Rebecca Rusch, l'Italy Divide e quel caffè miracoloso...

Simone Lanciotti
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RIVA DEL GARDA - Rebecca Rusch, nota anche come Queen of Pain, è una di quelle biker che fareste bene a non sfidare mai anche se lei non si definisce un’agonista a tutti gli effetti, ma piuttosto un atleta che vuole spingersi sempre oltre i propri limiti.

rebecca rusch

Il tracciato dell'Italy Divide 2016

E al Bike Festival di quest’anno ha dato l’ennesima prova a se stessa di essere capace di farlo, partecipando all’Italy Divide, una sfida no-stop da Roma a Riva del Garda, percorrendo circa 850 Km su strade di ogni tipo, dall’asfalto allo sterrato, dormendo poche ore al giorno e resistendo all’istinto di fermarsi e mollare tutto.

rebecca rusch

Rebecca Rusch e la sua Niner Air 9 Rdo

Rebecca non nasconde che durante la sua avventura abbia più voluto pensato di abbandonare la sfida, ma è sempre riuscita a ritrovare la determinazione.
E’ arrivata addirittura a chiamare suo marito al telefono per quanto era stanca e sfiduciata.
A Riva è arrivata con le dita delle mani intorpidite.
L’Italy Divide è stata la sfida più impegnativa alla quale abbia partecipato, nettamente più dura della Leadville Trail 100 o delle varie prove su bici gravel nelle quali ha corso.
Solitamente Rebecca è molto concentrata sulla sua prova in bici, ma in questa occasione si è trovata a fare i conti con gli errori dovuti alla scarsa lucidità (come errori di percorso che le sono costate dietro-front molto faticosi), dolori mai provati prima e quel persistente desiderio di fermarsi e dormire.
E una sera, alla fine ha ceduto, in preda al freddo e alla stanchezza.
Erano circa le due di notte, in un posto non meglio precisato.
Si avvicina a una casa con le luci ancora accese.
Guarda dentro, vede un divano, bussa piano alla porta (come a dire: per favore, non rispondete), entra e vi si sdraia, senza togliere nemmeno il casco.
Rebecca ha dormito profondamente, ma solo per due ore, poi l’animale che è in lei si è svegliato e le ha imposto di rimettersi in marcia.
A quel punto è apparsa una donna, probabilmente la padrona di casa, e Rebecca ha iniziato a scusarsi spiegandole (o meglio, cercando di spiegarle) che stava per ripartire.
La donna, però, avendo notato la sua stanchezza, sorride e risponde: «Ti va un caffè?»
Rebecca Rusch è rimasta talmente colpita da mettersi subito a cercare sul traduttore del suo smartphone come dire “You’re my angel” in italiano.
«Sei il mio angelo!»
Poi è ripartita ed è arrivata Riva del Garda in sella a una Niner Air 9 Rdo appositamente preparata per questo evento.

rebecca rusch

Rebecca spiega la sua bici


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Rebecca ha compiuto la sua impresa, la più dura di sempre, in sella a una hardtail (che normalmente avrebbe pesato meno 10 Kg) dal peso di circa 20 Kg.
La Italy Divide è uno degli eventi più importanti di tipo Uba (cioè Unsupported Bicycle Adventure) che avviene sul nostro territorio con oltre 15000 metri di dislivello positivo (ne abbiamo parlato qui).
Il Tuscany Trail (che ha fatto il suo esordio nel 2014) ha dato il “la” e ha richiamato appassionati da tutto il mondo.

La bici di Rebecca Rusch
La Niner Air 9 Rdo è stata presentata per la prima volta al pubblico proprio in occasione del Bike Festival, ma quella di Rebecca Rusch è molto particolare.
Iniziamo dall’equipaggiamento per l’Italy Divide.
Sul manubrio troviamo delle prolunghe da triathlon o da time trial (cioè le gare a cronometro), l’immancabile Gps, due faretti a Led e le manopole Ergon con tanto di bar end integrati.

rebecca rusch

rebecca rusch
Dovendo stare tante ore in sella ogni accorgimento che migliori il comfort può fare la differenza.
Sul tubo superiore Rebecca ha istallato un borsello che contiene cibo e integratori, facilmente raggiungibili stando in sella (foto sotto).

rebecca rusch
Nella borsa inserita nel triangolo principale ci sono i pezzi di ricambio, faretto da mettere sul casco, una mantellina e tutto il necessario per le riparazioni di emergenza.
Quello che è bene che non si bagni è infilato in bustine di nylon.

rebecca rusch

rebecca rusch

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Sulla borsa posteriore, fissata sul reggisella, Rebecca Rusch tiene l’abbigliamento di scorta, una coperta di emergenza poco altro.
La bici così arriva a pesare intorno ai 18 Kg.

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Per quanto riguarda l’equipaggiamento standard, invece, Rebecca Rusch ha utilizzato per la prima volta lo Sram XX1 Eagle con corona da 34 denti, ruote Sram Rise 60 in carbonio, freni Sram Guide Ultimate e forcella RockShox Rs-1.
Le gomme sono Maxxis con battistrada ottimizzato per la scorrevolezza.

rebecca rusch
Rebecca ha deciso di utilizzare una hardtail per avere modo di montare con più facilità le borse sul telaio.
Mentre racconta la sua avventura, conclusa solo un paio di giorni prima, sembra che l’Italia le sia piaciuta moltissimo e che l’Italy Divide sia stato un classico tour eno-gastronomico per turisti per quanto rilassata e risposata sembra.
Davanti a persone come Rebecca si può solo che rimanere ammutoliti…

Qui la pagina Facebook ufficiale di Rebecca Rusch e questo il suo sito web

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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