Scegliere la bici da enduro: tutto quello che dovete sapere

Simone Lanciotti
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Per molti scegliere la prima bici da enduro significa diventare più grandi.
Più escursione, più velocità in discesa e, anche, una dose maggiore di coraggio.
Insomma, una bici nuova che apre nuove sfide anche con se stessi.
La bici da enduro è uno dei mezzi più desiderati soprattutto se la si intende come “mezzo per fare tante cose”.
Versatilità e facilità di guida, ma anche un maggiore numero di regolazioni e di parametri da tenere in considerazione, geometrie non sempre facili da interpretare e tante, tantissime proposte da valutare.
Scegliere la prima bici da enduro è tutt’altro che semplice, soprattutto se il proprio portafoglio non è gonfissimo.
Insomma, è una piccola impresa e di questo ce ne accorgiamo dalle decine e decine di e-mail che ci arrivano, tramite le quali chiedete lumi su questa o quella bici.
Per tale motivo abbiamo deciso di fare un articolo che contenesse le linee guida per scegliere la bici da enduro più adatta alle proprie necessità e disponibilità.
Innanzitutto, cerchiamo di dare una definizione di bici da enduro partendo dalla sospensione posteriore e poi in fondo all'articolo trovate tutte le bici da enduro attualmente in commercio.
Cominciamo...

QUAL E' IL VALORE DELL'ESCURSIONE?
Il mercato attualmente sta scegliendo due strade: bici con escursione posteriore di 150-152 mm con angolo di sterzo “più in piedi” (circa 67°) e bici con escursione posteriore di 160 mm e oltre e angolo di sterzo “più aperto” (sotto i 66°).
E il risultato sono due bici quasi sempre diverse fra loro, anche se entrambe molto versatili.
Più escursione sulla ruota posteriore può non significare nulla se non c’è una geometria del telaio adeguata e le scelte fatte di recente dai principali marchi sono ispirate a una posizione ben precisa che il biker dovrebbe assumere in discesa. Ovvero quella che Anneke Beerten mostra in questa foto.

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Anneke Beerten sulla Specialized Enduro 29

Gomiti alti e larghi, busto e testa basse, gambe flesse e posizione centrale del biker.
E a prescindere dal valore di escursione della ruota posteriore.
Quindi, qual è il valore più indicato per le proprie necessità?
Come abbiamo detto sono due i valori che vanno per la maggiore, 150-152 e 160 mm, innescando anche un po’ di confusione.

Perché scegliere un travel di 150-152 mm?
Parliamoci chiaramente: i fatidici 6 pollici di escursione sono il valore che sin dall’inizio ha identificato le sospensioni delle bici da enduro e ancora oggi è un valore più che adeguato.
Soprattutto se si considera che davanti la forcella è, sempre, da 160 mm.

La Ibis Mojo Hd di nuova generazione.

La Ibis Mojo Hd di nuova generazione: 152 mm di travel.

Fra i benefici segnaliamo una maggiore versatilità della bici, perché, in genere, meno travel hai e minori saranno le dispersioni di potenza in salita.
In discesa ai 150 mm di travel di solito si abbinano angoli di sterzo un po’ più “in piedi” e questo favorisce molto la reattività della bici e la facilità di guida nello stretto, ma può penalizzare la stabilità sul veloce e affaticare un po’ di più la muscolatura nell’assorbimento degli impatti, specie in discesa.

La Yeti Sb6C è una delle eccezioni: ha 152 mm di travel ma un angolo di sterzo molto aperto (65,5°).

La Yeti Sb6C è una delle eccezioni: ha 152 mm di travel ma un angolo di sterzo molto aperto (65,5°).

In questo frangente, se l’angolo di sterzo è di 67°, il biker può essere costretto ad arretrare maggiormente sulla sella, compromettendo l’assetto ideale mostrato dalla Beerten.

Perché scegliere un travel di 160 mm e oltre?
L’enduro si sta avvicinando sempre di più alla Dh, almeno in termini di impostazione in sella e di conseguenza cresce il valore dell’escursione posteriore.
Tanti più millimetri hai in discesa e tanto più facilmente riesci a essere veloce.
Se sai guidare, diventi più veloce.
Se non sei bravissimo a guidare, ti senti più sicuro.
Punto.

La Santa Cruz Nomad 650b

La Santa Cruz Nomad 650b: 165 mm di travel.

Inconvenienti?
I telai capaci di tanta escursione pesano spesso di più e, soprattutto in salita, questo è certamente poco piacevole.
Inoltre, più escursione uguale angoli più aperti uguale interasse più lungo, ovvero la bici diventa meno maneggevole e richiede qualche accortezza nella guida.

L'ANGOLO DI STERZO
Tanto più cresce il travel posteriore, tanto più si riduce l’angolo di sterzo.

Angolo di sterzo

Considerando come standard una forcella di 160 mm di escursione, se si riduce l’angolo di sterzo migliorano il controllo del mezzo in discesa (specie sul veloce) e la sua capacità di assorbimento degli impatti, soprattutto in discesa.
Ciò, con un minimo di capacità di guida, può ridurre molto l’affaticamento del biker nelle Speciali.
Di quali valori parliamo?
Il valore minimo più comune, oggi, è 65°, mentre al massimo arriviamo a 67°.
Per le 29” da enduro il discorso cambia: 67 e 67,5° sono le misure più comuni.
Senza dimenticare l'opzione di una serie sterzo che modifiche l'angolo di sterzo. Come questa ad esempio.

IL TUBO SUPERIORE (o tubo orizzontale)
Mai come di recente tanti brand e tanti appassionati stanno prendendo in seria considerazione la lunghezza del tubo superiore perché questa misura influisce molto sull’assetto in sella e, di conseguenza, sulla guida.
Nel parlare di tubo superiore ci riferiamo alla misura dell’orizzontale virtuale, come illustrato nella figura in basso.

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Se il tubo superiore è abbastanza lungo (diciamo 60-62 cm per un telaio di taglia L), un biker di statura di circa 180 cm in discesa assume una posizione in sella più centrale, ovvero con una ripartizione del peso più equilibrata fra ruota anteriore e ruota posteriore.
Questa posizione centrale è molto importante nella guida perché consente alla ruota anteriore di avere più grip per via del maggiore peso che vi grava sopra.

L'ATTACCO MANUBRIO
E’ un componente che sta sparendo, nel senso che diventa sempre più corto. Se si allunga il tubo superiore, l’attacco manubrio deve di conseguenza accorciarsi.
Quali sono le misure più comuni?
Di solito si va da un minimo di 35-40 mm (o 10 mm nel caso della Forward Geometry di Mondraker) a un massimo di 60 mm.

IL DIAMETRO DELLA RUOTA
Qui potremmo iniziare una discussione lunghissima e ormai piuttosto nota: meglio la 27,5” o la 29”?
Semplifichiamo le cose e rispondiamo in modo quanto più schematico possibile.
La bici da enduro per antonomasia ha le ruote da 27,5” perché è la scelta che l’industria ha fatto per questo tipo di specialità.
Reattività, leggerezza e maggiore compatibilità con sospensioni più generose sono le doti principali.
C’è però un’altra opzione, ovvero sia le 29er.
E se analizziamo bene le proposte del mercato e le scelte dei biker, esiste quasi solo un’unica opzione 29er che è la Specialized Enduro 29.
Compatta quanto una 650b, tanta escursione (155 mm) e facile da guidare.
E’ la bici perfetta? Non proprio, perché comunque pesa e in termini di rapidità paga qualcosa alle 27,5”.
E questo vale in generale per tutte le altre 29er utilizzate nell’enduro.

TELAIO IN ALLUMINIO O TELAIO IN CARBONIO?
Il carbonio amplifica le qualità della sospensione posteriore e della geometria del telaio.
L’alluminio, spesso, porta al risultato opposto e richiede maggiore attenzione nella guida.
Mettete da parte l'idea che il carbonio è fragile per essere utilizzato su un telaio da enduro perché non è affatto vero.
Anche il carbonio si rompe (nulla è indistruttibile), ma molto meno rispetto all'alluminio.

SU QUALI COMPONENTI PUNTARE?
La domanda la potremmo riformulare in questo modo: quali sono i componenti di una bici che influenzano maggiormente la dinamica di guida?
- Sospensioni
- Ruote
- Gomme
- Freni
- Manubrio e attacco manubrio
- Trasmissione monocorona (1x10 o 1x11)
Più o meno in quest’ordine e dando per scontato un reggisella telescopico.
Al momento dell’acquisto, quindi, valutate il montaggio della bici (nuova o usata che sia) e anche gli eventuali upgrade che potrebbe richiedere.
Su tutti date la priorità a quelli appena elencati.
Gli altri possono passare in secondo piano.
Qualche parola in più sulla trasmissione: l'enduro, insieme al cross country, è la specialità che ha reso popolare la trasmissione monocorona perché è più semplice e, con un guidacatena, è anche la più affidabile in gara.
Nell'all mountain, invece, il 2x10 è ancora un'opzione da non disprezzare affatto.
Per alcuni anche nell'enduro.

TAGLIA DEL TELAIO: E' VERO CHE PIU' PICCOLA E' MEGLIO?
Una volta avremmo detto di sì, ma le bici e il modo di utilizzarle stanno cambiando.
Tenete sempre a mente la foto della Beerten sulla sua bici: quell’assetto permette di stare in sella a lungo e di essere attivi nella guida con maggiore facilità.
Quindi, semmai, meglio la taglia giusta, un attacco manubrio più corto e un manubrio più largo.

QUANTO DEVE ESSERE LARGO IL MANUBRIO?
Capirlo è più semplice di quanto si pensi.
Afferrate una sbarra come se doveste aggrapparvici per sollevare il resto del corpo.
Misurate la distanza fra le mani e avrete la larghezza del vostro manubrio.
Millimetro più, millimetro meno.

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Inoltre, tenete presente questi dati: la larghezza delle spalle e la lunghezza delle braccia di un individuo non cambiano.
Quindi, una modifica alla lunghezza dell’attacco influisce anche sulla larghezza del manubrio e viceversa.
Facciamo un esempio.
Immaginate di afferrare il vostro manubrio e, quindi, tenete le mani sempre alla stessa distanza fra loro.
Ora immaginate di accorciare l’attacco manubrio di svariati centimetri.
Cosa ottenete?
Un sollevamento del busto.
Da questa posizione, immaginate di allargare il manubrio di svariati centimetri ma senza ruotare in avanti le spalle.
Cosa ottenete?
Il busto si è abbassato ed è anche avanzato.
Qual è allora la lunghezza corretta dell’attacco manubrio?
E qual è la larghezza giusta del manubrio?
Adesso sapete come rispondere e se vi rimane qualche dubbio cliccate qui e poi qui.

QUANTO SPENDERE PER UNA BICI DA ENDURO?
Se si va a guardare i listini delle bici nuove occorre considerare una spesa di almeno 2400-2500€.
Lo standard dei montaggi è migliorato molto rispetto a qualche stagione fa e adesso infatti si trova il reggisella telescopico sempre di serie.
Una bici completa permette una spesa ridotta rispetto all’acquisto di un telaio e al successivo allestimento.
Di seguito la lista di tutte le proposte di bici da enduro del mercato e come potete notare è una sequenza davvero sostanziosa.
Fate la scelta tenendo a mente:
- le vostre reali esigenze e/o preferenze
- i soldi a disposizione
- l’assistenza offerta del rivenditore
- la qualità del telaio
- la garanzia offerta dal costruttore
- la qualità dei componenti di punta su menzionati
- l’eventuale rivendibilità della bici (i marchi top sono avvantaggiati).
Tutto il resto può passare in secondo piano.
Se intendete rivolgervi all’usato, dato che le bici da enduro sono mezzi spesso usati anche in gara, considerate che l'usura potrebbe essere molto forte.
Prima di acquistarla cercate delle garanzie dal negoziante o quante più informazioni possibili dal proprietario.
Vi aiuteranno a capire se state per fare un affare oppure no.


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TUTTE LE PROPOSTE DEL MERCATO
Iniziamo. Da qui in poi potete trovare tutti i modelli di bici da enduro attualmente in commercio in Italia in ordine alfabetico.
Abbiamo considerato Mtb da 26" e 27,5" con travel compreso fra 150 e 170 mm e 29er con almeno 140 mm di escursione.
La lista è lunga, ma questa carrellata vi permetterà (speriamo) di farvi un quadro più preciso per la scelta della vostra prima (o nuova) bici da enduro.
Buona caccia… 🙂

Alutech Fanes Enduro 4.0: cura artigianale e personalizzazione dell'allestimento sono alcuni dei dettagli della Fanes Enduro 4.0. Geometria e interasse sono regolabili. Qui i dettagli.

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Ancillotti Fry: costruita a mano in Italia con sospensione posteriore pull-shock e tubo superiore sdoppiato. La Fry è una bici fuori dagli schemi. Qui i dettagli.

Ancillotti Fry: costruita a mano in Italia con sospensione posteriore pull-shock e tubo superiore sdoppiato. La Fry è una bici fuori dagli schemi. Qui i dettagli.

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Axevo Fx 27 : è la proposta da enduro della casa italiana con telaio in carbonio e 150 mm di travel. Qui i dettagli.

Banshee Rune:solida, massiccia e rigorosamente in lega leggera, la Banshee Rune è un mezzo da enduro con 160 mm di travel che non sfigura nei bike park. Qui i dettagli.

Banshee Rune: solida, massiccia e rigorosamente in lega leggera, la Banshee Rune è un mezzo da enduro con 160 mm di travel che non sfigura nei bike park. Qui i dettagli.

Bianchi Ethanol 27.2 Fse: lo storico marchio italiano dell'Xc sbarca nell'enduro. Ecco la Ethanol Fse con ruota da 27,5" e travel di 150 mm. Qui i dettagli.

Bianchi Ethanol 27.2 Fse: lo storico marchio italiano dell'Xc sbarca nell'enduro. Ecco la Ethanol Fse con ruota da 27,5" e travel di 150 mm. Qui i dettagli.

Bh Lynx 6 27,5: il marchio spagnolo ha deciso di entrare nel mondo dell'enduro con la Lynx 6 27,5 insieme a Karim Amour. Questa bici ha un carro molto compatto (42,6 cm) e lo Split Pivot sull'asse posteriore. Qui i dettagli.

Bh Lynx 6 27,5: il marchio spagnolo ha deciso di entrare nel mondo dell'enduro con la Lynx 6 27,5 insieme a Karim Amour. Questa bici ha un carro molto compatto (42,6 cm) e lo Split Pivot sull'asse posteriore. Qui i dettagli.

Bmc Trailfox 29: è una delle 29er da enduro più affascinanti e insieme alla Specialized Enduro 29 rappresenta una categoria a sé stante. Telaio in fibra di carbonio e travel di 150 mm. Qui i dettagli.

Bmc Trailfox 29: è una delle 29er da enduro più affascinanti e insieme alla Specialized Enduro 29, alla Niner Wfo 9 e alla Haibike Heet 29 rappresenta una categoria a sé stante. Telaio in fibra di carbonio e travel di 150 mm. Qui i dettagli.

Bottecchia Giau 27,5": più votata all'all mountain che all'enduro, questa full italiana in lega 6061 ha 150 mm di escursione e un angolo di sterzo di 67°. Qui i dettagli.

Bottecchia Giau 27,5": più votata all'all mountain che all'enduro, questa full italiana in lega 6061 ha 150 mm di escursione e un angolo di sterzo di 67°. Qui i dettagli.

Cannondale Jekyll Team Carbon: geometria rinnovata rispetto al modello da 26", 160 mm di travel, fibra di carbonio BallisTec e nuova forcella Lefty Supermax da 160 mm. Qui i dettagli.

Cannondale Jekyll Team Carbon: geometria rinnovata rispetto al modello da 26", 160 mm di travel, fibra di carbonio BallisTec e nuova forcella Lefty Supermax Carbon da 160 mm. Qui i dettagli.

Canyon Strive Al 7.0 Race: la nuova bici da enduro di casa Canyon si presenta con telaio in fibra o in alluminio e con l'innovativo Shapeshifter. Qui i dettagli.

Canyon Strive Al 7.0 Race: la nuova bici da enduro di casa Canyon si presenta con telaio in fibra o in alluminio e con l'innovativo Shapeshifter. Qui i dettagli.

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Commençal Meta Am V4: sempre fedele all'alluminio, la Meta Am V4 è la 4ª generazione della full che ha dato il via alla specialità enduro. Qui i dettagli.

Cube Stereo 140 Hpc race 29: nel catalogo tedesco figurano due opzioni classificate per l'uso enduro, ovvero la Stereo da 29" (foto sopra) oppure la stereo da 27,5" (foto in basso). Sia in carbonio che in alluminio. Qui i dettagli.

Cube Stereo 140 Hpc Race 29: nel catalogo tedesco figurano due opzioni classificate per l'uso enduro, ovvero la Stereo da 29" (foto sopra) oppure la stereo da 27,5" (foto in basso). Sia in carbonio che in alluminio. Qui i dettagli.

Cube Stereo 160 Super Hpc Sl 27,5: telaio in fibra di carbonio, sterzo da 66,5°, 4 taglie e un peso di 12,6 Kg. Qui i dettagli.

Cube Stereo 160 Super Hpc Sl 27,5: telaio in fibra di carbonio, sterzo da 66,5°, 4 taglie e un peso di 12,6 Kg. Qui i dettagli.

Devinci Spartan Carbon: il marchio canadese ha svelato sia la versione in lega che quella in carbonio della nuova Spartan. Geometria azzeccatissima... Qui dettagli.

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Ellsworth Moment 275 Carbon: 160 mm di travel, sospensione 4 Bar Linkage di grande sensibilità e una geometria "super cattiva" con angolo di sterzo regolabile fra 62 e 65,5°. Qui i dettagli.

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Evil The Uprising: questa bici detiene un record: è una delle pochissime 26" rimaste in produzione. La sospensione Delta System dà la sensazione di aumentare i 150 mm di travel. Qui i dettagli.

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Felt Compulsion 10: rappresenta l'evoluzione in chiave enduro della sospensione Equilink che qui arriva a 160 mm. Telaio in lega 6061 e angolo di sterzo da 66°. Qui i dettagli.

Felt Compulsion 10: rappresenta l'evoluzione in chiave enduro della sospensione Equilink che qui arriva a 160 mm. Telaio in lega 6061 e angolo di sterzo da 66°. Qui i dettagli.

Focus Sam: il brand tedesco, specialista nell'Xc, non rinuncia all'enduro e propone la Sam, una full in lega leggera con 160 mm di travel. Qui i dettagli.

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Foes F275: fatta a mano in California la F275 ha una sospensione posteriore con travel variabile fra 5,5 e 6 pollici. E' solo in lega leggera. Qui i dettagli.

Foes F275: fatta a mano in California la F275 ha una sospensione posteriore con travel variabile fra 5,5 e 6 pollici. E' solo in lega leggera. Qui i dettagli.

Ghost Cagua 9: geometrie e schema di sospensione collaudate, 155 mm di travel e tutta in lega. Ecco la proposta enduro di Ghost. Qui i dettagli.

Ghost Cagua 9: geometrie e schema di sospensione collaudate, 155 mm di travel e tutta in lega. Ecco la proposta enduro di Ghost. Qui i dettagli.

Giant Reign Advanced 27.5: sviluppata nelle gare dell'Enduro World Series da Craig e Barelli, la Reign Advanced 27,5 ha un telaio in fibra di carbonio con carro in alluminio, sospensione Maestro da 160 mm e geometria molto aggressiva (65° di angolo di sterzo). Qui i dettagli.

Giant Reign Advanced 27.5: sviluppata nelle gare dell'Enduro World Series da Craig, Barelli e Carlston, la Reign Advanced 27,5 ha un telaio in fibra di carbonio con carro in alluminio, sospensione Maestro da 160 mm e geometria molto aggressiva (65° di angolo di sterzo). Qui i dettagli.

Gt Sanction Pro: 160 mm di travel, sterzo da 66° e un assetto in sella ispirato alla Fury da downhill. La nuova frontiera dell'enduro? Qui i dettagli.

Gt Sanction Pro: 160 mm di travel, sterzo da 66° e un assetto in sella ispirato alla Fury da downhill. La nuova frontiera dell'enduro? Qui i dettagli.

Gt Force X Carbon Pro: dopo l'arrivo della Sanction, la versione "vitaminizzata" della Force diventa una bici più votata all'all mountain. Ma non sottovalutate i 150 mm della sua sospensione. Qui i dettagli.

Gt Force X Carbon Pro: dopo l'arrivo della Sanction, la versione "vitaminizzata" della Force diventa una bici più votata all'all mountain. Ma non sottovalutate i 150 mm della sua sospensione. Qui i dettagli.

Haibike Heet 7.30: è la proposta enduro 27,5" del brand tedesco e porta in dote l'ammortizzatore Ei Shock sviluppato da Rock Shox. Travel di 160 mm. Qui i dettagli.

Haibike Heet 7.30: è la proposta enduro 27,5" del brand tedesco e porta in dote l'ammortizzatore Ei Shock sviluppato da Rock Shox. Travel di 160 mm. In catalogo anche la gamma Q.En. Qui i dettagli.

Haibike Heet 29: oltre alla proposta con ruote da 27,5", Haibike propone anche la 29er con un travel molto generoso (150 mm) e un angolo di sterzo di 66,5°. Qui i dettagli.

Haibike Heet 29: oltre alla proposta con ruote da 27,5", Haibike propone anche la 29er con un travel molto generoso (150 mm) e un angolo di sterzo di 66,5°. Qui i dettagli.

Ibis Mojo Hd3: la versione più spinta delle Mojo è stata rivista da cima a fondo. Travel di 152 mm e filosofia Ibis a bordo. Qui i dettagli.

Ibis Mojo Hd3: la versione più spinta delle Mojo è stata rivista da cima a fondo. Travel di 152 mm e filosofia Ibis a bordo. Qui i dettagli.

Intense Tracer T275: i 27,5 con 160 mm della Tracer oppure i 29 pollici con 140 mm della Carbine (vedi foto sotto)? Entrambe le bici hanno un telaio in carbonio con sospensione Vpp. Qui i dettagli.

Intense Tracer T275: i 27,5 con 160 mm della Tracer oppure i 29 pollici con 140 mm della Carbine (vedi foto sotto)? Entrambe le bici hanno un telaio in carbonio con sospensione Vpp. Qui i dettagli.

Intense Carbine 29 Factory.

Intense Carbine 29 Factory.

Juliana Roubion: chiamatela Santa Cruz Bronson da donna se preferite... Qui i dettagli.

Juliana Roubion: chiamatela Santa Cruz Bronson da donna se preferite... Qui i dettagli.

KHS SixFifty 7500 02 low

Khs SixFifty 7500: è una full in alluminio, ha una sospensione da 160 mm di travel con ammortizzatore flottante e angolo di sterzo di 66,5°. Qui i dettagli.

Kona Process 153 DL: 153 mm di travel, 66,5° di sterzo e allestimento pronto gara. Ovviamente solo in lega leggera. Qui i dettagli.

Kona Process 153 DL: 153 mm di travel, 66,5° di sterzo e allestimento pronto gara. Ovviamente solo in lega leggera. Qui i dettagli.

Ktm Lycan Lt 271: 3 taglie, 66,5° di sterzo e tanti allestimenti. Qui i dettagli.

Ktm Lycan Lt 271: 3 taglie, 66,5° di sterzo e tanti allestimenti. Qui i dettagli.

Lapierre Spicy Team: è questo il telaio che userà Nicolas Vouilloz nel corso del 2015. Ruote da 27,5" e sospensione posteriore Ei Shock. Qui i dettagli.

Lapierre Spicy Team: è questo il telaio che userà Nicolas Vouilloz nel corso del 2015. Ruote da 27,5" e sospensione posteriore Ei Shock. Qui i dettagli.

Marin Attack Trail Xt 8: 150 mm di escursione e telaio disponibile anche in carbonio. Qui i dettagli.

Marin Attack Trail Xt 8: 150 mm di escursione e telaio disponibile anche in carbonio. Qui i dettagli.


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Mde Damper: la nuova Damper ha ruote da 27,5” e ben 165 mm di travel. E’ fatta a mano in Italia ed è solo in lega leggera. Qui i dettagli.

Merida One-Sixty 7. 600: è in lega leggera e la versione in foto costa 2390€. Qui i dettagli.

Merida One-Sixty 7. 600: è in lega leggera e la versione in foto costa 2390€. Qui i dettagli.

Mondraker Dune Xr: il top di gamma della serie Dune ha un montaggio pronto gara e la Forward Geometry in dotazione. Qui i dettagli.

Nicolai Ion 16: si chiama Ion 16 la nuova bici da enduro della casa tedesca. Tutta in lega e con possibilità di personalizzazione delle misure. Qui i dettagli.

Nicolai Ion 16: si chiama Ion 16 la nuova bici da enduro della casa tedesca. Tutta in lega e con possibilità di personalizzazione delle misure. Qui i dettagli.

Niner Wfo 9: è la più cattiva delle full di casa Niner: 150 mm di escursione e ruote solamente 29”. Qui i dettagli.

Niner Wfo 9: è la più cattiva delle full di casa Niner: 150 mm di escursione e ruote solamente 29”. Qui i dettagli.

Norco Range Carbon: ha un telaio in composito con 160 mm di travel e una geometria con un angolo di sterzo da 66°. Qui i dettagli.

Norco Range Carbon: ha un telaio in composito con 160 mm di travel e una geometria con un angolo di sterzo da 66°. Qui i dettagli.

Nukeproof Mega Am Pro: solida, massiccia e in lega leggera. La Mega Am Pro non è solo una bici da enduro. Qui i dettagli.

Nukeproof Mega Am Pro: solida, massiccia e in lega leggera. La Mega Am Pro non è solo una bici da enduro. Qui i dettagli.

Orange Alpine 160: adotta una sospensione monopivot e ha una geometria molto moderna. Rappresenta l'enduro alla maniera inglese. Qui dettagli.

Orange Alpine 160: adotta una sospensione monopivot e ha una geometria molto moderna. Rappresenta la proposta enduro 27,5" della casa inglese. Qui dettagli.

Orange Alpine Five Rs: oltre alla versione 650b, Orange propone anche la 29er con 140 mm di travel. Telaio in lega Reynolds e sterzo da 66,5°. Qui i dettagli.

Orange Alpine Five Rs: oltre alla versione 650b, Orange propone anche la 29er con 140 mm di travel. Telaio in lega Reynolds e sterzo da 66,5°. Qui i dettagli.

Orbea Rallon X-Team: è la bici che utilizza la squadra ufficiale. Allestimento molto curato con sospensioni Bos e travel posteriore di 160 mm. Il prezzo è di 4999€ Qui i dettagli.

Orbea Rallon X-Team: è la bici che utilizza la squadra ufficiale. Allestimento molto curato con sospensioni Bos e travel posteriore di 160 mm. Il prezzo è di 4999€. Qui i dettagli.

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Pivot Mach 6 Carbon: ha 160 mm di corsa, una sospensione Dw Link con disegno originale ed è disponibile in varie colorazioni. Qui i dettagli.

Polygon Collosus N9: questa bici (in fibra di carbonio) punta forte sull’originalità delle linee e sulla progressività della sospensione posteriore da 160 mm. Qui i dettagli.

Polygon Collosus N9: questa bici (in fibra di carbonio) punta forte sull’originalità delle linee e sulla progressività della sospensione posteriore da 160 mm. Qui i dettagli.

Radon Swoop 175 9.0: guardate bene il montaggio e il prezzo vi stupirà: 2999€. Si acquista solo online. Qui dettagli.

Radon Swoop 175 9.0: guardate bene il montaggio e il prezzo vi stupirà: 2999€. Si acquista solo online. Qui dettagli.

Rocky Mountain Altitude 790 Msl Rally Edition: è una versione speciale che è stata pensata per le gare di enduro in Europa. Ha 150 mm di travel e permette un tuning rapido di geometria e sospensione posteriore. Qui i dettagli.

Rocky Mountain Altitude 790 Msl Rally Edition: è una versione speciale che è stata pensata per le gare di enduro in Europa. Ha 150 mm di travel e permette un tuning rapido di geometria e sospensione posteriore. Qui i dettagli.

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Rose Uncle Jimbo: è stata completamente aggiornata per il 2015 e sfoggia una geometria enduro moderna. Il travel è di 160 mm e si acquista solo online. Qui i dettagli.

Rotwild R.E1 Fs 27.5: è una bici con finalità ben precise: enduro e bike park. E il telaio in lega 6066 T6 è strutturato di conseguenza con 165 mm di travel. Qui i dettagli.

Rotwild R.E1 Fs 27.5: è una bici con finalità ben precise: enduro e bike park. E il telaio in lega 6066 T6 è strutturato di conseguenza con 165 mm di travel. Qui i dettagli.

Santa Cruz Nomad: è la nuova proposta di Santa Cruz per l’enduro. Appena arrivata ha già imposto i suoi standard. A breve il test completo. Qui i dettagli.

Santa Cruz Nomad: è la nuova proposta di Santa Cruz per l’enduro. Appena arrivata ha già imposto i suoi standard. A breve il test completo. Qui i dettagli.

Santa Cruz Bronson: escluderla dall'ambito enduro sarebbe un delitto, ma il punto forte della Bronson è la sua versatilità. Con un allestimento ad hoc diventa una bici da enduro. Qui i dettagli.

Santa Cruz Bronson: escluderla dall'ambito enduro sarebbe un delitto, ma il punto forte della Bronson è la sua versatilità. Con un allestimento ad hoc diventa una bici da enduro. Qui i dettagli.

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Scott Genius Lt 700 Tuned: ecco una bici che va oltre l’enduro con i suoi 170 mm di travel. Le sospensioni regolabili tramite il TwinLoc la rendono versatile come poche. Qui i dettagli.

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Gamma Specialized Enduro: Specialized è uno dei pochi marchi a proporre una bici da enduro sia in versione 650b (nella foto in basso) che 29” (nella foto sopra) e in entrambi i casi con prestazioni di altissimo livello. La Enduro è uno dei riferimenti della categoria. Qui i dettagli.

Specialized S-Works Enduro 650b: in Italia è disponibile solo come frameset. Qui i dettagli.

Specialized S-Works Enduro 650b: in Italia è disponibile solo come frameset. Qui i dettagli.

Noriker 1

Torpado Noriker: è progettata in Italia e con 160 mm di travel e uno sterzo da 66° è una full pronta per le gare enduro. Qui i dettagli.

Transition Patrol: ha la sospensione GiddyUp, 155 mm di travel, un telaio in lega leggera con angolo di sterzo di 65°. E se riuscite a guidarla come Sid Slotegraaf… fatecelo sapere. Qui i dettagli.

Transition Patrol: ha la sospensione GiddyUp, 155 mm di travel, un telaio in lega leggera con angolo di sterzo di 65°. E se riuscite a guidarla come Sid Slotegraaf… fatecelo sapere. Qui i dettagli.

Gamma Trek da enduro: il marchio americano ha serie di bici molto raffinata e articolata, con modelli sia in lega che in carbonio. Da un lato la Trek Remedy 29 (foto sopra) e dall’altro la Trek Slash con ruote da 27,5” (foto in basso). Quale scegliere? Qui i dettagli.

Gamma Trek da enduro: il marchio americano ha una serie di bici molto raffinata e articolata, con modelli sia in lega che in carbonio. Da un lato la Trek Remedy 29 (la 9.8 nella foto sopra) e dall’altro la Trek Slash con ruote da 27,5” (foto in basso). Quale scegliere? Qui i dettagli.

Trek Slash 9.8: se volete sapere come va, leggete il test.

Trek Slash 9.8: se volete sapere come va, leggete il test.

Turner Burner: sospensione Dw Link, ma con “soli” 140 mm di travel per la Turner Burner con ruote 650b. La geometria però è ben realizzata: angolo di sterzo di 67° con forcella da 140 mm. Qui i dettagli.

Turner Burner: sospensione Dw Link, ma con “soli” 140 mm di travel per la Turner Burner con ruote 650b. La geometria però è ben realizzata: angolo di sterzo di 67° con forcella da 140 mm. Qui i dettagli.

2015 Yeti SB6C Profile Green

Yeti Sb6c: è una bici davvero unica con la sospensione posteriore Switch Infinity da 152 mm, una geometria molto "cattiva" con lo sterzo da 65,5° e una qualità costruttiva tipicamente Yeti. Qui i dettagli.

Yt Industries Capra: è una bici fuori dagli schemi con telaio in carbonio da 2400 gr, travel di 165 mm e allestimento curato. A un prezzo di 3499€. Si acquista solo online. Qui i dettagli.

Yt Industries Capra: è una bici fuori dagli schemi con telaio in carbonio da 2400 gr, travel di 165 mm e allestimento curato. A un prezzo di 3499€. Si acquista solo online. Qui i dettagli.

Poi, appena avete scelto, acquistato e provato la vostra bici da enduro, entrate nel Garage e raccontate a tutti come va la vostra nuova bici.



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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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