Guidare la Mtb alla cieca: fate attenzione a questi errori...

Simone Lanciotti
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Guidare la Mtb alla cieca, cioè guidare su un single track che non si conosce, è un’esperienza che genera emozioni molto forti.
Anche contrastanti: c’è a chi piace da pazzi e ne ricerca sempre di più e chi invece ne è completamente terrorizzato.
Di sicuro, però, guidare la Mtb alla cieca è una situazione nella quale, prima o poi, ci si passa tutti e proprio di recente abbiamo notato che è un qualcosa che a noi di MtbCult capita spesso.

guidare la mtb alla cieca
Se questa immagine emoziona anche voi, allora amate i single track quanto li amiamo noi...

Ad esempio, tutte le volte che proviamo in anteprima una nuova bici o un nuovo componente non lo facciamo quasi mai su sentieri che già conosciamo, e questo, volenti o nolenti, ci ha portato a sviluppare una certa esperienza nella guida alla cieca.
Al punto che, ora, è diventato qualcosa che andiamo a ricercare, perché il “blind riding” è diventato puro piacere di guida ed è una caratteristica che, ai primordi, caratterizzava le gare di enduro.
E sul tema delle ricognizioni ci sono stati diversi dibattiti.

guidare la mtb alla cieca

Guidare la Mtb alla cieca, secondo noi

Guidare la Mtb su un sentiero che non si conosce, per noi e siamo certi anche per molti di voi, è pura esaltazione, ma occorre sempre avere bene in mente un paio di regole.
Quelle che state per leggere sono delle accortezze che abbiamo affinato (e che molti di voi utilizzeranno già) nel corso degli anni e che vogliamo condividere con voi.
Ho chiesto separatamente a Daniele Concordia e a Stefano Chiri di indicare quali sono, secondo ognuno di loro, gli errori da non commettere.
Ed ecco le loro risposte…

guidare la mtb alla cieca

DANIELE CONCORDIA

- Non sopravvalutarsi
Sui trail intorno casa può capitare di guidare quasi ad occhi chiusi, i movimenti vengono automatici e si può prendere qualche rischio in più senza problemi.
Guidare alla cieca implica un'attenzione diversa, o meglio una predisposizione mentale diversa.
Quando non si conosce cosa si andrà ad affrontare è più difficile scegliere le linee più veloci.
Delle volte ci si riesce, magari rischiando un po', ma molto spesso è più prudente scegliere la traiettoria più sicura, che metta al riparo da cadute, forature o guasti.
Sembra scontato, ma è proprio quando si è insicuri che accade l'imprevisto.
Il primo errore per guidare alla cieca in sicurezza è non sopravvalutare le proprie abilità tecniche e mentali, soprattutto se in quel momento sopraggiunge la stanchezza...

- Non guardare troppo in basso
Questa è una regola valida sempre, anche quando si conosce il sentiero.
Lo sguardo troppo basso rallenta l'azione, soprattutto perché non si ha il tempo, né il modo di anticipare le curve, gli ostacoli, i cambi di pendenza e così via.
Per guidare alla cieca bisogna anticipare ancora di più i movimenti, quindi conviene tenere lo sguardo abbastanza lungo, ma senza perdere di vista cosa accade al momento sotto la ruota anteriore.
Okay, non è facile, ma il bello del gioco è proprio quello. Eh, eh...

- Non irrigidirsi
Un altro errore comune è restare troppo rigidi sulla bici con braccia e gambe, situazione che potrebbe accadere soprattutto nei momenti di stanchezza, oppure se si è alle prime armi.
Le braccia e le gambe sono i primi “ammortizzatori”, i più utili e i più redditizi, se si usano come si deve. 
Guidando alla cieca con braccia e gambe che copiano le sconnessioni del terreno, assecondano le frenate e sono pronte quando c'è da rilanciare permette di andare più veloci, oltre a garantire una grande sicurezza mentale.
Ricapitolando, quindi, braccia e gambe morbide e leggermente piegate, ma allo stesso tempo pronte a reagire laddove servisse.

- Non frenare troppo

Questo discorso è in parte legato al precedente: quando ci si irrigidisce, si frena anche troppo.
Al contrario di quanto pensano molti bikers, più si va piano e più si perde trazione.
Per guidare alla cieca ci vuole prudenza, ma bisogna anche far scorrere la Mtb e frenare solo quando serve realmente. 
Acquisendo questa capacità ci si irrigidisce meno, si va più veloce e si ottimizza il funzionamento di freni, gomme e sospensioni.
Se volete approfondire questo argomento, leggetevi questo articolo che abbiamo realizzato qualche mese fa.

- Non sbilanciarsi in avanti o indietro
La distribuzione dei pesi è alla base della guida in fuoristrada, non solo della Mtb, ma anche del motocross e l'enduro, ad esempio.
Per andare forte e soprattutto per guidare alla cieca, dobbiamo assumere una posizione di base neutra, centrale, con talloni bassi, braccia flesse e sguardo in avanti.
Se di base si viaggia troppo arretrati si va troppo piano e si perde trazione sulla ruota anteriore, se al contrario si guida in modo troppo avanzato, aumenta il rischio di ribaltamento e si perde trazione sulla ruota dietro.
La regola, quindi, è restare centrali e avanzare o arretrare a seconda di cosa si trova sotto le ruote: discese ripide, curve, strappi in cui rilanciare e così via.

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STEFANO CHIRI

- Non dimenticare di alzare la testa e guardare avanti
E’ di fondamentale importanza per anticipare ogni cambiamento del sentiero

- Non utilizzare un rapporto duro
Se in una determinata situazione sei a tuo agio con il 4° rapporto considera di utilizzare il rapporto vicino più agile. Questo ti permetterà di non essere mai in ritardo.

- Non puoi permetterti una guida passiva
Collegandoci al punto precedente utilizzando un rapporto più agile pedalando potresti andare fuori giri, pertanto adotta una guida più attiva, pompa ogni cunetta, assorbi gli ostacoli, sfrutta il sentiero per creare velocità senza il bisogno di pedalare, risparmierai energia e sarai molto più in sintonia con il percorso.
Cioè, trovi il fatidico flow.

- Non sottovalutare mai il sentiero
Stai sempre concentrato ed eviterai errori e cadute rovinose.
Anche quando vedi tutto liscio davanti a te, guidando a vista non potrai mai sapere se c’è una pietra, un ramo caduto o qualunque altro ostacolo che fa parte del percorso stesso. Stai sempre concentrato.

- Non saltare, anche se sai farlo
E’ di fondamentale importanza saper fare il bunny-hop o un drop, perché ci si può trovare nella situazione di dover affrontare un gradone o chiudere un piccolo gap per non “impuntarsi”.
Ma non esagerare mai: se vedi una grossa rampa e non vedi l’atterraggio, evitalo o quanto meno guardalo, mai osare in questa situazione, i salti sono la principale causa di infortuni in bici.

- Non esagerare
Anche se il sentiero ti mette a tuo agio e ti invoglia ad aumentare l’andatura, tieniti sempre un margine di sicurezza. Allarga sempre la traiettoria per quanto possibile, ti aiuterà ad avere più flow e più divertimento con conseguente confidenza e velocità.

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SIMONE LANCIOTTI

- Sguardo sempre lontano
Per me è anche un indicatore di stanchezza: quando mi accorgo che lo sguardo punta vicino alla ruota anteriore vuol dire che sono stanco, perché la migliore abitudine del biker è guardare lontano per anticipare le traiettorie e tenere la velocità più alta possibile.
Quindi, se vi accorgete che state guardando ciò che accade nelle vicinanze della ruota anteriore sappiate che vi state esponendo a rischi maggiori.
Tenete alto lo sguardo e studiate cosa accadrà fra 10, 15 o 20 metri.
Questo fa una differenza abissale.

- Guida attiva
Vuol dire coinvolgere tutti i muscoli, avere sempre la percezione del proprio baricentro e della posizione del corpo rispetto alle due ruote.
Vuol dire anche avere un’attitudine mentale positiva verso il sentiero e verso i rischi più o meno grandi che implica.
Scioltezza e atteggiamento mentale positivo sono altri due fattori che fanno la differenza.
E se siete bravi portano in automatico a trovare il flow.

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Foto Sterling Lorence

- Non andare a tutta
Non conosci il sentiero, quindi concediti un certo margine, soprattutto se sei da solo.
Se invece davanti hai qualcuno con un buon livello di capacità di guida e che conosce il sentiero allora puoi usare un po’ di più.
Un po’ di più, mi raccomando.

- Respira regolare
Se stai spingendo forte in discesa, il cuore schizza in alta, i muscoli iniziano a bruciare e occorre respirare di più.
Provate a farlo immettendo ed espellendo aria dai polmoni in modo più marcato, quasi innescando l’iperventilazione.
L’ho imparato da Fabien Barel e questo aiuta i muscoli a lavorare meglio.

Bene: se avete timore dei sentieri che non conoscete, ora siete pronti per affrontarli in una maniera, speriamo, più piacevole.

Se invece già amate guidare alla cieca la Mtb allora state fremendo quanto noi dopo aver letto questo articolo…

Qui i nostri articoli dedicati alla tecnica guida

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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