Mtb da enduro VS e-Mtb: 2ª parte. Tenere alta la velocità è più difficile

Simone Lanciotti
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"Ok, vengo anch’io! A domani!”

Si chiude così la telefonata con Simone (Lucchini) e dopo qualche istante Stefano (Chiri) mi manda un whatsapp con la posizione del punto di incontro.
Si va a girare intorno Monte Cavo che, per i biker romani, è una destinazione trail riding-enduro molto conosciuta e gettonata.
Io sono circa 4 anni che non ci metto piede, pardon, ruota con un mezzo non elettrico.
Ecco, il punto è proprio questo: se devo spiegarvi come va la Trek Slash devo prima di tutto continuare a dimenticarmi dell’elettrica.
Serve a me prima di tutto.
Serve a riconnettermi con la natura off-road della mountain bike, operazione che ho iniziato a fare lunedì scorso.
Mentre sto scrivendo queste righe sono appena tornato a casa (devo ancora farmi la doccia…) e quello che segue è la sintesi della giornata di oggi in sella.
Una giornata come tante, in apparenza, ma che ha svelato tanti dettagli e sfumature che, ne sono certo, anche voi avrete sperimentato nelle vostre uscite.
O nelle vostre prossime uscite…

Mtb da enduro VS e-Mtb

Se hai gambe allenate ti diverti
Possiamo chiamarla “scoperta dell’acqua calda numero 756.892”, è vero, ma è un fatto fondamentale per riuscire a godersi le discese e le uscite con un mezzo da 160 mm di escursione.
La Slash sale piuttosto bene, ovviamente senza badare al cronometro, ma se hai una pedalata rotonda (e forte anche) non ti spegne le velleità.
Diciamo che oggi non ho sentito la mancanza dell’elettrica, perché, forse, non ero l’unico con la Mtb e perché questa è già la terza uscita senza motore elettrico.

Mtb da enduro VS e-Mtb

Sosta per crostatina a Nemi. Insieme alla Slash, oggi, c'era anche la Stumpjumper Evo. E Simone Lucchini la fa viaggiare di brutto...

Le e-Mtb leggere: un tema di discussione
Strano, vero?
Sono uscito con una Mtb da enduro per non pensare all’elettrica e intorno a me, oggi, avevo Andrea, su una Santa Cruz Bronson, che mi chiedeva informazioni sulla Orbea Rise.
Sembrava molto interessato al concetto di Mtb che all’occorrenza diventa elettrica.
E questo segmento di e-bike potrebbe diventare sempre più popolare in futuro.
Prima di rispondergli, prima di dargli qualche suggerimento, mi ha detto che la userebbe sugli stessi sentieri di oggi.
Ovvero salite ripide sì, ma non estreme e non lunghissime.
Tecniche sì, ma non impossibili, al punto che, oggi, io con una Slash, Stefano con una 5010 e Simone con una Stumpjumper Evo, le abbiamo affrontate pedalando.
Riuscendoci quasi sempre.
Se però non sei abbastanza allenato oppure vuoi procedere a velocità più elevate un po’ ovunque, allora ok, un mezzo come le e-Mtb leggere è perfetto.

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La Orbea Rise di cui si è parlato oggi nell'uscita

Sei gambe e due motori elettrici
Siamo partiti così dal Lago di Castelgandolfo: tre biker su Mtb e due su e-Mtb.
E abbiamo chiuso il giro di 42 Km e 1364 Km restando sempre insieme.

Chiaramente i due elettrici avevano più fiato in salita per parlare rispetto a noi tre, ma il punto cruciale è che siamo riusciti a stare insieme.
Se volete questa è un’altra scoperta dell’acqua calda, ma ve ne parlo perché, oggi, 5 amici (più due non elettrici che si sono aggiunti dopo) sono riusciti a divertirsi.
Sì, cercando il più possibile di stare distanti e di non farsi fregare dal Covid19, ma alimentando quel sano desiderio di divertirsi insieme.
Senza invidie, senza il desiderio di prevalere, sparando caxxxate e saltando ovunque possibile.

Trek Slash: ma quanto balla in discesa…
Porca miseria, ci avevo perso l’abitudine…
Me ne sono accorto alla prima uscita, al punto che mi sembrava di aver sbagliato il setup delle sospensioni.
E invece no: la Mtb da enduro rispetto alla e-Mtb da enduro si muove, balla, salta e scarta ad una velocità a cui non ero più abituato.
E oggi sui tanti sentieri in discesa di Monte Cavo l’ho percepito chiaramente.
E’ meglio o è peggio rispetto a una e-Mtb da enduro?
E’ una cosa diversa e mi sta quasi scappando di scrivere che invece è meglio.
Ma no, non è così.
Almeno per me, per il mio stile di guida non “saltellante” quanto quello di uno Stefano o di un Simone, non fa tantissima differenza.
La e-Mtb è più piantata a terra e ispira una confidenza di guida, diciamo, motociclistica.
La Mtb, invece, è più agile e riesce a fare tutto quello che vuoi fare.
E’ una differenza abissale.

Mtb da enduro VS e-Mtb

E fuori dalle curve…
Ecco un altro frangente che svela un’altra differenza significativa.
Me l’aveva fatto notare Stefano qualche tempo fa e oggi l’ho sperimentato di persona.
Una bici come la Slash richiede una tecnica di guida in curva molto affinata per riuscire a tenere velocità elevate.
E quando si esce dalla curva e occorre rilanciare… serve di spingere sui pedali.
Ovvio, direte voi.
Ma se siete un po’ avvezzi alla e-Mtb e ad usare una modalità di assistenza intermedia anche in discesa, vi accorgerete subito della minore coppia motrice che arriva alla ruota posteriore.
Morale della favola?
Con la Mtb da enduro serve gran manico (e gambe) per fare belle velocità.

Mtb da enduro VS e-Mtb

Pedali flat: un’altra differenza enorme
Non mi riferisco alla differenza fra pedale flat e pedale a sgancio rapido, ma alla differenza di sensazioni che il pedale flat ti dà su una e-Mtb e su una Mtb.
Due situazioni molto diverse.
La Trek Slash, per citare la bici con cui ho girato oggi, in aria richiede un controllo più preciso e una posizione corretta dei talloni, perché è più leggera e si muove di più.
Quindi, perdona meno e se non hai la tecnica giusta, fa’ attenzione quando salti…
La e-Mtb, con il baricentro più spostato verso il basso, resta inevitabilmente più “agganciata” al terreno, generando quell’extra grip che a sua volta genera maggiore confidenza di guida.
E credo che per un biker con capacità di guida poco sopra la media come me sia un plus da non sottovalutare.

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A fine uscita, oggi, grande soddisfazione.
Guardare, anzi, ammirare l’O-ring rosso che sulla Zeb è arrivato a 1 cm dal fondocorsa è una bella soddisfazione.
E ricordo anche dove mi sono spinto così tanto.
Perché ho provato ad osare un po’ di più, cioè facendo ciò per cui la Slash è stata pensata.
“Bravo Simone” mi sono detto e mentre salutavo la truppa e infilavo la bici in macchina mi sono ricordato di quanto sia magnifico girare su sentieri che non conosci o che conosci davvero poco.
Perché mentre sei alla guida della bici non hai tempo, né modo di pensare ad altro se non ad essere il più veloce e il più accorto che puoi.
Un compromesso delicatissimo.
E’ libertà, è istinto, è tecnica allo stato puro e ognuno di noi mette sempre il massimo in questi momenti.
E proprio oggi, quando ero concentrato sulla traiettoria di chi mi stava davanti, ho pensato che questa magia è un toccasana per la testa e per il cuore.
Caro Covid, per un paio d’ore, oggi, sei stato meno angosciante.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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