Specialized Italia: a spasso dentro Fort Knox

Simone Lanciotti
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Da fuori la scritta Specialized è solo nella buca delle lettere e sul bottone del citofono e se non ci fai caso potresti anche pensare di aver sbagliato indirizzo.
Non ci sono bandiere, scritte o rimandi alla casa della S.
Però una volta che si apre il portone di legno si entra letteralmente nel mondo Specialized.
La prima impressione?
Niente di più sbagliato che definirla la sede della filiale italiana.
Lì dentro c'è molto di più.
Marco Andrea Cislaghi e Andrea Sabbadin dell'area marketing fanno da cicerone attraverso gli uffici delle garanzie, l'area commerciale, quella amministrativa e via dicendo, ma il bello, per noi, è al piano inferiore di Specialized Italia.
Lì, fra pezzi di storia non solo della casa americana ma della Mtb stessa, si entra nella sezione più interessante.

La prima Mtb ad essere prodotta in serie: la Stumpjumper. Erano i primi anni Ottanta
La prima Mtb ad essere prodotta in serie: la Stumpjumper. Erano i primi anni Ottanta

Le bici test

Sono decine e decine. Solo modelli di gamma medio-alta. Stumpjumper Fsr 29, Camber, Enduro e Epic. Più le bici da strada che numericamente sono anche maggiori delle Mtb.
Un delirio, uno splendido delirio.
«Lo scorso anno eravamo presenti al salone di Verona solo nell'area test: siamo stati "assaliti" dai biker. All'inizio pensavamo che 100 bici destinate ai test per il pubblico fossero tante. "Forse abbiamo esagerato" pensammo, ma adesso direi quasi il contrario».
La Enduro in carbonio azzurro e nera spicca sulle altre bici test.
Quel colore, l'azzurro, sta facendo girare la testa a un gran numero di appassionati. Colpa, se vogliamo, di Matt Hunter e dei video pazzi che girano in rete.
Come questo di seguito...

Le Mtb da donna

Ecco un argomento molto delicato: le biker che gareggiano non hanno mai digerito troppo soluzioni dedicate a loro. Una donna con una Mtb da donna? No, grazie. Risultato? Talvolta si sono ritrovate ad usare una Mtb da uomo pur con soddisfazione, ma senza sapere davvero quello a cui stavano rinunciando se avessero usato una bici pensata da cima a fondo per loro.
Da quest'anno qualcosa cambierà.
Paola Pezzo, da anni lontana dai campi di gara come protagonista ma sempre in grande forma, ha deciso che per il 2013 utilizzerà una S-Works Fate Carbon 29".
«L'ha provata - ha detto Cislaghi - e le è piaciuta molto, anzi ha detto: "Caspita, non mi aspettavo che andasse così bene..."».

La bici attuale di Paola Pezzo, una Fate S-Works. E sullo sfondo le bici destinate ai test e, a sinistra, un tavolo da ping pong
La bici attuale di Paola Pezzo, una Fate S-Works. E sullo sfondo le bici destinate ai test e, a sinistra, un tavolo da ping pong

Un catalogo reale

Ecco la cosa che più ci ha stupito: un'area vasta di circa 400 metri quadri adibiti all'esposizione di tutte le bici del catalogo italiano Specialized. Qui vieni, tocchi, capisci e decidi. E' un'area riservata ai negozi per consentire loro di scegliere al meglio e capire davvero che impatto visivo hanno le bici. La differenza fra una foto su un catalogo e la vista reale della bici può essere notevole.
Un grandissimo concessionario, quindi, dove non mancano ovviamente gli accessori e i componenti di casa.

Ecco l'area espositiva destinata ai rivenditori: qui è esposta tutta la gamma Specialized importata in Italia.
Ecco l'area espositiva destinata ai rivenditori: qui è esposta tutta la gamma Specialized importata in Italia.

Aiuto per le prestazioni

Anche i pro in sella alle migliori bici potrebbero commettere qualche errore di impostazione durante la pedalata. I più aperti verso queste verifiche strumentali hanno trovato dei benefici non proprio indifferenti. E' vero, ci riferiamo in modo specifico al mondo road, nel quale Specialized è presente in maniera molto consistente ed efficace.

Body Geometry Fit: un elemento importante per Specialized e in Italia ha un seguito molto importante
Body Geometry Fit: un elemento importante per Specialized e in Italia ha un seguito molto importante

Ma nessuno dimentica che la Mtb, qui, è stato il punto di partenza di quella azienda che coraggiosamente Myke Sinyard mise su di ritorno da un viaggio in Italia. E che adesso guida il mercato, sempre con lo stesso coraggio.
Come testimonia la Enduro 29 per la quale si stanno arroventando le linee telefoniche della sede italiana. Ma per il momento c'è poco da fare: il lotto di Enduro 29 previsto per l'Italia è già stato tutto venduto...

Un tavolo da ping pong e le docce

Ecco il tocco americano o se vogliamo di attenzione all'efficienza sul lavoro del personale. La tecnica è chiara: se lavori in un posto che ti mette a tuo agio, riesci ad esprimerti al meglio e a produrre di più. Un'isola felice, una piacevole importazione dello stile americano che si sposa alla perfezione con la filosofia di base della bici: attività fisica, divertimento e, parlando comunque di lavoro, produttività.
Al piano terra, di fianco alla schiera di bici per i test, c'è un tavolo di ping pong e si racconta che qualcuno dello staff italiano abbia osato sfidare un giornalista cinese tenendogli addirittura testa.
Adesso però non arrivate a conclusioni affrettate: qui si lavora, siamo nel cuore della Milano che spinge a tutta sul gas e Specialized Usa ci aggiunge anche qualcosa in più.
Parliamo di bici, è vero, di uno splendido giocattolo, ma dietro ci sono numeri impressionanti.
Chiudiamo il portone con la piccola S sopra e torniamo nella Milano di tutti i giorni.
Adesso aspettiamo solo di avere l'occasione di mettere alla frusta qualche nuova creatura a 29 pollici. Per la seconda volta...

Per informazioni specialized.com

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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