

RIVA DEL GARDA - FSA ha appena lanciato la nuova gamma di componenti Gradient di cui vi abbiamo parlato in questo articolo ed era ovviamente esposta al Bike Festival.
Il lavoro di affinamento e sviluppo è stato davvero significativo, tanto che, mentre entravo nei dettagli con Umberto Corti di FSA, mi ha colpito l'impegno profuso sui due manubri Gradient, sia quello che in lega leggera sia quello in fibra di carbonio.
Entrambi sono proposti con due valori di rise differenti: 20 oppure 30 mm per il modello in fibra e 25 oppure 40 mm per quello in lega leggera.
C'è poi il discorso diametro...

Manubrio da 35 o 31,8 mm di diametro?
Comparso circa 10 anni fa, il diametro di 35 mm può essere definito oggi lo standard per i manubri di tutte le Mtb.
I vantaggi?
Un tubo di diametro maggiore permette di ridurre gli spessori e tenere il peso sotto controllo, migliorando l'assorbimento verticale delle sollecitazioni.
Cioè, subentra la cosiddetta compliance verticale che viene amplificata da una larghezza pronunciata del manubrio (fino ad 800 mm).
In linea di principio è così e questo è un beneficio al quale ormai siamo tutti più o meno abituati.
Ma non è per tutti così e, soprattutto, non tutti i manubri rispondono alla medesima maniera in caso di sollecitazioni verticali molto intense.
Non solo.
Il comportamento della fibra di carbonio è ben diverso da quello della lega leggera.
Non è solo un fatto di leggerezza, ma anche di risposta elastica ad una data sollecitazione.

Lo studio di FSA
Poi entra in ballo la forma del manubrio, la cui sezione è tubolare solo nella zona dell'attacco manubrio (foto in basso) e alle estremità per ospitare le manopole.
Cruciali sono la forma e gli spessori del manubrio nella zona in cui il manubrio si piega verso l'alto, cioè dove c'è il cosiddetto rise.
In questo caso cioè che vediamo dall'esterno è una curvatura più o meno pronunciata del manubrio verso l'alto, mentre all'interno lo spessore del manubrio cambia.

A guardare bene, però, anche la sezione del manubrio non è più circolare, ma assume una forma atta a favorire la flessibilità verticale del manubrio stesso.
E, attenzione, questa flessibilità deve essere ben ponderata per garantire un determinato feeling con la guida.

Quindi, niente di più complicato... soprattutto sul modello in lega leggera, per il quale FSA utilizza una barra a triplo spessore sagomata con grande perizia.
Da fuori è difficile notare tutte queste raffinatezze.
Nella foto in basso, infatti, mostro il punto in cui la sezione del manubrio Gradient in lega d'alluminio subisce uno "schiacciamento", non visibile ad occhio ma solo al tatto, che favorisce la flessibilità verticale dello stesso.

Quindi, quale diametro scegliere?
La misura di 35 mm è ancora la soluzione più consigliabile ad un'ampia fascia di utenti, anche molto esperti, sebbene ci sia sempre un fattore soggettivo.
Il diametro 35 mm permette, molto spesso, maggiore tolleranza alle sollecitazioni verticali, risultando quindi più facile e comodo nella guida, oltre ad avere un'estetica più vicina alle dimensioni massicce dei tubi delle moderne e-Mtb.

Il manubrio da 31,8 mm, però, in alcuni casi, non è da meno e, addirittura, arriva ad essere preferito a quello di diametro maggiore per la sua risposta più secca e diretta, capace di restituire un feeling più diretto con la guida (ad esempio nella Dh).
De gustibus, quindi.
Ed ecco perché FSA ha previsto il doppio diametro, 35 e 31,8 mm, sui nuovi manubri Gradient, suscitando la mia curiosità allo stand qui a Riva del Garda.
La ragione della doppia opzione risiede proprio nella differente risposta che alcuni biker ricercano dal manubrio.
Un fattore in più da considerare per personalizzare il comportamento della proprio Mtb o e-Mtb.
Per informazioni www.fullspeedahead.com
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.
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