerhard Kerschbaumer ha esordito sabato in maglia Specialized



Meglio di così non poteva andare, soprattutto per il team – racconta Kerschbaumer riferendosi alla gara di Albenga – Abbiamo vinto sia tra le donne che tra gli uomini, cosa chiedere di più? Sono soddisfatto anche della mia prestazione, di solito non sono mai così in forma a febbraio, vuol dire che tutto procede al meglio. Ve lo avevo detto, a gennaio, che quest'anno sarebbe andata diversamente... (ride, ndr).

- Rispetto agli altri anni sei partito molto più forte, giusto?
- Sì, ma l'obiettivo è essere al top per la Coppa del mondo. Partire bene serve da stimolo e da test per capire alcune cose, ma da ora in poi bisogna mantenere la condizione senza esagerare e raggiungere il picco di forma prima della World Cup.

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- Di solito in primavera hai sempre dei problemi con l'allergia: li hai risolti?
- In questo periodo sto ancora bene, poi quando inizia la fioritura (tra aprile e maggio) ho qualche problema. Ma da qualche anno mi segue uno specialista, faccio una cura ed ho capito come gestirmi. L'allergia non sparisce del tutto, ma sto molto meglio.

- Una curiosità: la vittoria di Sarrou l'avevate decisa “a tavolino”, oppure avete lottato davvero tra di voi prima dell'arrivo?
- Era la prima gara e serviva a tutti come conferma e come allenamento. Fino a metà gara ci siamo controllati, dopo abbiamo dato tutto, io almeno ho fatto così. All'ultimo giro, in salita lui ha tirato fortissimo, io ero al gancio ed ho perso qualche metro. Quindi sì, “ce le siamo date” anche tra di noi, ma con il massimo rispetto. Alla fine, la gara è gara!

Gerhard Kerschbaumer

- Anche Mirko Tabacchi (3° all'arrivo) è più in forma di sempre, o sbaglio?
- Sì, Mirko a inizio anno è sempre tra i migliori. Lo avevo detto già a Benno (il suo DS, ndr) prima della gara, mi aspettavo che facesse un garone. Anche lo scorso anno a inizio stagione era la, e anche in Coppa non è andato male. E' forte, con lui alle spalle devi sempre stare attento...

- Come hai visto gli altri italiani?
- Bravissimo Juri Zanotti, è stato con noi per buona parte di gara, peccato perché al penultimo giro ha bucato e ha perso il treno. Ma in generale il livello è molto alto e i ragazzi italiani sono sempre all'attacco.

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- Nei giorni prima della gara avete fatto dei test sulle sospensioni con la telemetria: ci spieghi in breve come avete lavorato e cos'hai cambiato su forcella e ammortizzatore?
- Mi dispiace, ma io e la tecnologia non andiamo troppo d'accordo (ride, ndr). A parte gli scherzi, non saprei entrare nei dettagli, mi affido ai tecnici e ai meccanici del team, che sono super precisi e meticolosi. Io mi limito a provare la bici e a dare dei feedback, ma non sono in grado di andare oltre. Di sicuro, però, ho capito che questi piccole modifiche possono fare grandi differenze nella resa finale, quindi bene così.

Gerhard Kerschbaumer
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- Avete fatto o state facendo anche altri test a Finale Ligure?
- Sì, soprattutto sulle gomme: stiamo provando mescole, carcasse e disegni diversi, per trovare i giusti compromessi tra peso e affidabilità. Perché, almeno io, quando butto le gare per colpa delle forature mi inc.... come una bestia    Quindi meglio fare i test adesso. E Finale Ligure è l'ideale per portare al limite i materiali.

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- E stai usando anche il reggisella telescopico: lo hai voluto tu o te lo ha proposto il team?
- Esatto, l'ho voluto io. Finora non lo avevo mai provato, ma ho sempre pensato che mi potesse aiutare, perché sono alto, ho le gambe lunghe e tanto dislivello sella-manubrio. Beh, ora lo uso da 15 giorni e non voglio più toglierlo, la bici è completamente diversa! La velocità in discesa magari è la stessa, ma guido più rilassato e spreco meno energie. In gara può essere un vantaggio, soprattutto nel finale quando sei più stanco.

Gerhard Kerschbaumer
Gerhard Kerschbaumer

- Chiudiamo con una domanda secca: chi vincerà ad Andora domenica?
- Speriamo noi   A parte gli scherzi, io voglio dare il massimo, poi se viene il risultato meglio ancora, ma non è la priorità in questo momento. Siamo all'inizio, l'importante è stare in forma per le gare di Coppa...

Qui gli altri articoli su Gerhard Kerschbaumer.

Qui l'intervista che gli abbiamo fatto a gennaio:

Qui il video-test della Specialized S-Works Epic 2021:

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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