Parola a Mauro Bettin: «Il segreto di Kerschbaumer? E' nella sua testa»

Daniele Concordia
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Conoscete Mauro Bettin?
Beh, i bikers di vecchia data lo conosceranno sicuramente, i più giovani forse no.
Mauro Bettin è un ex biker professionista, che ormai da parecchi anni è diventato team manager.
In questo momento è al fianco di Gerhard Kerschbaumer al Team Torpado Gabogas, ma era anche al fianco di Marco Bui, nel 2005, quando vinse in Coppa tra gli élite ad Houffalize, in maglia Full Dynamix.

Mauro Bettin, Gerhard Kerschbaumer

Gerhard Kerschbaumer sul traguardo di Andorra

I due eventi sono molto distanti tra loro, ma hanno parecchie cose in comune: innanzitutto, da quel maggio del 2005, nessun altro italiano era più riuscito a fare un numero del genere, inoltre, anche in quella situazione a supportare Bui in tutto il mondo c'era Mauro Bettin. Nessun'altro!
Dopo la vittoria di Kerschbaumer ad Andorra, ci è sembrato doveroso fare due chiacchiere proprio con il suo team manager, per capire come ha fatto a riportare l'altoatesino a livelli così alti e qual è la chiave del successo con i suoi atleti.
Sono usciti fuori degli aneddoti interessanti.

Mauro Bettin

Mauro Bettin e Gerhard Kerschbaumer dopo la vittoria dell'italiano Xc 2017 a Genova

«La vittoria di Andorra? Me la aspettavo!».
Inizia così il dialogo con il manager della Torpado Gabogas, che abbiamo intercettato al telefono appena rientrato in Italia.
«La condizione era ottima, in Val di Sole aveva già fatto una gran gara, ma aveva sbagliato la partenza, quindi per rientrare aveva speso tanto. Ad Andorra si correva in quota, lui è abituato a pedalare in quelle condizioni e inoltre veniva da un periodo di preparazione in altura. Già dallo short track si vedeva che pedalava bene, poi il percorso era per lui: salvo imprevisti, l'obiettivo era possibile».

Mauro Bettin, Gerhard Kerschbaumer

Nello short track di Andorra, Gery ha chiuso al terzo posto

- Facciamo un passo indietro: quando e perché hai deciso di ingaggiare proprio Gerhard?
- Siamo insieme dall'inizio del 2017. Lo conoscevo sin da quando era piccolo e sapevo cos'era in grado di fare, per me è stato un grosso stimolo, una sfida personale, ma a questo punto posso dire che ne è valsa la pena.

- Cosa hai visto in lui che altri non hanno?
- Un motore allucinante e una classe sopraffina. Sono in pochi a guidare così bene e così pulito. D'altronde due mondiali (Junior e U23, ndr) non si vincono per caso, anche se nelle categorie giovanili...

Mauro Bettin

La firma del contratto con il team Torpado Gabogas

- Come avete lavorato in questi anni? E' cambiato qualcosa nella sua preparazione o nel suo stile di vita?
- All'inizio mi sono fatto spiegare le sue abitudini, come si allenava... Secondo me molte cose erano giuste, per questo ci siamo trovati subito bene, ma gli ho dato anche degli altri consigli per perfezionare il tutto. Inoltre abbiamo cercato di risolvere insieme il problema dell'allergia.

- A proposito di allergia: avete mai pensato a qualche cura definitiva, tipo un vaccino, che gli permetta di non soffrire in primavera?
- Sta andando dall'allergologo, ma alcune medicine non vuole prenderle, preferisce fare la cura base. In alcuni periodo è un po' penalizzato, poi riesce a rendere. Ma in generale, per le sue caratteristiche andrebbe comunque più forte in piena estate. Quest'anno in particolare, il suo problema non è stato solo l'allergia, ma anche una brutta influenza e poi una tendinite all'avambraccio che lo hanno rallentato un po'. Ma la gamba buona c'era già da prima, infatti appena si è ripreso ha vinto subito sia agli Internazionali d'Italia, sia a Kirchberg, in Austria, davanti ad atleti di un certo livello.

- Gery è un ragazzo particolare, un montanaro con le sue idee e le sue abitudini un po' controtendenza: sei riuscito ad inquadrarlo o lo lasci fare?
- Ho assecondato alcune sue scelte, altre le abbiamo concordate insieme, ma è stato facile perché siamo sulla stessa lunghezza d'onda.

- Prima di Torpado, Gery è stato in altri top team come ad esempio Bianchi: perché non riusciva a rendere in passato? Colpa dell'ambiente o colpa sua?
- Un po' tutte e due: la squadra non riusciva a leggere nella sua testa, lui non era molto maturo e concentrato. Di conseguenza non è riuscito ad emergere come voleva.

Mauro Bettin

Lo scorso anno, alla Torpado c'era anche Nadir Colledani. Bettin era anche al suo fianco quando vinse due prove di Coppa U23 (Albstadt e Val di Sole) e quando giunse secondo all'europeo.

 

- Quindi il segreto della “rinascita” atletica è nella sua testa?
- L'ho lasciato libero, non ho voluto forzarlo in nulla, solo così lui può rendere al massimo.
Non so se è stata questa la chiave vincente, ma di sicuro gli ha fatto bene.

- In molti criticano Gerhard perché si allena in modo molto spartano, senza bici da strada, senza misuratore di potenza, senza troppo metodo. Secondo te potrebbe rendere di più se lavorasse in modo mirato, oppure no?
- Non gli piace allenarsi in modo troppo schematico e di conseguenza se lo fa controvoglia non rende. Allenandosi in modo più classico, a volte a sensazione, magari nelle prime gare soffre un po' i cambi di ritmo, poi la forma arriva lo stesso. E' una questione di tempistiche, ma se hai motore e manico alla fine il risultato lo porti a casa.

- Quindi, niente preparazione in palestra neanche quest'anno...
- La sua palestra? Spaccare la legna (ride, ndr). No, a parte gli scherzi, quando abiti in una realtà più urbana viene più naturale andare in palestra in inverno, chi non ha quella cultura è meglio che faccia quello che gli piace: Gerhard fa molto sci alpinismo, che è un'attività completa e allena anche l'equilibrio, oltre che la forza e il motore aerobico, inoltre usa tanto la moto da trial, che per la tecnica non è male.

Mauro Bettin

Kerschbaumer ama sciare in inverno. Qui i ragazzi del team insieme a Bettin durante le vacanze di Natale 2017.

- Il timore di tutti è che non regga la pressione di una stagione intera a questi livelli, cosa ne pensi?
- In passato era giovane e non aveva delle persone accanto in grado di dargli morale. Con l'esperienza è già migliorato, inoltre credo che i miei consigli possano aiutarlo ad essere più costante.

- Prossimi obiettivi?
- Innanzitutto il campionato italiano Xc di Pila, poi mirino puntato sulle prove di Coppa di Mont Saint Anne e La Bresse. In particolare, in Canada può fare bene, il percorso gli piace molto (lo scorso anno arrivò terzo, ndr). L'obiettivo finale sarà il mondiale di Lenzerheide.

- Come lavorerete per mantenere la forma fino al mondiale?
- Dopo l'italiano approfitterà delle tre settimane senza gare per fare un bel blocco di allenamento. In vista di Mont Saint Anne scaricherà un po' e cercherà di mantenere la condizione anche per la Bresse e per il mondiale. Arrivato a quel punto quel che è fatto è fatto, ma sono fiducioso perché quando Gery entra in condizione la mantiene per molto tempo. Inoltre a Lenzerheide ha sempre fatto delle belle gare.

Mauro Bettin, Gerhard Kerschbaumer

Lo scorso anno, a Mont Saint Anne, Kerschbaumer arrivò terzo

- Dopo questi risultati, qualche top team cercherà di portartelo via: come sono i programmi per i prossimi anni?
- Qualsiasi cosa succeda, spero di accontentarlo. Ma stiamo lavorando bene insieme, quindi mi auguro che scelga di restare: la mia volontà c'è!

- Ultima domanda: secondo te, dove può arrivare Gery?
- Questo è il suo livello, è arrivato al massimo. Quando batti Schurter e Van der Poel sei al top. Speriamo che mantenga queste posizioni, ma so che può farlo. Io cercherò di metterlo nelle condizioni di lavorare al meglio, pianificando anno per anno in base agli obiettivi ma anche in base alle sue caratteristiche fisiche e al calendario.
Insieme possiamo arrivare lontano!

Mauro Bettin

Mauro Bettin, Torpado Matador X

In Val di Sole e ad Andorra, Kerschbaumer ha corso con la nuovissima Torpado Matador X, full suspension con schema sospensivo diverso dal precedente modello, carro pivotless e peso inferiore di ben 500 grammi!

Per seguire da vicino Gerhard Kerschbaumer visitate la sua pagina Facebook o il suo profilo Instagram.
Per informazioni sul Team Torpado Gabogas visitate la pagina Facebook ufficiale di Torpado Scuderia.



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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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