VIDEO - Nuova RockShox Pike: più leggera e più capace

Simone Lanciotti
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La RockShox Pike è stata completamente rinnovata ed è pensata solo per il trail riding e per l’all mountain.
Nuova struttura esterna, maggiore leggerezza, nuova camera pneumatica e nuova anche l’idraulica.
Ce la spiega in breve Simon Cittati di RockShox in questo video:

Fino a 150 grammi più leggera
Dal momento che la Lyrik che è la forcella pensata per l’enduro in casa RockShox, la nuova Pike è stata ottimizzata per utilizzi meno gravosi, ma comunque impegnativi.
Il trail riding e l’all mountain sono il terreno di gioco di questa forcella e vista l’evoluzione che ha interessato queste bici le sollecitazioni sono comunque significative.

RockShox Pike

La struttura di tutta la forcella è stata ridisegnata arrivando a perdere fino a 150 gr, a seconda della versione, senza però intaccare le rigidità e la qualità della guida.
L’opera di alleggerimento ha interessato la testa e il monolite foderi+archetto della forcella, ma in realtà, come ci hanno spiegato in RockShox, tutti i componenti interni sono stati coinvolti in questo intervento di “dimagrimento”.

RockShox Pike

Gli steli sono sempre da 35 mm di diametro, misura che per RockShox è l’optimum per quanto riguarda rigidità-leggerezza, ma la battuta sarà solo Boost.
Per chi cerca invece l’opzione non Boost può rivolgersi all’attuale Pike che rimane ancora in gamma.

RockShox Pike

La nuova Pike sarà prodotta in versione 27,5” e 29” e sarà in grado di ospitare gomme fino a 2,8” di sezione nel caso della Pike 27,5” e fino a 3,0” nel caso della Pike 29”.
Per quanto riguarda il peso RockShox dichiara 1834 gr per la versione Rct3 27,5" da 140 mm.

Nuova cartuccia idraulica Charger 2
La Charger 2 ha fatto il suo debutto con la RockShox Sid lo scorso anno e sale a bordo anche della nuova Pike.
Le opzioni possibili sono le seguenti: Rct3, Rct Remote, Rc e Rc Remote.

RockShox Pike

La logica di funzionamento è del tutto analoga a quella della cartuccia Charger attuale:
- la Rct3 è dotata di 3 posizioni (Open, Pedal e Firm) e di una ulteriore regolazione possibile sulla posizione Open per le basse velocità di compressione (12 click);
- la Rct Remote è dotata di controllo remoto OneLoc che consente di impostare le modalità Open e Firm;
- la Rc è dotata di un registro per la regolazione della compressione con diverse posizioni fra Open e Firm;
- la Rc Remote, infine, gestisce tramite un comando sul manubrio le due posizioni Open e Firm.

RockShox Pike

La nuova cartuccia Charger 2 è caratterizzata da un manicotto di espansione (il cosiddetto bladder) di spessore ridotto e di forma concava per essere più reattivo e il sistema stesso è stato ridisegnato per far sì che, in posizione Firm, la forcella risulti ancora più ferma che in passato.

RockShox Pike

Inoltre, nel caso della Rct3, le differenze di setup fra le 3 posizioni sono più marcate ed evidenti, mentre nella posizione Open il flusso dell’olio è stato migliorato per rendere la forcella più efficiente.
E’ stato aggiunto inoltre il Bleeding Port per lo spurgo della cartuccia Charger 2, facilitando il lavoro a chi deve fare manutenzione.

RockShox Pike

Novità anche per il rebound il cui registro, ora, spazia su un range di regolazioni molto più ampio, migliorando l’esperienza di utilizzo ai biker meno pesanti.
Infine, la cartuccia Charger 2 è più leggera di circa 50 gr rispetto alla precedente.

RockShox Pike

Arriva il DebonAir sulle forcelle
Il DebonAir è stato accolto con grande entusiasmo da tutti gli appassionati e RockShox ha quindi deciso di dotare anche la nuova Pike (e la nuova Lyrik) della camera negativa maggiorata, ossia del DebonAir.
In questo modo la Pike diventa più sensibile alle piccole sollecitazioni, ma grazie al lavoro svolto dalla parte idraulica riesce comunque a dare il giusto grado di supporto a metà corsa che, nella fattispecie, è aumentato rispetto alla precedente serie della Pike.

RockShox Pike

Verso il fondocorsa, invece, è un po’ più lineare, ma con i token è possibile modificare questa caratteristica aumentandone la progressività.
Le opzioni di travel per la RockShox Pike di nuova generazione prevedono un massimo di 160 mm per la versione 27,5” e un massimo di 140 mm per la versione 29”.
Per chi utilizzerà la nuova Pike su Mtb a pedalata assistita RockShox ha previsto delle pressioni consigliate specifiche per questo utilizzo: lo sticker sulla gamba sinistra ora include i suggerimenti in Psi anche per le e-bike.

RockShox Pike

RockShox Pike

Le specifiche tecniche delle nuove RockShox Pike

Prezzi e disponibilità nei negozi
Al momento della presentazione, riservata a una schiera ristretta di media in tutto il mondo, RockShox ha comunicato che la RockShox Pike Rct3 e la Pike Rct Remote avranno un costo di 970-1100€, mentre la versione Rc e Rc Remote è riservata solo al primo montaggio.
La disponibilità è prevista per il mese di aprile.

RockShox Pike

Le prime impressioni di uso della RockShox Pike
Durante la presentazione avvenuta nel Sud della Francia ho avuto occasione di provare per bene la nuova RockShox Pike e le sensazioni in sella sono state subito molto positive.
La nuova Pike è pur sempre una Pike, ma ha diverse caratteristiche che le rendono ancora migliore di quella attuale.
Il test si è svolto in sella a una Commençal Meta Trail V4.2 dotata, fra l’altro, di ammortizzatore RockShox Super Deluxe Rt3, e il terreno sul quale abbiamo girato per due giorni era un costante alternarsi di salite e discese, sia su single track che su strada sterrata.

RockShox Pike
La prima impressione, grazie anche all’abbinamento di un mozzo anteriore dotato di TorqueCap e dello standard Boost, per quanto riguarda la rigidità torsionale e la precisione è stata molto positiva: è una Pike o una Lyrik?
Altra sensazione molto positiva: la forcella lavora molto bene nella parte iniziale e il comfort ringrazia, ma durante tutte le uscite, anche quando la pendenza aumentava in maniera netta, il travel a disposizione era sempre tanto.
La sensazione di galleggiamento data dalla combinazione di cartuccia Charger 2 e
DebonAir è davvero ammirevole.
Ciò che si percepisce in sella è un costante controllo del mezzo, anche quando il terreno diventa più impegnativo e compare il timore (più che altro psicologico) di aver bisogno di una bici da enduro, cioè di un travel maggiore.
Nel mio caso particolare, la bici era dotata di una Pike da 150 mm e di una corsa posteriore di 130 mm, quindi di una trail bike vera.
Dopo un po’ di prove e verifiche ho notato che la pressione suggerita da RockShox, ossia quella riportata sullo stelo sinistro, è risultata maggiore rispetto a quella di cui avevo bisogno in realtà.
Verificato il Sag manualmente ho ridotto la pressione di circa 10 Psi arrivando effettivamente a un Sag del 30% con un solo token istallato.
Le due giornate di test, però, mi hanno portato a ridurre ancora di più la pressione (altri 5 Psi) e di chiudere di 5 click il registro delle basse velocità di compressione.
Sui sentieri francesi è risultato essere il setup ideale, visto che le pendenze solo raramente diventavano particolarmente impegnative.

RockShox Pike

In conclusione…
Se 150 mm di corsa vi sembrano pochi per uscite molto impegnative (in stile enduro, per capirci) sappiate che la nuova RockShox Pike vi farà cambiare idea in pochi metri.
E’ una forcella capace di un bilanciamento ottimale fra sostegno a metà corsa (cioè ciò che serve per guidare senza sbilanciare la geometria della bici) e capacità di assorbimento degli impatti (dote altrettanto importante nell’offroad…) e questo, in soldoni, si traduce in confidenza di guida immediata.

RockShox Pike
Il tuning della cartuccia Charger 2 e l’utilizzo del DebonAir hanno reso la nuova Pike una forcella capace di alzare ancora più in alto l’asticella delle prestazioni delle forcelle da trail riding “cattivo”.

E adesso andate a scoprire i dettagli delle nuove RockShox Lyrik, Revelation e altro ancora: cliccate qui

Per informazioni Sram.com/rockshox

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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