Il prototipo FOX e l'utilità dell'archetto rovesciato

Daniele Concordia
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Il prototipo FOX e l'utilità dell'archetto rovesciato

Daniele Concordia
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Un prototipo FOX con archetto rovesciato?
Proprio così, da qualche mese circolano negli States delle forcelle da Xc con queste caratteristiche, che ovviamente stanno stuzzicando la curiosità di tutti noi appassionati.

utilità dell'archetto rovesciato
Andrew L'Esperance (Maxxis Factory Racing) è stato uno dei primi ad utilizzare il prototipo FOX con steli rovesciati



I primi atleti ad utilizzare il prototipo FOX con archetto rovesciato in gara sono stati Andrew L'Esperance (Maxxis Factory Racing) e Bradyn Lange (Scott USA) e le foto delle loro bici, seppur non molto dettagliate, sono rimbalzate su molte testate giornalistiche di settore.

Nel post qui sotto, sulla sinistra Bradyn Lange e sulla destra Andrew L'Esperance, entrambi con la nuova forcella:

Poco dopo ha iniziato ad utilizzare il prototipo FOX con steli rovesciati anche Haley Smith, compagna di Andrew L'Esperance, che corre anche lei con il Maxxis Factory Racing.

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Haley Smith, altra atleta/tester di FOX. In questa immagine si vede bene la scritta RAD (Race Application Development), che FOX utilizza sui prodotti in stato prototipale.

Di seguito cerchiamo di capire meglio le caratteristiche tecniche e proviamo a capire i motivi che potrebbero aver spinto FOX verso la costruzione con archetto rovesciato.

32 O 34?

A primo impatto, gli steli sembrerebbero da 32 mm, mentre l'escursione potrebbe essere maggiore di 100 mm, forse 110 mm?
Se così fosse, FOX seguirebbe le orme di RockShox, che ha lasciato in gamma la SID SL, fornendo anche l'opzione 110 mm.

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Bradyn Lange (a sinistra) è colui che ha mostrati di più il prototipo FOX sui social. Da questa immagine si capisce che la nuova forcella è più stretta rispetto alla RockShox SID, come la 32 attuale.

Gli steli del prototipo FOX visto in gara sono neri, come quelli delle forcelle Performance Series, ma in questo caso potrebbe trattarsi di una scelta provvisoria, fatta anche per dare meno nell'occhio.

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A COSA SERVE L'ARCHETTO ROVESCIATO?

Questa soluzione tecnica non è una novità del settore sospensioni, Manitou la utilizza da sempre (anche nel Gravity) e anche DT Swiss l'ha utilizzata sulle proprie forcelle da Xc fino a pochi anni fa.

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La Manitou R7 Pro 2023, ovvero il modello top di gamma per Xc e Marathon
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Una "vecchia" DT Swiss con archetto rovesciato. Ora, l'azienda svizzera è passata al design più tradizionale, ma ha utilizzato questa tecnologia per anni e la forcella in questione era montata anche sulle bici di Nino Schurter.

L'obiettivo dell'archetto posizionato dietro alla forcella è irrigidire la struttura e migliorare quindi la precisione, senza aumentare il peso della forcella.
I benefici maggiori dell'archetto rovesciato si dovrebbero avere in frenata, situazione in cui la forza impressa dalle pastiglie sul disco genera una torsione che viene scaricata sull'archetto. La resistenza alla deformazione di un archetto rovesciato è maggior di quella di un archetto anteriore e questo permette alla forcella di "sbacchettare" meno, ottimizzando la precisione di guida.

Un altro vantaggio, meno importante ma comunque utile, è la capacità dell'archetto posteriore di proteggere maggiormente dagli schizzi di fango sollevati dalla ruota anteriore.
Per ultimo, il passaggio del cavo anteriore in alcuni casi potrebbe essere più lineare e sicuro.

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Per maggiori approfondimenti sull'utilità dell'archetto rovesciato, guardatevi questo video di Manitou:

Quindi, l'idea dell'archetto rovesciato non è da scartare e, anche se esteticamente può piacere oppure no, ha ancora ragione di esistere.

UN ARCHETTO PARTICOLARE...

Sul prototipo FOX utilizzato dai riders canadesi compare un archetto rovesciato molto particolare.
La sua forma non è lineare come quella delle forcelle Manitou, ad esempio, ma è più largo, ondulato e sottile, con delle zone scavate appositamente per limare il peso.
Per capire cosa intendiamo, guardate la foto qui sotto:

utilità dell'archetto rovesciato

Guardandolo viene da pensare alla volontà di ampliare il più possibile la superficie sulla quale scaricare le forze generate in frenata e in discesa, senza però aumentare troppo il materiale.
Ma cosa succede in caso di fango abbondante?
Questa domanda è lecita, visto che a primo impatto la gomma sembra passare davvero vicina all'archetto...
Per ora non sappiamo rispondervi, ma d'altronde i test in gara e in allenamento servono anche a individuare ed eventualmente risolvere questo genere di problemi.

CARTUCCIA FIT4, OPPURE...

Viene da pensare alla cartuccia: la Fit4 di FOX va benone, ma è stata presentata tanti anni fa e non sarebbe assurdo pensare ad una evoluzione.
Tuttavia, sulle bici degli atleti/tester compare una cartuccia Grip, ovvero la più semplice ed economica di casa FOX, che probabilmente è stata montata in modo provvisorio con l'obiettivo di provare principalmente la nuova struttura della forcella.

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Lo screenshot di un video Instagram di Haley Smith. Quello di colore blu è il meccanismo della cartuccia FOX Grip.

Che cartuccia avranno le forcelle definitive?
Ad oggi è ancora un mistero, non resta che aspettare...

utilità dell'archetto rovesciato

Insomma, la nuova forcella FOX con archetto rovesciato non è ancora stata presentata e in realtà non sappiamo nemmeno se e quando sarà in commercio, ma l'interesse tra gli appassionati è già tanto.
Nelle prossime settimane/mesi cercheremo di capire qualcosa in più sulla questione, in attesa di scoprire meglio tutti i dettagli tecnici.

Qui sotto, le ultime novità FOX sul settore ammortizzatori:

Qui sotto, il test dell'ultima FOX 34 Step Cast:

Qui gli altri articoli e test sulle sospensioni FOX.

Per altre informazioni sui prodotti FOX visitate il sito RideFox.com

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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