Coppa del mondo Dh Leogang: Aaron Gwin imbattibile

Redazione MtbCult
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La Coppa del mondo Dh a Leogang è lo scenario ideale per Aaron Gwin sul cui percorso è già stato protagonista in diverse occasioni.
Ricordate la sua run vittoriosa senza catena nel 2015?
Quest’anno è stato il più veloce nelle qualifiche, pur non avendo una Mtb con ruote da 29 pollici, ma per le sue qualità di guida, soprattutto nella sezione del percorso con salti in sequenza che richiede, per fare la differenza, di atterrare nel punto esatto per guadagnare velocità.
Fra i protagonisti della gara non avremo Loic Bruni che è caduto questa mattina durante le prove e ha rimediato una brutta ferita alla gamba ed è probabile che dovrà operarsi.

Iniziamo con la cronaca.
Philip Atwill ha il miglior tempo.
Tocca a Dean Lucas che riesce a migliorare tutti gli intertempi in sella a una Intense 29”.
Al 4º intertempo ha 1”007 di vantaggio e chiude con -0”241 su Atwill.
La discussione su 27,5” e 29” continua.
Claudio Caluori è convinto del vantaggio che le 29” ti danno a patto di avere la giusta confidenza con la frenata: è cruciale con le 29” riuscire a frenare un po’ prima rispetto a quanto si fa con le 27,5”.
Anche George Brannigan ha un prototipo Commençal 29”, ma la sua run non è altrettanto veloce quanto quella di Lucas e accumula subito ritardi di circa un secondo per chiudere in 3ª posizione a +0”247.
Jure Zabjek on course: lo sloveno affronta la parte alta con i salti in maniera impeccabile, senza nemmeno una pedalata.
Segna i migliori intertempi con una Trek Session con ruote da 27,5”.
La parte finale del percorso però è quella più fisica e impegnativa e chiude con un vantaggio di 0”467.
Il dibattito sul diametro delle ruote continua.
Tocca a Brook MacDonald, la cui guida aggressiva non gli permette di guadagnare ai primi intertempi e il suo ritardo al 4º intertempo è di 0”370 e chiude in 2ª posizione con un ritardo di 0”107.
I distacchi sono ristrettissimi e questo dà un’idea della velocità del percorso.
Tocca a Mark Wallace: la parte alta con i salti non è impeccabile per via della rottura della catena.
Al 3º intertempo ha un ritardo di 0”474, ma al 4º intertempo passa incredibilmente in vantaggio di 0”612, anche senza catena.
Chiude in 15ª posizione per via dell’impossibilità di pedalare dove serviva di rilanciare.
Neko Mulally on course: la sua posizione in sella è molto schiacciata per essere più veloce, ma il 3º intertempo è impietoso: +3”248.
Difficile recuperare un simile ritardo su un percorso così veloce e con distacchi così stretti nella parte alta della classifica.
Finisce al 13º posto provvisorio.
La discesa di Marcelo Gutierrez purtroppo non riesce a modificare la classifica: al 3º intertempo ha un ritardo di 1”408, nonostante una run molto pulita e precisa.
Finisce in 14ª posizione.

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Jack Moir gareggia con il prototipo Intense M16 29er (foto sotto), ma commette un errore in curva (foto sopra).

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Continua la sua discesa e al 3º intertempo è a +0”623.
Continua a spingere e a cercare di rimediare all’errore fatto nella parte alta.
E ci riesce, passando in testa nel 4º intertempo con -0”357
Finisce 1º con 3’14”058, nonostante la caduta.
Il talento dell’australiano e, forse, anche le ruote da 29” gli hanno permesso una simile rimonta.
E’ la volta di Connor Fearon che al 2º intertempo segna un -0”368 e continua a guadagnare cercando di restare il più composto e raccolto nei salti.
Il 4º intertempo è meno positivo, +0”617, ma chiude in 2ª posizione a +0”058
I distacchi sono sempre più risicati e non rimane che vedere come andranno le cose con i più forti.

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Connor Fearon - Foto Bartek Wolinski/Red Bull Content Pool

Un’altra 29” sul percorso di Leogang.
E’ quella di Luca Shaw.
Miglior primo e secondo intertempo: -0”681 e al 3º fa ancora meglio: -1”540
La sua run è estremamente fluida.
4º intertempo: -1”735
Esce dalle curve senza dover pedalare e nella parte tecnica è un vantaggio enorme.
Luca Shaw è primo con oltre un secondo di vantaggio su Moir.
Anche Danny Hart con una 29”.
Perde la catena anche lui (al primo salto, subito dopo il via) e al 2º intertempo ha un vantaggio di 0”350.

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Danny Hart - Foto Bartek Wolinski/Red Bull Content Pool

Perde, però, il vantaggio al 3º intertempo: +2”150 e la sua gara è compromessa.
Finisce in 4ª posizione.
E’ Bernard Kerr in gara ora.
E’ velocissimo nella parte tecnica prima dei salti e guadagno subito un vantaggio di -1”422.
Rimane schiacciato sul manubrio nell’affrontare i salti, ma perde qualcosa al 3º intertempo, -0”520
Al 4º intertempo è ancora in vantaggio e riesce a chiudere in prima posizione con 0”785 di vantaggio su Shaw.

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Bernard Kerr - Foto Bartek Wolinski/Red Bull Content Pool

Mancano 6 rider.
Il prossimo è Laurie Greenland, 21 anni di Bristol.
Velocissimo nella parte prima dei salti.
Piccolo vantaggio per l’inglese al 2º intertempo: -0”048
La sua run è velocissima, ma al 3º intertempo perde il vantaggio, ma di pochissimo.
Il distacco è sempre più tirato.
Laurie Greenland finisce in 2ª posizione con +0”163.
Arriva la discesa di Mick Hannah, ma l’australiano non è veloce abbastanza e i suoi tempi sono più alti di Shaw, ma al 3º intertempo le cose iniziano a cambiare con +0”067
Hannah recupera, ma al 4º intertempo segna +0”352 e chiude in 4ª posizione a +0”942, forse con una foratura al posteriore.
Un’altra 29” in gara ed è quella di Loris Vergier.
Velocissimo al 2º intertempo: -1”145
Atterraggi perfetti e fluidi, che lo portano ancora più in alto: -1”851.
Poi continua nella parte tecnica: -2“532.
Il francese ha fatto una run perfetta che chiude in testa con un vantaggio di 2”918
Un distacco simile, oggi, sembrava impossibile, almeno fino alla discesa di Loris Vergier.

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Loris Vergier - Foto Bartek Wolinski/Red Bull Content Pool

Troy Brosnan al via.
L’australiano perde 1”428 al 2º intertempo e peggiora ancora al 3º: 2”182
Nel bosco continua a spingere con decisione, ma la sua run non è ancora all’altezza di quella di Vergier.
Chiude comunque con un 2º posto provvisorio a 1”850 da Vergier, ovvero con una rimonta nel finale di tutto rispetto.

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Troy Brosnan - Foto Bartek Wolinski/Red Bull Content Pool

Greg Minnaar al cancellato di partenza con la maglia di leader di classifica Uci.
La gara di Vergier è stata incredibile e ora Minnaar deve fare di meglio.
Veloce, ma non velocissimo nella parta alta: +1”003 al 2º intertempo
La parte dei salti viene affrontata bene, ma ha 1”455 di ritardo sul tempo di Vergier.
Guadagna qualcosa al 4º intertempo: +1”089 e finisce al 2º posto.

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Greg Minnaar - Foto Bartek Wolinski/Red Bull Content Pool

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Durante la discesa Greg Minnaar sembrava aver problemi alla leva del freno sinistra


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Vergier ora attende la discesa di Aaron Gwin, ovvero Mr Leogang.
E’ molto veloce nella parta alta: +0”026 di ritardo su Vergier.
Deve essere perfetto per battere il francese.
3º intertempo: -0”564
Passa in vantaggio a una velocità pazzesca.
Rischia qualcosa nel bosco, ma continua a migliorare: -1”473
La run di Gwin è incredibile e chiude al primo posto con un vantaggio di 1”435.

Coppa del mondo Leogang

Aaron Gwin - Foto Bartek Wolinski/Red Bull Content Pool

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Aaron Gwin - Foto Bartek Wolinski/Red Bull Content Pool

L’americano ha vinto la sua 17ª gara in carriera.
Di seguito la classifica dei primi 20 e qui la classifica completa.

Coppa del mondo Leogang

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Troy Brosnan, Loris Vergier, Aaron Gwin, Greg Minnaar, Bernard Kerr sul podio di Leogang - Foto Bartek Wolinski/Red Bull Content Pool

In basso i video highlight della gara di Leogang:

Qui la ricognizione del percorso di Leogang di Claudio Caluori in sella a una Scott Gambler 29" insieme a Marcelo Gutierrez.

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