SHORT TEST - Foxy Carbon: ben più di 140 mm di travel

Simone Lanciotti
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ALICANTE (Spagna) - Adesso si passa all’azione.
Per far sì che ci si potesse fare un’idea realistica delle potenzialità di questa bici, lo staff di Mondraker ha portato tutti i giornalisti invitati in cima a una montagna nei pressi di Alicante e ha poi detto loro: «Adesso pensate solo a guidare…».
Quale invito migliore avendo una Foxy Carbon fra le mani?

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Il disegno della zona di sterzo è uno degli aspetti tecnici ed estetici più caratteristici della Foxy Carbon.

Il disegno della zona di sterzo è uno degli aspetti tecnici ed estetici più caratteristici della Foxy Carbon.

Forward Geometry: impatto positivo
L’attacco da 30 mm di lunghezza cambia un po’ le carte in tavola. Secondo alcuni la vera Forward Geometry è con attacco manubrio da 10 mm, cioè di lunghezza super ridotta.
Con quello da 30 l’assetto è meno estremo e certamente più facile rispetto a quello da 10, come abbiamo avuto modo di verificare durante il primo test della Dune Xr.

La Forward Geometry, specie con un attacco da 30 mm, ci ha convinto davvero. E non è un caso che oggi molti altri produttori stiano adottando soluzioni molto vicine a questa.

La Forward Geometry, specie con un attacco da 30 mm, ci ha convinto davvero. E non è un caso che oggi molti altri produttori stiano adottando soluzioni molto vicine a questa.

La posizione in sella, una volta regolata altezza, precarico e un altro paio di cose, è davvero molto convincente, perché permette al corpo di avere una posizione più centrale, soprattutto in discesa e quando ci si alza sui pedali.
Insomma, il primo cambiamento lo si avverte proprio appena si sale in sella.
E anche spingendo sui pedali si nota che la bici ha un comportamento diverso. Più istintivo.

La confidenza con la guida è immediata. La Forward Geometry impone di guidare con un maggiore carico sulla ruota anteriore e se ne avvantaggiano il feeling e la sicurezza in sella.

La confidenza con la guida è immediata. La Forward Geometry impone di guidare con un maggiore carico sulla ruota anteriore e se ne avvantaggiano il feeling e la sicurezza in sella.

Sembra di avere più travel…
I 140 mm dichiarati sembrano essere molti di più. Il merito è senza dubbio del tuning azzeccato per l’ammortizzatore e della sospensione Zero stessa che non nasconde le sue origini Dh.

Ecco il cuore della sospensione Zero della Foxy Carbon. Da notare che il fodero alto del carro prosegue idealmente nel tubo superiore. E' un dettaglio non casuale.

Ecco il cuore della sospensione Zero della Foxy Carbon. Da notare che il fodero alto del carro prosegue idealmente nel tubo superiore. E' un dettaglio non casuale.

La Foxy Carbon nasce come trailbike, ma l’adozione di una forcella da 160 mm non è affatto una mossa blasfema.
Nonostante una differenza di 20 mm di escursione fra i due assali, questa bici mostra un equilibrio di rara efficacia.
Durante il breve test effettuato la Foxy Carbon ha dimostrato sempre una precisione di guida degna di un mezzo di classe superiore.

Definirla trail bike, quindi, è davvero riduttivo, perché con il giusto equipaggiamento questa bici può avvicinarsi molto all’enduro. Anche se questo rimarrà sempre il terreno di caccia per la Dune Xr, magari un giorno in fibra di carbonio…
Pur avendo percorso solo pochi Km in sella a questa bici, le sensazioni sono molto positive: la nuova Foxy Carbon è una bici che non ci si aspetta di trovare fra le fila di Mondraker.

In salita si arrampica bene. L'unico requisito necessario è avere le gambe per spingere usi pedali. Tutto il resto sono chiacchiere...

In salita si arrampica bene. L'unico requisito necessario è avere le gambe per spingere usi pedali. Tutto il resto sono chiacchiere...

E’ leggera, veloce, efficace (sia in discesa che in salita, grazie al controllo remoto di entrambe le sospensioni) e mette subito a proprio agio.
Se hai qualche grillo per la testa ti mette in condizione di esprimerti al meglio e non ti delude. La sospensione posteriore merita di essere considerata fra le migliori sulla piazza.
Le linee del telaio, poi, spiccano per la loro originalità.
La Foxy Carbon è una bici che può diventare, all’istante, un oggetto del desiderio.
Complimenti a Mondraker.

La forcella Fox 34 Float in versione 2015. Esteticamente non cambia nulla.

La forcella Fox 34 Float in versione 2015. Esteticamente non cambia nulla.

Il test delle nuovo sospensioni Fox
Esteticamente non cambia nulla, perché la nuova Fox 34 Float nasconde al suo interno le migliorie dichiarate da Fox (come abbiamo scritto qui).
Il primo impatto è nettamente migliore: la forcella è fluida e scorre inizialmente con estrema morbidezza. La sensibilità è molto migliorata e con essa il piacere di guida.

Difficile arrivare a fondo corsa. Come vedete in questa foto, l'O-ring di gomma sullo stelo è ancora lontano dal vero e proprio fondocorsa. La taratura dell'idraulica merita qualche attenzione in più.

Difficile arrivare a fondo corsa. Come vedete in questa foto, l'O-ring di gomma sullo stelo è ancora lontano dal vero e proprio fondocorsa. La taratura dell'idraulica merita qualche attenzione in più.

Noi abbiamo provata una Foxy Carbon RR, quella con una forcella da 140, e abbiamo notato che il supporto dell’idraulica è ben avvertibile dalla seconda metà di travel in poi, ma non crea sempre grandi benefici.
Ad esempio in frenata, soprattutto quando si tratta di assorbire una sequenza ravvicinata di impatti, è capitato molto spesso di sentire una certa pigrizia nell’idraulica, come se la Fox “murasse” e non fosse più capace di lavorare come avrebbe dovuto.
Il tuning della forcella, ci ha risposto Fox, è ancora provvisorio e, comunque, personalizzabile (a patto di saperlo fare).

Stile da vendere: Mondraker con la Foxy Carbon ha compiuto un deciso passo in avanti, per qualità e prestazioni.

Stile da vendere: Mondraker con la Foxy Carbon ha compiuto un deciso passo in avanti, per qualità e prestazioni.

Insomma, la Foxy Carbon porta con sé un gran numero di novità.
E sono tutte molto piacevoli.
Dal canto nostro speriamo di avere presto la possibilità di usarla più a lungo per raccontarvi con la dovuta precisione come va questa bici.
Le prime pedalate ci hanno impressionato davvero.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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