TEST - Guanti 100% iTrack: sensibilità ai massimi livelli

Simone Lanciotti
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100% è un marchio che si sta affacciando sempre più nel mondo della Mtb.
La loro provenienza non è molto lontana dal nostro mondo, il quanto il brand di San Diego, California, viene dal motocross.
Prima è entrata con le maschere e, di recente, con i guanti.
La gamma è composta da due modelli, i Ridefit e gli iTrack, e abbiamo avuto modo di provare proprio questi ultimi, i più leggeri con solo 42 grammi di peso per il paio.

A utilizzare i guanti iTrack è anche Nicolas Vouilloz.

A utilizzare i guanti iTrack è anche Nicolas Vouilloz.

La costruzione è molto semplice e minimale, ma anche molto efficace.
Questo video ne mostra rapidamente le caratteristiche:

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Palmo non imbottito
Ecco una prima caratteristica molto importante da citare per un guanto: il palmo non presenta imbottiture di alcun tipo perché lo scopo degli iTrack è dare al biker il massimo feeling possibile con il manubrio e con la guida.
Il comfort passa in secondo piano, perché parliamo di un guanto pensato per guidare.

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Inserti antiscivolo
Una parte del palmo e le dita indice e medio hanno un rivestimento antiscivolo ben realizzato che riporta le grafiche del marchio. Le dita che hanno a che fare con la leva del freno possono contare su una presa migliore.

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Ventilazione curata
L’iTrack è un guanto sì minimale, ma ben congegnato anche sul fronte della ventilazione. I materiali utilizzati, come il Polymesh sul dorso della mano e una pelle sintetica sul dorso, più le feritoie di ventilazione fanno sì che la mano abbia sempre un comfort di buon livello.

Si chiama Polymesh il materiale nero utilizzato per realizzare le dita del guanto.

Si chiama Polymesh il materiale nero utilizzato per realizzare le dita del guanto.

Inoltre, il materiale Trek-Dry utilizzato sui lati delle dita consente una più veloce evacuazione del sudore e la massima mobilità per le dita.
In termini di resistenza alle abrasioni, l’iTrack ha una dotazione molto ridotta e può contare su un inserto di 3 mm all’interno del pollici per evitare le vesciche.
E’ molto utile soprattutto se si utilizzano manopole con labbro laterale, tipo quelle utilizzate in ambito motocross.

L'etichetta 100% è utile per sfilarsi il guanto.

L'etichetta 100% è utile per sfilarsi il guanto.

Le finiture
Su questo fronte qui va detto che 100% ha fatto un buon lavoro. Pur essendo un marchio senza una consolidata esperienza nella produzione di guanti, 100% può andare fiero di mostrare il proprio marchio sugli iTrack.
Soprattutto se si considera il prezzo al pubblico, 29,50€.

L'inserto bianco sul pollice serve a preservare la mano dalle vesciche. E' di chiara derivazione motocross...

L'inserto bianco sul pollice serve a preservare la mano dalle vesciche. E' di chiara derivazione motocross...

Le impressioni
L’iTrack è un guanto leggero, minimalista e che non nasconde la sua estrazione motocrossistica. E’ pensato per avere il massimo feeling con il manubrio e quindi le imbottiture sono del tutto assenti.
Se cercate una protezione per le mani, ma non volete perdere nemmeno una delle informazioni che trasmette la ruota anteriore, allora questi guanti fanno per voi.
A nostro avviso questi guanti sono da consigliare a chi pratica discipline come il moderno Xc, l’all mountain e l’enduro. L’assenza totale di protezioni li rende idonei anche alla Dh, ma solo per chi ha una guida raffinata e molto sensibile, tanto da permettergli di indossare guanti molto sottili e leggeri.
Gli iTrack non hanno regolazioni, si infilano e la mano si trova a suo agio grazie alla qualità e all’elasticità dei materiali.
Come tutti i guanti, indossarli con le mani umide di sudore o bagnate può risultare difficoltoso, ma va anche detto che una volta indossati ci si scorda di averli.
Se la mano è abbastanza calda possono essere utilizzati anche con gli schermi touch-screen perché sono sottili, ma comunque resistenti.
Durante il nostro test li abbiamo sottoposti a circa 4 lavaggi e tutte le scritte stampigliate e gli inserti antiscivolo hanno resistito bene.
La qualità c’è.

Per informazioni ride100percent.com oppure 4guimp.it

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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