VIDEO - Cedric Gracia e un paio di trucchi da downhiller...

Simone Lanciotti
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Cedric Gracia vive a Vallnord, nel Principato di Andorra, e in occasione della tappa di Coppa del mondo Dh (qui il report della gara maschile e qui quello della prova femminile) sulle piste che lui conosce molto bene ha deciso di spendere un po’ di tempo nel Santa Cruz Syndicate per fare delle domande molto interessanti.
La questione più dibattuta era il meteo e la sua imprevedibilità durante lo scorso weekend.
Le strategie dei rider del Syndicate erano molteplici: rinunciare a un buon tempo nelle qualifiche per partire subito era una possibilità per gareggiare su una pista poco solcata e poco deteriorata in caso di pioggia.
E poi cosa fare in caso di pioggia poco prima del via?
Cambiare le gomme oppure scendere comunque con le gomme da asciutto?
Cedric Gracia ha posto queste domande a Steve Peat, svelando un paio di trucchi da downhiller veri.
Guardate il video e poi dopo leggetevi i concetti salienti menzionati da Cedric:

Doppio equipaggiamento pronto
“Sua Maestà” Peat è stato molto chiaro: in caso di meteo imprevedibile devi essere pronto a tutto e a cambiare setup in pochi istanti.
Addirittura si fa un track walk apposta, per individuare le traiettorie migliori in caso di pioggia e di terreno scivoloso.
Poi i meccanici allestiscono una coppia di ruota con gomme da fango e una coppia con gomme da asciutto.
Anche la maschera è cruciale: una per la pioggia e una per l’asciutto, pronte entrambe a essere utilizzate in caso di necessità.
Cedric Gracia, giustamente, ha detto che “puoi avere le migliori gomme da fango, ma se non vedi nulla sei fottuto”.
Per dirla tutta…

trucchi da downhiller

Più grip sulle mani
E Peat svela anche un altro dettaglio: in caso di fango è facile cadere e quindi sporcarsi le mani e perdere il grip con il manubrio.
Quando l’inglese correva, ad esempio, legava delle fascette intorno alle manopole in modo da avere sempre presa sul manubrio.
E a Vallnord i rider del Syndicate, in caso, fosse stato molto fangoso avrebbero corso con le ruote da 26”.
Altro che 29 o 27,5”…

trucchi da downhiller

Percorso veloce? Bici più lunga
Un altro dettaglio cruciale: su un percorso veloce come quello di Vallnord è diventato importante avere un telaio più grande.
E infatti la bici di Loris Vergier a Vallnord era allestita a partire da uno dei telai di Luca Shaw, che è una taglia più grande.
Perché questo?
Perché su un tracciato che non prevede curve strette e rallentamenti continui, avere una bici più stabile (cioè con un interasse più lungo) migliora la confidenza di guida e permette di andare più veloce.
Inoltre, dato che il percorso è molto veloce, Greg Minnar ha tolto gli spacer sotto l’attacco manubrio in modo da abbassarlo e favorire l’aerodinamica.
Il percorso di Vallnord, infatti, essendo poco ripido non richiede al biker di avere una posizione in sella molto rialzata.

Niente grasso, solo olio
Ancora un dettaglio molto interessante.
Per favorire la scorrevolezza in Coppa del mondo si utilizza olio nei mozzi al posto del grasso.
E’ una tattica utilizzata anche nell’Xc.

trucchi da downhiller

Prima si inietta l'olio nei cuscinetti e poi...

trucchi da downhiller

...si infila l'avvitatore elettrico nel mozzo e lo si fa girare a manetta

E per assicurarsi che l’olio si diffonda bene all’interno dei cuscinetti si usa un avvitatore elettrico per far girare vorticosamente il mozzo e ottenere questo risultato.

Svuota la mente e vai...
Le tattiche e le strategie prima della gara sono cruciali al pari dei dettagli tecnici sulla bici.
E’ fondamentale, prima di una gara, avere in testa solo la gara.
Cedric Gracia ci ha fatto vedere l’area relax dei tre del Santa Cruz Syndicate, il posto è possibile scaldare i muscoli delle braccia e del busto e prepararsi per bene al via.
Dopo di che, lasciate fare il resto a piloti e meccanici.

Grazie Cedric per questo video… ?

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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