LA THUILE - «E’ dura».
«E’ magnifica».
«E’ proprio dura».
«Mai vista una cosa del genere prima in Italia».
«Percorsi magnifici».
E ci fermiamo qui, per ora, con l’elencarvi le parole di chi oggi a La Thuile ha “assaggiato” per la prima volta i sentieri enduro di questo angolo di Val d’Aosta.
Sono 460 i partenti, da tutto il mondo, entrati in pochi istanti in sintonia con le Speciali del posto.
Un po’ meno con il freddo, ma l’adrenalina, in parte, ha ridotto il disagio.
La Superkappa è già nei pensieri (o negli incubi) di molti.
E’ la Speciale più lunga, quella che domani segnerà fortemente la classifica.
Poi ci sono la 2, la 3…
La Thuile è appena entrata nel mondo dell’enduro e sembra proprio destinata a rimanerci a lungo.
L'esperienza con il mondo alpino di LaThuile parte proprio dallo sci. Qui l'organizzazione non scherza affatto.
Siamo sul tratto di percorso in comune con le Speciali 3, 5 e 6. Si guida a vista.
Fa freddo, vero Cedric Gracia?
Florian Nicolai e il team Urge Rocky Mountain Rally sono all'opera su uno dei tratti più tecnici della Speciale 3, 5 e 6.
Isabeau Courdurier
Isabeau Courdurier in azione.
Tocca a Denny Lupato e Andrea Pirazzoli (ma chiamatelo Fagiano altrimenti non si gira...). Alex Lupato è il grande assente di giornata: è impegnato alla Megavalanche dell'Alpe d'Huez dove il meteo non è tanto migliore che a LaThuile.
Siamo a 2250 metri di quota. C'è vento, nebbia e fa freddo. La risalita verso la partenza della Ps1 (la Superkappa) è ancora più difficile.
La nebbia rende difficile individuare le traiettorie, ma la parte alta del percorso permette tante opzioni. Ognuno può fare la sua linea.
Lo schiaffo dell'acqua gelata quando fa già molto freddo... ve lo lasciamo immaginare.
Si risale a spinta per riprovare una piccola porzione di percorso.
Foratura. Capita, qui le rocce sono piuttosto aguzze.
La soluzione migliore è lasciare scorrere la bici. I francesi sono specialisti in questo.
Se non si ha la giusta confidenza... meglio scendere a piedi.
René Wildhaber salta tutto. Si fa prima.
Prati, montagne e un uomo piccolo con la Mtb.
Se hai dubbi, guarda come fanno gli altri.
C'è chi prova a pedalarsela tutta. Complimenti.
Scenari come questi non te li scordi facilmente. LaThuile ha appena iniziato a richiamare i biker.
Tracy Moseley è la più osservata.
Montagna vera, c'è poco da dire. Non è tollerata l'improvvisazione...
...capito ragazzi? 🙂
Si torna giù. LaThuile attende per il briefing tecnico.
Enrico Guala, il volto italiano dell'enduro, spiega il regolamento e fornisce consigli in italiano, in inglese e in francese.
La giornata di oggi è stata cruciale per tutti i rider. Ecco come il team francese Urge Rocky Mountain Rally Team l'ha vissuta. Domani sarà una "giornata da tregenda"...
Domani sarà proprio una bella gara...
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.
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