TEST - Evoc Protector Vest Air+: più sicuri e comodi

Simone Lanciotti
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Iniziamo con una domanda: com’è pedalare con un gilet dotato di paraschiena?
A livello psicologico la sensazione è molto diversa e anche più piacevole rispetto a quella che produce l’avere addosso uno zaino con paraschiena integrato, perché nel caso dell’Evoc Protector Vest Air+ (di cui vi abbiamo parlato in questo articolo) si percepisce subito la stabilità del paraschiena e il supporto che ne deriva a livello lombare.
Chi è abituato ad utilizzare gli zaini Evoc sa di cosa parliamo: la fascia che blocca lo zaino a livello addominale permette di togliere dalla parte bassa della schiena una parte del carico, a tutto vantaggio del comfort.

La nuova colorazione del Protector Vest Air +, nero con zip giallo neon.

La nuova colorazione del Protector Vest Air +, nero con zip giallo neon.

La sensazione è quella di avere un aiuto attivo (e non solo passivo come è per tutte le protezioni) durante la pedalata con un ingombro che risulta anche piuttosto contenuto.
Il nuovo paraschiena Evoc, insomma, è uno di quegli accessori che andrebbe considerato con estrema attenzione, soprattutto per gli utenti di Mtb all mountain ed enduro.
Senza dimenticare che questo dispositivo di sicurezza è ideato anche per l’uso sugli sci o lo snowboard.

La parte interna del paraschiena. Il materiale forato è quello adibito all'assorbimento degli impatti. I fori migliorano anche la traspirazione.

La parte interna del paraschiena. Il materiale forato è quello adibito all'assorbimento degli impatti. I fori migliorano anche la traspirazione.

Com’è fatto il Protector Vest Air +?
La parte frontale è costituita da Lycra, mentre quelle laterali sono realizzate in tessuto mesh che favorisce la traspirazione. Evoc ha posizionato all’altezza delle scapole dei pad morbidi, rivestiti sempre in mesh, per distribuire meglio su questa zona del corpo la pressione del peso di un eventuale zaino, mentre sulla schiena trova posto il LiteShield Backprotector, lo stesso che viene impiegato anche sugli zaini idrici del marchio tedesco.
Questo componente è in grado di assorbire fino al 95% dell’intensità dell’impatto garantendo al biker una protezione davvero notevole per la spina dorsale.
La lunghezza del backprotector, inoltre, è tale da consentire una protezione anche per la zona del coccige.

La cintura addominale mantiene in modo perfetto la posizione e non risulta mai troppo stretta o aderente durante l'uso.

La cintura addominale mantiene in modo perfetto la posizione e non risulta mai troppo stretta o aderente durante l'uso.

Parlando di un protettore che si indossa (a tutti gli effetti è un gilet), la parte rigida che troviamo sulla schiena non impedisce i movimenti di torsione (non è infatti in grado di proteggere in caso torsioni eccessive del busto) e di piegamento in avanti (entro i limiti caratteristici dell’uso in Mtb) e risulta subito ben ferma.
Ma appena si fissa la cintura addominale si sente subito il beneficio del sostegno che questo gilet paraschiena dà al biker.

Sopra le scapole Evoc ha previsto dei pad alleviare la pressione derivante da un eventuale zaino.

Sopra le scapole Evoc ha previsto dei pad semirigidi alleviare la pressione derivante da un eventuale zaino.

Durante l’uso
La cintura non crea problemi alla respirazione e il backprotector a nostro avviso risulta anche più traspirante di uno zaino dotato di protezione integrata sulla schiena.
Il materiale adibito ad assorbire l’urto, infatti, è traforato proprio per consentire l’evacuazione del calore prodotto dal corpo.
La cintura può essere regolata in altezza tramite e prima dell’acquisto occorre scegliere la taglia giusta (dalla S alla XL) dell’Protector Vest Air + per assicurarsi che questo accessorio copra davvero tutta la schiena.

Un piccolo dettaglio come la protezione sulla zip contro lo sfregamento con la pelle è di grande pregio.

Un piccolo dettaglio come la protezione sulla zip contro lo sfregamento con la pelle è di grande pregio.

L’utilizzo di questo gilet richiede di adeguare l’abbigliamento, specie d’inverno. Va considerato a tutti gli effetti anche come un capo di vestiario tecnico, al pari di una maglia e la prova è stata condotta utilizzando una maglia intima sotto e una giacca termica antivento sopra.
La parte frontale in Lycra permette la ventilazione caratteristica di questo materiale e una sudorazione abbondante non crea problemi, dato che il Protector Vest Air + è lavabile in lavatrice e trattato con Polygiene (ossia con i sali di argento) che permettono al gilet di essere utilizzato più volte prima di essere lavato (anche in lavatrice) senza che emani cattivi odori.

Una vista del lato esterno posteriore. Il materiale che riveste il Liteshield Back Protector è un mesh per facilitare la ventilazione.

Una vista del lato esterno posteriore. Il materiale che riveste il Liteshield Back Protector è un mesh per facilitare la ventilazione.

Il comfort della calzata, comunque, è di alto livello e, anche se il peso non è proprio contenuto (742 gr rilevati per la taglia L), indossare questo gilet è un piacere: sapere di avere indosso un dispositivo di sicurezza così importante per la schiena fa passare in secondo piano il peso.

La cintura in vita può essere regolata in altezza.

La cintura in vita può essere regolata in altezza.

Per chi è il Protector Vest Air +?
A nostro avviso un paraschiena del genere andrebbe considerato da tutti coloro che praticano l’enduro e l’all mountain, a prescindere dalle competizioni e dagli obblighi imposti dai regolamenti.
La sicurezza passiva in Mtb è un aspetto da considerare con molto cura, soprattutto al crescere delle velocità in discesa e del livello di difficoltà di alcuni sentieri.
E’ giusto curare al massimo la propria Mtb, ma non dimentichiamo che in sella c’è sempre un essere umano e che le protezioni andrebbero indossate sempre.
Il costo di questo accessorio Evoc non ha certo un prezzo contenuto, 199€, ma la qualità e la praticità sono quelle a cui il marchio tedesco ci ha abituato da qualche stagione.

Per informazioni Evocsports.com oppure 4guimp.it

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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