TEST - Garmin Edge 1000: tranquillo, è tutto sotto controllo

Simone Lanciotti
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Lo puoi chiamare Gps, certo, ma il Garmin Edge 1000 è davvero molto di più.
E’ costruito pensando al monitoraggio delle prestazioni e all’interazione fra ciclista (sia esso biker che stradista) e la strada.
Più che un Gps, quindi, è una vera centrale di controllo attraverso la quale avere un riscontro numerico di cosa stiamo facendo in sella.
Le sue caratteristiche tecniche sono state elencate qui e in questo articolo punterò l’attenzione su come si usa questo dispositivo.

Il contenuto della confezione nella versione Bundle (579€). Foto Dcrainmaker.com

Il contenuto della confezione nella versione Bundle (579€).
Foto Dcrainmaker.com

Le prime impressioni
Conoscendo tutte le capacità del Garmin Edge 1000, utilizzarlo solo per registrare la traccia Gps della propria uscita mi è sembrato decisamente riduttivo.
Questo dispositivo sa fare molto di più e per averne la conferma non ho dovuto attendere molto.
Ad esempio, l’abbinamento con la fascia cardio (fornita come optional oppure di serie nella versione Edge 1000 Bundle) è immediata.
L’abbinamento con i sensori di velocità o di cadenza è rapidissima.
Basta entrare nelle impostazioni dell’Edge 1000, selezionare Sensori (di categoria Ant+) ed entrare nella schermata Aggiungi sensore.
Di questa rapidità me ne sono accorto anche durante il test della Specialized Turbo Levo Fsr.

Il Garmin Edge 1000 montato sulla Specialized Turbo Levo Fsr.

Il Garmin Edge 1000 montato sulla Specialized Turbo Levo Fsr.

In quella circostanza Specialized aveva fornito tutte le bici di uno specifico Garmin Edge Touring. Io, per il semplice piacere di registrare le tracce sempre sullo stesso dispositivo, ho chiesto di utilizzare l’Edge 1000.
In meno di un 1 minuto era pronto all’uso e mostrava informazioni come la potenza espressa dal motore, lo stato di carica della batteria e altri dettagli ancora.

Round Trip Routing: che cos'è?
Una delle caratteristiche che contraddistinguono l'Edge 1000 è il Round Trip Routing, ovvero la funzione di creazione di 3 itinerari di chilometraggio massimo predefinito dall'utente a partire da una data località (a scelta dell'utente).

Le tre opzioni di itinerario proposte dal Round Trip Routing. Basta cliccare su ognuna di esse per...

Le tre opzioni di itinerario proposte dal Round Trip Routing. Basta cliccare su ognuna di esse per...

...la planimetria del percorso suggerito. E' possibile ingrandire la schermata (tasti + e -) oppure spostarsi sulla mappa (icona mano).

...visualizzare la planimetria del percorso suggerito. E' possibile ingrandire la schermata (tasti + e -) oppure spostarsi sulla mappa (icona mano). La planimetria mostra anche i segmenti presenti sul percorso.

E' possibile infatti chiedere all'Edge 1000 di proporre 3 itinerari con dislivello altimetrico differente e di farsi guidare durante la pedalata.
Basta premere il pulsante di avvio e al resto pensa lui.

La schermata che indica la direzione da prendere al bivio successivo. In alto a sinistra è indicata la distanza approssimativa dalla svolta, mentre in basso è visualizzata la distanza esatta.

Nella foto, la schermata che indica la direzione da prendere al bivio successivo. In alto a sinistra è indicata la distanza approssimativa dalla svolta, mentre in basso è visualizzata la distanza esatta.

Quando siamo in prossimità di un bivio l'Edge 1000 ci segnala la svolta da prendere con un ampio anticipo, indicandoci anche i metri mancanti al bivio.
La stessa funzione è disponibile anche nel caso in cui abbiamo caricato sull'unità Garmin un percorso da noi creato (tramite ad esempio Garmin Connect).
Il Round Trip Routing, quindi, è utile quando si vuole lasciare all'Edge 1000 il compito di suggerirci dove pedalare.

Super connesso con il mondo esterno
Fra le doti del Garmin Edge 1000 spiccano le sue capacità di connettività con il mondo social e internet in generale.
Ovvero è possibile far sì che la propria prestazione venga visualizzata in tempo reale da altri utenti (funzione Live Track), utilizzando l’App Garmin Connect Mobile e sfruttando il traffico dati del proprio smartphone (iOs e Android).
E’ una funzione che l’Edge 1000 ha ereditato dall’Edge 810 (qui il test) e che vale la pena guardare in funzione in questo video:

Il Garmin Edge 1000, a questa funzione, ha aggiunto i Segmenti, ovvero:

Gli utenti Strava conoscono bene questa caratteristica, mentre per gli utenti Garmin Connect si tratta di una novità di recente acquisizione.
Ebbene, per facilitare la vita agli utenti, Garmin ha deciso di adottare la funzione Segmenti di Strava (leggete qui cosa sono) e in questo modo è possibile caricare la traccia della propria uscita sia su Strava che su Garmin Connect (se si è fatto l’abbinamento dei due account).

L'icona Strava (di colore arancio) è comparsa sul menu principale dell'Edge 1000 e permette di accedere ai segmenti.

L'icona Strava (di colore arancio) è comparsa sul menu principale dell'Edge 1000 e permette di accedere ai segmenti attivati.

Il Garmin Edge 1000 riporta ora l’icona di Strava in corrispondenza della funzione Segmenti sulla schermata principale. Volendo è possibile attivarla e in tal caso, durante l’uscita, l’Edge 1000 vi avverte dell’imminente inizio di un nuovo segmento.

La lista dei segmenti attivati disponibili in una data località. Cliccando su ognuno di essi l'Edge 1000 vi guida fino all'inizio di ognuno di essi.

La lista dei segmenti attivati disponibili in una data località. Cliccando su ognuno di essi l'Edge 1000 vi guida fino all'inizio di ognuno di essi.

La schermata dell'Edge 1000 durante la pedalata su un segmento noto. In alto al centro è riportato il proprio record personale oppure il KOM, in basso a sinistra la distanza mancante alla fine del segmento e a destra il ritardo rispetto al record indicato in alto. E' possibile uscire da questa schermata cliccando sull'icona rossa, ma il tempo sul segmento viene comunque registrato.

La schermata dell'Edge 1000 durante la pedalata su un segmento noto. In alto al centro è riportato il proprio record personale oppure il KOM, in basso a sinistra la distanza mancante alla fine del segmento e a destra il ritardo rispetto al record indicato in alto. E' possibile uscire da questa schermata cliccando sull'icona rossa, ma il tempo sul segmento viene comunque registrato.

E’ possibile accettare la sfida, visualizzare il Kom (cioè il tempo record di questo segmento) o il Personal Record (se ne avete uno), i km restanti alla fine del segmento e il distacco in secondi dal miglior tempo di riferimento.
Oppure ancora è possibile rifiutare questa sfida e continuare la propria pedalata.

Un vero centro notifiche
L’abbinamento fra il Garmin Edge 1000 e lo smartphone, però, porta anche ad altro.
Garmin ha previsto la funzione di notifica delle chiamate e degli Sms in arrivo sullo schermo dell’Edge 1000: in questo modo, se lo smartphone e il Garmin sono abbinati via Bluetooth e tramite l’applicazione Garmin Connect Mobile, le chiamate e gli Sms in arrivo vengono notificati sullo schermo dell’Edge 1000, come anche le chiamate perse.

Quando arriva una chiamata sullo smartphone, se l'Edge 1000 è abbinato, è possibile ricevere un beep di notifica e un messaggio sullo schermo.

Quando arriva una chiamata sullo smartphone, se l'Edge 1000 è abbinato, è possibile ricevere un beep di notifica e un messaggio sullo schermo.

Nel caso di chiamata senza risposta o di un nuovo messaggio arrivato, il display del Garmin Edge 1000 mostra l'icona del fumetto in alto...

Nel caso di chiamata senza risposta o di un nuovo messaggio arrivato, il display del Garmin Edge 1000 mostra l'icona del fumetto in alto...

...e tiene la notifica nella schermata delle connessioni.

...e tiene la notifica nella schermata delle connessioni.

Per visualizzarle, basta entrare nella schermata delle connessioni dell’Edge 1000 e per farlo è sufficiente far scorrere un dito dal margine superiore dello schermo verso il basso. Ovvero una gesture molto simile a quella di tanti smartphone.
Questa azione risulta agevole anche in sella.
Ho trovato molto utile la possibilità di vedere sullo schermo il nome di chi mi chiama o di chi mi scrive (visualizzando anche il testo del messaggio) senza dover estrarre il telefono dalla tasca e questa operazione, sia su strada che sul sentiero, espone sempre il ciclista a un certo rischio di caduta.

Sui sentieri (anche remoti)
La mappa dei sentieri precaricata nel Garmin Edge 1000 mi ha sorpreso. E’ successo in varie occasioni di non aver la perfetta cognizione di quale sentiero imboccare. Sarà a destra o a sinistra? Sarà questo o sarà quello?
Ebbene lo schermo dell’Edge 1000 mi ha fugato i dubbi.

Sono sul sentiero 651: ecco la conferma che cercavo.

Sono sul sentiero 651: ecco la conferma che cercavo.

E’ vero che è sempre bene consultare una mappa cartografica prima di avventurarsi, ma devo dire che la mappa dei sentieri precaricata nel dispositivo è stata più che sufficiente per capire quale direzione prendere.
Oppure per avere la conferma di aver scelto la direzione giusta.
E posso dire che pedalando in solitaria su un sentiero che non si è mai affrontato prima, lontano da casa e lontano anche da un centro abitato, è un discreto conforto psicologico.
Prima di uscire di casa, però, verificate che la rete dei vostri sentieri sia presente nel database del Garmin Edge 1000.

Una volta a casa
Il Garmin Edge 1000 può essere connesso al mondo (cioè a internet) in due modi: o direttamente via wi-fi oppure collegando al Pc tramite cavo Usb (che serve poi anche per la ricarica della batteria).
Tramite l’applicazione Garmin Express è possibile configurare l’Edge 1000 per dialogare con il proprio account Garmin Connect e Strava.
Ovvero, appena si accende il wi-fi, l’upload dell’ultima traccia registrata può iniziare in automatico oppure manualmente.

Uno sportellino in gomma assicura una protezione contro gli spruzzi d'acqua alla connessione micro Usb dell'Edge 1000.

Uno sportellino in gomma assicura una protezione contro gli spruzzi d'acqua alla connessione micro Usb dell'Edge 1000.

Dopo aver eseguito l’upload della traccia (richiede 10-30 secondi a seconda della velocità di connessione), l’Edge 1000 si scarica anche gli aggiornamenti relativi ai segmenti e al firmware (qualora ci fossero).
E il gioco è fatto.
In questo modo la propria uscita viene archiviata insieme alle altre ed è possibile visualizzarla sul proprio profilo Garmin Connect e/o Strava.

La durata della batteria
Il Garmin Edge 1000 ha dimensioni non proprio trascurabili e questo lo rende, anche visivamente, molto vicino all’idea di computer da bici, ma in senso moderno del termine.
Per tale ragione Garmin ha dotato questo dispositivo di batterie al litio interne capaci di soddisfare le necessità energetiche dell’hardware.
In realtà, abbinando la fascia cardio la durata della batteria cala in modo evidente: diciamo che è possibile comunque completare un’uscita anche di 8 ore, al termine della quale però occorre ricaricare il dispositivo.
Ho notato che quando inizia a segnalare un 20% di carica residua in realtà c’è autonomia ancora per un’ora abbondante (senza alcuna periferica abbinata). In generale, quindi, con un 40% di batteria si riesce a portare a termine un’uscita di 2 ore e mezza-3 ore.

La precisione dei dati
Beh, non dimentichiamo che il Garmin Edge 1000 è prima di tutto uno strumento Gps dotato anche di altimetro barometrico.
Le indicazioni che fornisce sono state, ad eccezione di pochi isolati casi, sempre molto precise e affidabili.

Il Garmin Edge 1000 è dotato di due pulsanti reali sulla parte frontale...

Il Garmin Edge 1000 è dotato di due pulsanti reali sulla parte frontale...

...e di un altro sulla parte laterale che funziona da interruttore.

...e di un altro sulla parte laterale che funziona da interruttore.

Ad esempio, il grafico altimetrico non ha mai riportato sbalzi di quota brutali confermando che l’Edge 1000, grazie al know-how Garmin e alla compatibilità con i satelliti Glonass, ha raggiunto un livello di precisione davvero notevole.
E questo avviene anche in condizioni proibitive, come ad esempio in un vallata stretta e profonda.
Se vi serve uno strumento che vi segua ovunque, questo potrebbe fare al caso vostro.

I dispositivi Garmin da abbinare
E qui entriamo in un piccolo universo parallelo.
Il Garmin Edge 1000 è stato pensato per fungere da centrale di controllo per un gran numero di accessori.
L’abbinamento tramite il protocollo Ant+ è immediato e molto preciso e di rado capita che si perda la connessione.
All’Edge 1000 è possibile abbinare il misuratore di potenza Vector di Garmin (solo con pedali da strada), sensore di velocità, sensore di cadenza, cardiofrequenzimetro, fanale, luce e radar Garmin Varia, un telecomando specifico e le action camera Garmin Virb.
Insomma, le dimensioni non trascurabili dell’Edge 1000 hanno più di un perché…

Sul manubrio della Mtb
Appunto, le dimensioni contano.
Se sul manubrio di una bici da strada e piuttosto facile accomodarlo (e in varie posizioni), sul manubrio di una Mtb le cose si complicano.
E’ possibile montare l’Edge 1000 sull’attacco manubrio solo se questo ha una lunghezza di almeno 90-100 mm, altrimenti interferisce con la viteria dell’attacco.

La piastrina di attacco rapido si fissa sul manubrio con due elastici molto tenaci forniti nella confezione d'acquisto.

La piastrina di attacco rapido si fissa sul manubrio con due elastici molto tenaci forniti nella confezione d'acquisto.

L’alternativa, se si vuole tenere l’Edge 1000 sotto gli occhi, è montare l’attacco diretto per il manubrio da fissare con gli elastici in dotazione.
Tranquilli, l’Edge 1000 da lì non scappa via, nemmeno nelle discese più tormentate, ma ha un ingombro non proprio trascurabile in senso longitudinale (guardate la foto in basso).

L'orientamento verticale non convince del tutto quando il Garmin Edge 1000 è collocato sul manubrio di una Mtb.

L'orientamento verticale non convince del tutto quando il Garmin Edge 1000 è collocato sul manubrio di una Mtb.

Garmin però ha pensato a una soluzione: ruotare lo schermo di 90°, ovvero dargli un orientamento orizzontale.

L'orientamento orizzontale è molto utile in combinazione con il manubrio della Mtb perché limita la sporgenza dell'Edge 1000, salvaguardandolo di più in caso di caduta.

L'orientamento orizzontale è molto utile in combinazione con il manubrio della Mtb perché limita la sporgenza dell'Edge 1000, salvaguardandolo di più in caso di caduta.

_DSC1197

In questo modo l’Edge 1000 riesce con più facilità a essere posizionato sul manubrio di una Mtb e, soprattutto, a sporgere molto meno.
Quindi, in Mtb vi consiglio questa soluzione.

Per chi è il Garmin Edge 1000?
Tante funzioni servono davvero a tutti? La risposta, ovviamente, è no.
L’Edge 1000, infatti, si rivolge a un pubblico agonista e molto attento al monitoraggio preciso delle prestazioni tramite i tanti accessori Garmin e non.
Le possibilità di connessione che l’Edge 1000 porta in dote sono notevoli e gli assicurano di rimanere al passo con i tempi per un lungo periodo di tempo.
Se non siete agonisti, vi consiglio di considerare l’Edge 1000 Explore (di cui vi abbiamo parlato qui) oppure, se il vostro budget è più contenuto, l’Edge 520 o i nuovi Edge 25 e 20.
Ebbene sì, l’Edge 1000 ha un prezzo di listino che parte da 499€, quindi una cifra non proprio alla portata di tutti.

La parte posteriore del Garmin Edge 1000.

La parte posteriore del Garmin Edge 1000.

I segni di usura a fine test purtroppo non mancano...

I segni di usura a fine test purtroppo non mancano...

Cosa non ha convinto?
L’Edge 1000 non è esente da piccole pecche, perlopiù di natura software.
Come abbiamo avuto modo di riscontrare anche durante il test del Garmin Vivosmart, la connettività Bluetooth non è proprio velocissima, almeno alla prima connessione. Sembra che il sistema non funzioni proprio, ma dopo una serie di “accendi e riavvia” dell’Edge 1000, finalmente la connessione con lo smartphone (iPhone 5s) funziona.
Da quel punto in poi è quasi sempre veloce.

I sentieri nuovi non sono sempre sconosciuti all'Edge 1000.

I sentieri nuovi non sono sempre sconosciuti all'Edge 1000.

Il blocco dello schermo (attivabile tenendo premuto il pulsante di accensione) non sempre è efficace. Ovvero, anche una volta disattivata è capitato che rimanesse attiva. Ho risolto con un po’ di pazienza, ma non ho riavviato il dispositivo.
Il touchscreen sembra molto sensibile sulle prime, ma dopo questo test direi invece che Garmin lo ha tarato in modo ottimale per un uso in bici, ovvero quando lo sterrato e l’asfalto rendono il contatto sullo schermo più difficoltoso.
Per quanto riguarda, invece, la staffa fornita da Garmin questa non si presta realmente bene su Mtb con attacchi manubrio corti (intendo sotto i 55 mm) o con manubri da 35 mm di diametro. Non a caso ho dovuto utilizzare la piastrina di supporto per fissare l’Edge 1000 direttamente sul manubrio.
Sulla bici da strada (anzi, da gravel), invece, mi sono trovato bene con la staffa Barfly perché non fa arretrare troppo l’Edge 1000.

In conclusione…
All’Edge 810 l’Edge 1000 aggiunge una maggiore velocità del processore, una maggiore stabilità del software (non si è davvero mai inceppato), funzioni di connettività (compreso il wi-fi), compatibilità Glonass, schermo da 3” (invece di 2,6”) e un prezzo non molto differente.
Al momento del nostro test l’Edge 810 costava 449€, mentre oggi il prezzo di listino (dopo l’arrivo dell’Edge 1000) è sceso a 379€, ma la differenza di prezzo racchiude un vero e proprio cambio generazionale.

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Il Garmin Edge 1000 è una vera e propria centrale di raccolta e gestione dei dati e può aiutarvi in tante occasioni, a patto però di sapere cosa l’Edge 1000 è in grado di fare per voi.
Altrimenti, ci sono soluzioni decisamente più abbordabili anche in casa Garmin.

Qui trovate tutte le novità 2016 di Garmin.

Per informazioni e per l'acquisto online Garmin.com/it



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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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