Sram X01, immagini e specifiche ufficiali

Simone Lanciotti
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CHATEL - Finalmente siamo riusciti a vedere dal vivo uno dei gruppi più attesi della stagione 2014, ossia lo Sram X01. Le immagini che abbiamo mostrato in questo articolo parlano chiaro: l'XX1 a breve avrà un fratello "minore". Cerchiamo di capire quali saranno le differenze principali, componente per componente.

Pedivella in lega
Rispetto all'XX1 la pedivella dovrebbe essere solo in lega leggera, con struttura cava e compatibile con un bashguard. Il giro bulloni è da 94 mm e saranno disponibili corone dal 30 (anziché dal 28 come sull'XX1) al 38. Il movimento centrale sarà Gxp (quindi Bsa con calotte esterne) oppure BB92 (ossia di tipo PressFit). Peserà 800 grammi (con il movimento centrale) e avrà due colorazioni.

La linea senza il deragliatore è nettamente più pulita. La leggerezza ne guadagna e se si sceglie la corona giusta i sistemi 1x11 sono più versatili di quanto si creda.

La linea senza il deragliatore è nettamente più pulita. La leggerezza ne guadagna e se si sceglie la corona giusta i sistemi 1x11 sono più versatili di quanto si creda.

Ci sarà la possibilità di montare anche un bashguard.

Ci sarà la possibilità di montare anche un bashguard.

Cambio X-Horizon
Ha la stessa forma e tecnologia dell'XX1. Avrà la gabbia sia in lega che in carbonio e al pari di tutto il gruppo due opzioni cromatiche.
Il peso è di 220 grammi, adotta le pulegge a 12 denti X-Sync e la tecnologia Type2 di Sram.

cambio

Stesso meccanismo di funzionamento dell'XX1, ossia parallelogramma che si sposta solo sul piano orizzontale per minimizzare le oscillazioni della catena.

Stesso meccanismo di funzionamento dell'XX1, ossia parallelogramma che si sposta solo sul piano orizzontale per minimizzare le oscillazioni della catena.

Cassetta, sempre 10-42
Si chiama Xg1195 e ha la stessa scala pignoni di quella dell'XX1 e la sua stessa tecnica costruttiva. La finitura esterna dei pignoni è studiata per durare a lungo. Pesa 275 grammi, ossia 15 grammi in più di quella XX1.
Stesso discorso per la catena, dotata della finitura Hard Chrome per allungarne la resistenza all'usura.

Stessa finitura esterna del fratello maggiore e compatibile con la cassetta Sram Xd.

Stessa finitura esterna del fratello maggiore e compatibile con la cassetta Sram Xd.

La scala dei pignoni va dal 10 al 42.

La scala dei pignoni va dal 10 al 42.

Comandi cambio con cover in lega
Rispetto a quelli dell'XX1 cambia solo il materiale della cover presente sui comandi. Sull'X01 sarà in lega leggera anziché in carbonio. Il Trigger X01 inoltre mantiene la compatibilità MatchMakerX e pesa poco più del comando XX1. Stesso discorso per la manopola rotante Twister che si propone in due lunghezze differenti, come sull'XX1.

Il comando Trigger ha la compatibilità MatchMakerX.

Il comando Trigger ha la compatibilità MatchMakerX.

L'altra versione cromatica del comando Trigger X01

L'altra versione cromatica del comando Trigger X01

Ed infine il comando a manopola rotante Twister shifter.

Ed infine il comando a manopola rotante Twister shifter.

A chi si rivolge?
Considerando che lo Sram X0 è il gruppo di maggiore polivalenza della casa di Chicago, è da aspettarsi che questo gruppo erediti la medesima caratteristica. Al pari dell'XX1, quindi, è un oggetto molto appetibile per chi gareggia nell'Xc, per chi fa Marathon (se si studia bene la dimensione della corona), per l'all mountain e l'enduro. Quindi, per una vasta schiera di utenti.
La domanda che ci si pone e alla quale Sram non ha ancora risposto è se esisterà una versione da Dh dell'X01, come quella vista sulla bici di alcuni rider in Coppa del mondo in Val di Sole, con la gabbia più corta.

Ecco una possibile versione dell'XX1 o dell'X01 per la Dh. E' montato sulla bici di Troy Brosnan.

Ecco una possibile versione dell'XX1 o dell'X01 per la Dh. E' montato sulla bici di Troy Brosnan.

Prezzo finale?
Sram non lo ha ancora dichiarato, ma ha annunciato che sarà sul livello dello Shimano Deore Xt, quindi molto competitivo. Non vediamo l'ora di provarlo e raccontarvi come va. E l'attesa non dovrebbe essere troppo lunga…

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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