Tempo di recupero del Garmin: come funziona e come viene calcolato

Nicola Checcarelli
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Come funziona il dato del tempo di recupero del Garmin che viene visualizzato al termine di ogni attività?
In base a quali parametri viene calcolato e quanto è attendibile?
E il messaggio sulla bontà del recupero che viene visualizzato dopo pochi minuti dall’inizio di ogni pedalata?

Tempo di recupero del Garmin

Se possedete un dispositivo Garmin recente, in grado di rilevare e fornire all’utente tutta una serie di misurazioni fisiologiche sullo stato di allenamento e condizione fisica, probabilmente vi sarete fatti almeno una volta una di queste domande.

I device di ultima generazione sono in grado di fornire una gran quantità di informazioni per ottimizzare i propri allenamenti, ma è necessario sapere come sfruttare al meglio tutte le funzioni a disposizione.
L'equilibrio tra carichi di lavoro e riposo è sicuramente uno dei parametri più importanti da tenere sotto controllo se si vuole crescere di condizione in modo costante e programmato (ne avevamo parlato in modo specifico nell'articolo qui sotto).

https://www.mtbcult.it/tecnica/il-recupero-ecco-perche-a-volte-conta-piu-dellallenamento/

E’ per questo motivo che abbiamo fatto due chiacchiere con Matteo Bortesi di Garmin, che ci ha spiegato tutto quello che c’è da sapere sul tempo di recupero del Garmin e su come renderlo più attendibile possibile.



SU QUALI DATI SI BASA LA MISURAZIONE
Il tempo di recupero viene calcolato tramite un algoritmo che “incrocia” tutta una serie di parametri fisiologici, da quelli sulla condizione fisica a quelli sull’allenamento svolto, tramite le metriche Training Load e Training Effect (li potete tenere sotto controllo dal menù Rapporti di Garmin Connect per desktop).
In pratica, uno stesso allenamento in termini di intensità e durata, potrà generare un tempo di recupero diverso, in base al vostro livello di condizione durante l'anno.

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Uno dei parametri fondamentali per calcolare il tempo di recupero del Garmin è la variabilità della frequenza cardiaca (HRV), rilevabile tramite tutte le moderne fasce cardio Garmin.
La rilevazione dell’HRV è già attiva di default sui dispositivi Edge, mentre deve essere attivata sugli orologi.

E’ chiaro, dunque, che per stimare il tempo di recupero è indispensabile allenarsi regolarmente con una fascia cardio, meglio se con fascia cardio e misuratore di potenza, poiché in questo modo i dati su cui basare il calcolo sono molto più numerosi.

Il tempo di recupero viene mostrato in ore e aggiornato al termine di ogni attività.
Il valore minimo è 6 ore, quello massimo 4 giorni, ovvero 96 ore.

tempo di recupero del Garmin

Attenzione, si parla di tempo di recupero, non di riposo assoluto, e questo è un equivoco in cui cadono molti utenti.
Il valore mostrato dal Garmin indica il tempo necessario per recuperare in maniera completa prima di potersi presentare nella miglior condizione possibile ad una gara o un allenamento duro, ma per recupero non si deve intendere riposo assoluto, quanto piuttosto il “famoso” recupero attivo (sgambata in agilità, camminata, attività di palestra per la parte superiore, ecc.).

In periodi di carico programmato gli atleti evoluti possono accumulare una serie di allenamenti duri senza considerare il tempo di recupero necessario, ma al termine di questi "microcicli" dovranno necessariamente effettuare dei periodi di scarico.
In questi casi, ovviamente, il tempo di recupero indicato al termine di ogni sessione sarà sempre più lungo.

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COME RENDERE IL DATO PIU’ ATTENDIBILE POSSIBILE
Con i parametri che possono essere raccolti tramite gli strumenti più recenti, Garmin è in grado di fornire un dato molto attendibile, pur con la consapevolezza che i dati non possono avere la precisione di un test medicale in laboratorio.

Per aumentare l’attendibilità è necessario tenere conto di vari aspetti.
Prima di tutto, l’algoritmo funziona correttamente solo dopo aver raccolto almeno 12 sessioni di allenamento monitorate tramite fascia cardio. La precisione sale ancora di più dopo 30 sessioni svolte in modo regolare.
E’ ovvio, dunque, che il dato fornito subito dopo l’acquisto di un nuovo strumento non può essere attendibile.

tempo di recupero del Garmin

Inoltre, è indispensabile settare e aggiornare con regolarità i propri parametri fisiologici: peso, altezza, FTP e soprattutto zone di frequenza cardiaca.

Se, in aggiunta al dispositivo utilizzato per gli allenamenti, indossate quotidianamente anche un orologio wearable con rilevazione della frequenza al polso, sarebbe molto utile sincronizzare anche questo tramite la funzione TrueUp.
In questo modo, infatti, Garmin potrà raccogliere ulteriori informazioni sull’attività svolta durante la giornata, sul livello di stress, sulla qualità del sonno.
Insomma, tutta una serie di dati in grado di rendere la misurazione ancora più precisa.

In base a quanto dichiarato da Garmin, se la registrazione di tutti questi parametri avviene in maniera corretta, il dato fornito ha uno scostamento minimo rispetto a quelli che potrebbero essere rilevati tramite test medicali.

Tempo di recupero del Garmin

UN CONSIGLIO: ATTIVATE LA FUNZIONE PERFORMANCE CONDITION
Tra le tante funzioni oggi a disposizione sui dispositivi Edge, i tecnici Garmin consigliano di attivare sulle schermate del propio strumento la visualizzazione della funzione Performance Condition.

Questa funzione, che in qualche modo è legata anche alla bontà del recupero, valuta in tempo reale la propria capacità di prestazione.

Tempo di recupero del Garmin

Durante i primi minuti di un’attività di ciclismo (in genere tra i 6 ed i 20 minuti), questa metrica analizza la potenza, la frequenza cardiaca e la HRV.
Il dato ottenuto è una valutazione in tempo reale dello scostamento dal VO2 max di riferimento del soggetto, in cui ciascun punto sulla scala rappresenta circa l’1% del VO2 max.
Il valore estrapolato può variare entro una gamma da -20 a +20 punti e, ovviamente, più alto è il numero, migliore sarà il livello della prestazione.

Tempo di recupero del Garmin

Questo dato può essere utile per gestire lo sforzo durante un allenamento intenso o una gara, ma se analizzato con regolarità può fornire altre informazioni utili come, ad esempio, se il nostro organismo è più predisposto ad allenamenti mattutini o pomeridiani.

Per maggiori informazioni: discover.garmin.com/it-IT/performance-data

Ecco qualche consiglio su come integrarsi in inverno per recuperare meglio:

https://www.mtbcult.it/tecnica/integrazione-del-biker-in-inverno/

 

Qui gli altri articoli sull'allenamento in Mtb.

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Sull'autore
Nicola Checcarelli

Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. La mia vocazione è per la bici da strada, di recente anche il gravel e infine la Mtb

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