Lupato: il mio futuro è l'enduro. E so come migliorare

Simone Lanciotti
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PUNTA ALA - Alex Lupato alla prima dell'Ews ha fatto vedere il suo talento, un po' grezzo e acerbo, che lo ha portato a chiudere in 11ª posizione assoluta. Il piemontese di Coggiola compirà 24 anni il prossimo ottobre ed è uno degli atleti italiani più promettenti nell'immediato futuro. Nel suo passato ci sono le gare di Xc insieme al fratello Danny (che ancora pratica questa specialità), ma oggi è un professionista dell'enduro a tutti gli effetti. L'intervista che state per leggere è stata fatta prima della gara di Punta Ala, durante le ricognizioni, e abbiamo avuto modo di ascoltarlo nella pausa del Controllo Orario.
«Ne hanno davvero tanta. C'è da migliorare…» questo è stato il suo commento dopo le prime due Speciali.
Ha concluso all'11º posto e per tutta la gara è stato sempre intorno questa posizione nella classifica delle Speciali.

- Sei uno dei più giovani, veloci e forti in Italia. Quali sono i tuoi obiettivi?
- Il mio obiettivo è arrivare il più lontano possibile. Vedere dov'è il mio limite sia in Italia che nel mondo. E a Punta Ala spero di riuscire a capire già qualcosa.

- Il confronto con i big ti spaventa o ti emoziona?
- No, è bello, almeno riesci a capire qual è il livello degli altri. Più siamo e meglio è.

Lupato al centro insieme a Orbassano e Pirazzoli durante le ricognizioni del venerdì prima della gara di Punta Ala.

Lupato al centro insieme a Orbassano e Pirazzoli durante le ricognizioni del venerdì prima della gara di Punta Ala.

- Ma come pensi di collocarti in mezzo a loro?
- Non ne ho proprio idea…

- Il tuo futuro è questo?
- Il mio futuro è nell'enduro, pur venendo dal cross country.

- Come ti sei allenato quest'anno?
- Quest'anno sono riuscito a sfruttare al meglio il lavoro fatto l'anno passato. Due anni fa, quando avevo un altro lavoro, e per me era difficile rispettare i cicli di allenamento necessari e faceva una gran fatica. Facevo una settimana di carico e me ne servivano due per recuperare, perché il lavoro non mi permetteva fare diversamente. Quest'anno invece avendo una buona base dal 2012 mi riesce tutto più facile e riesco a fare le cose come si deve.

- Adesso sei un pro a tempo pieno dell'enduro?
- Sì, esatto, per il secondo anno.

Eccolo in azione nella Ps1 di Punta Ala: è arrivato 11º e in tale posizione è rimasto per quasi tutta la gara.

Eccolo in azione nella Ps1 di Punta Ala: è arrivato 11º e in tale posizione è rimasto per quasi tutta la gara.

- Cosa cambia nell'allenamento rispetto all'Xc?
- Faccio meno ore, non poi tante di meno rispetto all'Xc, però mi risparmio le salite lunghe e mi dedico soprattutto a volate, sprint e lavori di forza.

- Mtb o strada?
- Bici da enduro e strada, ma con la Mtb vado solo per divertirmi con mio fratello Danny.

- Qual è il lato di Alex Lupato che dovrebbe migliorare?
- La tecnica nel fango. Diciamo che quando c'è da pedalare mi difendo bene, ma sono ancora un po' indietro con la tecnica rispetto agli altri. Sottocornola e Bruno sono un gradino sopra di me in termini di tecnica.
Devo molto ad Andrea perché mi ha dato diversi consigli e anche ad Andrea Pirazzoli che mi fa sempre vedere le linee migliori.

- Qual è il rider che ammiri di più?
- Di sicuro Andrea Bruno per i motivi che ho detto prima e poi all'estero ce ne sono molti, ognuno per un motivo diverso. Uno in particolare non credo che ci sia.

- Quanto sei esigente sulla tua bici?
- Diciamo che sono ancora un po' indietro in termini di sensibilità. La metto a posto un po' come me la sento meglio. Mi aiuta Marzocchi per le sospensioni, Frm per altri componenti.

Come migliorare ancora? Più che sulla preparazione fisica occorre lavorare sulla tecnica. Ma ci sta già pensando...

Come migliorare ancora? Più che sulla preparazione fisica occorre lavorare sulla tecnica. Ma ci sta già pensando...

- L'obiettivo stagionale?
- Oltre a fare bene a Punta Ala punto agli italiani. Voglio "rubare" la maglia tricolore a Sottocornola.

L'ambizione non manca, come anche la consapevolezza nei propri mezzi.
Stefano Migliorini, uomo Marzocchi e Lapierre, ritiene che Lupato sia un ragazzo che ancora non conosce i suoi reali mezzi. Venendo dall'Xc ha gambe da vendere e tanta potenza e questo però può diventare un problema in Speciale perché la tecnica di guida di Lupato è basata proprio sulle sue capacità pedalatorie.
E quindi tende a curare poco le linee e a frenare a volte più del dovuto, tanto poi per rimediare ci sono le gambe in uscita di curva.
Le Speciali dell'enduro, però, vanno inserite a tutti gli effetti fra le specialità gravity e lì domina un concetto: mantenere quanto più alta possibile la velocità, ossia frenare solo dove davvero serve.
Lo stesso Alex Lupato, però, è consapevole dei suoi limiti attuali, ma non sa quali siano i margini di miglioramento.
Stefano Migliorini, che di Dh e di guida se ne intende, dice che sono davvero ampi.
Lupato potrebbe competere con i migliori del mondo se inizierà a lavorare sodo con la tecnica.
Siamo certi che il piemontese avrà già sentito diverse volte queste parole e che ne farà tesoro quanto prima…

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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