Quando si dice Liguria in Mtb, di solito si pensa subito a Finale Ligure e dintorni. E se vi dico Valbormida?
La Valle Bormida si trova nell'entroterra di Savona, poco distante dal confine con il Piemonte.
L'entroterra ligure ha un vasto territorio boschivo e offre un vero labirinto di sentieri da percorrere in mountain bike.
Per conoscere questa zona, ci affidiamo ad Elena Martinello, che vive qui da un po' di tempo e l'ha esplorata in lungo e largo, anche grazie a Komoot, la piattaforma di pianificazione e condivisione dei percorsi.
Lasciamo quindi la parola a lei...
Valle Bormida tra Liguria e Piemonte
Io sono veneta, ma da qualche anno vivo a Cosseria, in Valle Bormida. Quando cerco di spiegare dove vivo, dico sempre: “Tra le Langhe e il mare, ma in montagna"!
Da quando sono qui, io e mio marito Jacek abbiamo iniziato ad esplorare sentieri. Lui è un local, ma prima d’incontrarci prediligeva la bici da strada, quindi era poco a conoscenza del potenziale sentieristico del suo territorio.
Grazie alla mia passione, da sempre, per la mountain bike, alla forte curiosità di esplorare e a Komoot, abbiamo iniziato a tracciare giri da percorrere sia in Mtb sia in e-Bike, che ci hanno portato a scoprire angoli dell’Altra Langa davvero incredibili.
Oggi vi voglio proporre un giro di circa 38 km con 1300 metri di dislivello, che richiede un buon allenamento (qui di salita ce n’è a volontà), con partenza dal Museo della Bicicletta di Cosseria, e uno sconfinamento in Piemonte.
È un mix tra sterrato e asfalto completamente immerso nella natura ed è uno dei miei giri preferiti in zona durante il quale, quando è limpido, potete ammirare anche la cima del Monviso.
Come arrivare
Il luogo di partenza del tour è Cosseria, paesino tranquillo dove potete lasciare la vostra auto, raggiungibile con l’autostrada A6 Torino-Savona, oppure in treno scendendo alla stazione San Giuseppe di Cairo a pochi km da qui.
Essendoci una vegetazione fitta e rigogliosa, le stagioni migliori per il tour che vi propongo sono la primavera e l’autunno, ma anche l’inverno se non nevica.
Qui non è mai troppo caldo e quindi anche in estate potrebbe essere piacevole pedalare a rischio però di trovarsi bloccati da folti arbusti.
Il percorso
La partenza dal Museo della Bicicletta
Partenza dal Museo della Bicicletta di Cosseria che potete anche visitare, avvisando per tempo, e fare così un balzo nel ciclismo del passato grazie alla collezione privata di Luciano Berruti, immagine storica de L’Eroica. Trovate tutti i contatti su www.veloretro.it.
Il Borgo di Millesimo e La Bottega del Caffè
Si parte! Dopo il primo tratto su strada secondaria si arriva a Millesimo, un borgo medievale dove bisogna assolutamente dare una sbirciata alla Gaietta, ponte sospeso sul fiume Bormida, un tempo accesso principale al borgo.
Passate a salutare gli amici del La Bottega del Caffè per un ottimo caffè, da qualche tempo anche bike cafè nato grazie alla collaborazione con il Museo. Toverete tutto l’occorente per una rapida sistemata alla bici.
Usciti da Millesimo in direzione Roccavignale inizia la salita e lo sterrato.
Roccavignale: il cuore, la sedia e la panchina giganti
Il paesaggio cambia in continuazione in pochi chilometri e salendo alla vigna di Roccavignale si passa dalla macchia mediterranea all’arido terreno grigio in tufo dei calanchi. Ma vedrete che cambierà ancora e ancora...
Ed è proprio in questo piccolo comune che avrete modo di ammirare la Valle Bormida dall’alto, seduti comodamente sulla Big Bench azzurra oppure dal cuore gigante.
Ma non rilassatevi troppo lì che c’è ancora da pedalare! 🙂
A pochi metri dalla panchina gigante la strada asfaltata vi porterà verso il bosco sconfinando in Piemonte.
Il bosco di Camerana sul percorso “Di Albero in Albero”.
Si entra nel comune di Camerana e i sentieri si fanno leggermente più tecnici e divertenti soprattutto perché inizia la discesa, solitamente su un letto di foglie secche.
Seguite il percorso naturalistico “Di Albero in Albero, arte e natura”. Qui il bosco è ricco di vita e sono sicura incontrerete almeno una famiglia di caprioli o una volpe... diciamo che sarete in ottima compagnia!
Poi si scende verso Saliceto attraverso una strada bianca e prati. Consiglio uno stop per un piccolo spuntino all’Oratorio del Foresto di Camerana che incontrerete sul vostro percorso, un tempo luogo di pellegrinaggio.
Verso il Santuario di Gottasecca
Scendendo verso Saliceto, si attraversano su strada sterrata alcune piccole borgate davvero tranquille come Costabella.
A questo punto siete circa a metà del giro e vi aspetta un’altra bella salita su asfalto, senza traffico, che vi porterà verso il Santuario della Maria Vergine Assunta di Gottasecca. Vi consiglio di rilassarvi qui per prendere un po’ di fiato.
Si riparte e inizia qualche breve tratto dove spingere la bici a piedi a meno che non abbiate un’e-Bike e buone abilità di guida.
Ma è un ottimo modo per sgranchire le gambe...
Appena risalite in sella, potete dirigervi verso Cengio, completamente immersi nel bosco di castagni.
Lo sterrato verso le gole di Cengio
La via verso Cengio è un saliscendi su strada sterrata molto scorrevole e panoramica.
Vi troverete in cresta alla collina da cui, quando è limpido, potrete ammirare il mare Ligure da un lato e le Alpi dall’altro. Fatevi distrarre da quello che vi circonda, merita davvero tanto.
Continuate a seguire la traccia Komoot che, ad un certo punto, vi porterà a scendere in una gola, per la precisione pedalerete a fianco del Rio Parasacco. Incredibile come il paesaggio continui a cambiare... sembrerà di essere catapultati in un altro continente!
Da questo punto potete decidere se seguire la traccia Komoot e risalire verso Rocchetta di Cengio, il paese della zucca, dove ci sarà ancora un po’ da spingere a piedi qualche metro per raggiungere la cima della collina, oppure accorciare il giro e dirigervi a Cengio paese dove ritroverete la traccia che vi porterà al punto di partenza dell’intero tour.
Se decidete di completare l’intero giro come ho fatto io, vi ritroverete in un altro scenario davvero particolare e ci sarà un guado da attraversare, solitamente con poca acqua.
L’ultima salita...
Si scende su asfalto per raggiungere poi l’ultima salita che richiede ancora un po’ di energie.
Quando arrivate a Cengio vi consiglio di fare tappa dal fornaio sulla via principale che fa una focaccia “esagerata”... Ci sarà sicuramente la fila!
L’ultima salita è un tratto che a me piace molto perché si passa dal bosco, ai prati, ai grigi calanchi fino ad arrivare su una strada sterrata che vi riporterà al Museo della Bicicletta di Cosseria.
Qui potete vedere la traccia Komoot con tutte le indicazioni utili:
Liguria in Mtb: i consigli
Troverete bar e fontane lungo la via, ma portate sempre con voi tutto l’occorrente per dissetarvi e mangiare. Non dimenticate camera d’aria di scorta o schiuma per riparare le forature.
Fate attenzione nei periodi più caldi a qualche fastidioso insetto che potrebbe dare noia come zecche e tafani. Purtroppo sempre più numerosi a causa dei cambiamenti climatici.
Per il resto, buone pedalate!
Se volete pianificare altri giri per scoprire la Liguria in Mtb, qui trovate tutti i passaggi da seguire per tracciare un itinerario:
Cos'altro si può fare con l'aiuto di Komoot? Leggete qui...
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