Gerhard Kerschbaumer: «Se sto bene me la gioco con tutti»

Giuseppe Scordo
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«Il prossimo anno andrà meglio». Parola di Gerhard Kerschbaumer, reduce dalla prima stagione passata al 100% tra gli elite.
Il campioncino di Verdings (Alto Adige), campione del mondo under 23 nel 2013, era atteso dal definitivo salto tra i grandi.
Quest’anno Gery ha cambiato diametro. Ha interrotto il rapporto con il preparatore Luca Guercilena (prima dell’estate). Ha rinnovato il contratto con Bianchi. E ha ottenuto un quinto posto come miglior risultato in Coppa del mondo. «Il bilancio è abbastanza positivo – dice – Ci sono stati dei risultati che mi hanno soddisfatto e altre cose su cui bisogna lavorare».

Gerhard Kerschbaumer è ottavo. Ma torna a casa con la medaglia d'oro nel team Relay.

- Gery, passiamo al setaccio il tuo 2014.
- Sono partito abbastanza forte e con grandi motivazioni. A maggio e giugno mi sono spento, forse a causa della mia allergia al polline. Ad Albstadt e Nove Mesto ero fermo. Non sono mai andato benissimo in quel periodo. A luglio mi sono ripreso ed ero felice dopo il secondo posto al campionato italiano di Gorizia. Ad agosto, la gara più bella: Meribel, quinto in Coppa del mondo. Ho capito che quando sto bene posso stare là davanti con tutti i migliori.

GeryGorizia

- E al mondiale?
- In forma, ma sapevo da tempo che non era il mio percorso preferito. Ho fatto due giri col gruppo di testa, poi sono andato in crisi. Ma non mi manca molto per arrivare al top. L’anno prossimo vedrete il vero Kerschbaumer.

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- Cos’è cambiato col tuo passaggio tra gli elite?
- In realtà conoscevo bene il livello del circus. Di sicuro ho imparato a conoscere meglio il mio corpo e ho fatto esperienza. Sono sempre stato tranquillo, ho il massimo appoggio della squadra. Mi trovo bene e per questo ho firmato il rinnovo per due anni. Non ho mai pensato di cambiare aria.

Massimo Ghirotto (di spalle) insieme a Gerhard Kerschbaumer.

Massimo Ghirotto (di spalle) insieme a Gerhard Kerschbaumer. Il feeling tra i due è ottimo.

- Come ti sei trovato con la Methanol 27,5 Sl?
- Molto bene, ho una bici più cattiva. Non c’è così tanta differenza con la 29” ma volevo provarla e sono soddisfatto del feeling riscontrato. Ho guadagnato leggerezza e reattività dopo le curve.

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La Methanol 27.5 Sl Celeste.

- Come sarà l’allestimento 2015?
- Prima dovrò valutare se continuare a correre con la 27,5” o tornare alla 29”. E non è escluso che la mia bici sia una full con ruote 650b.

- Le tue giornate di fine stagione?
- Sto ancora uscendo in bici, anche se non tutti i giorni. E posso dire di essere abbastanza in forma, se ci fosse qualche gara… Adesso verrà il riposo assoluto e sto già divertendomi con la mia moto da trial. A novembre inizierò con lo sci alpinismo. Risalirò in bici a gennaio.

Kersch

- Il cross country è in piena evoluzione. Come vedi un’eventuale irruzione del telescopico?
- Non so se ci sarà il boom, a mio parere il telescopico non rivoluziona le prestazioni né fa la differenza. Noi biker dell’Xc siamo abituati con il reggisella tradizionale. Devo ammettere che non l’ho mai provato, quindi potrei anche cambiare opinione.

Il vero Kerschbaumer è sicuramente più forte di quello che ottiene come massimo risultato un 5° posto in Coppa del mondo. Ma con un giovane dalle sue potenzialità bisogna avere molta pazienza. E Gerhard ha fisico, testa sulle spalle e classe. Presto si toglierà le sue soddisfazioni.

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