Traccia Italia: il percorso "social" che unisce il Paese in Mtb

Giuseppe Scordo
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Un Camino de Santiago in Italia. Una grande via aperta a tutti. Il Paese unito, segmento per segmento, in un unico percorso a disposizione della comunità di biker e costruito dai biker stessi. Tutto questo è Traccia Italia, progetto tanto stimolante quanto ambizioso ideato nello scorso maggio da alcuni componenti di Osteria Bike, un gruppo di appassionati che opera nel bolognese.

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«Vogliamo creare una grande traccia che possa costituire lo scheletro delle escursioni in Mtb nel nostro Paese – spiega Andrea Querzola, uno degli ideatori di Traccia Italia – Siamo ancora alla fase primitiva e serviranno diversi mesi affinché questo progetto possa decollare. Stiamo lavorando in maniera incessante sul sito Internet. Quando saremo online, tutti potranno contribuire a questa straordinaria opera».

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Traccia Italia ha già disegnato due lunghe fasce che percorrono lo stivale su cui si dovrà costruire la traccia: una a ridosso della costa adriatica e l’altra sulla sponda tirrenica. Ma ci sono anche le linee di raccordo sugli Appennini.

«La nostra intenzione – continua Querzola – è quella di tenere il percorso vicino alle coste in modo che possa snodarsi sulle colline adiacenti e non risulti troppo duro. Traccia Italia deve essere accessibile a tutti. Poi è inevitabile che nelle zone di collegamento tra i due versanti dello stivale ci sarà da fare i conti con più montagne».

La meta è quasi raggiunta: l'inizio della discesa per Fiumata è ormai prossima.

Traccia Italia sarà la sommatoria dell’impegno che ogni biker vorrà dedicare al progetto. Un progetto al 100% social. «Ogni utente potrà caricare e condividere la propria traccia Gps che rientri all’interno di una delle fasce – spiega – Inizialmente saranno prese in considerazione tutte le tracce che riceveremo. E’ logico che alcune di queste si sovrapporranno in una stessa zona e col tempo si dovranno scegliere quelle più apprezzate. Ogni traccia sarà di 50-100 km. E pezzo dopo pezzo, costruiremo il tracciato definitivo dell’Italia in Mtb. Secondo le nostre stime, bisognerà coprire 12-13 mila chilometri. Sia chiaro: verrà fuori solo uno scheletro, poi ognuno è libero di prendere le diramazioni che vuole. L’importante è creare quell’unica figura di riferimento che per il momento non c’è e su cui molti biker, quando vanno in vacanza, vorrebbero contare».

Sì, prima di tutto viene il divertimento.

Il passo successivo alla realizzazione della traccia sarà quello della segnaletica da apporre sui sentieri: «Un’operazione che non possiamo fare da soli. Per questo abbiamo chiesto la collaborazione alle amministrazioni comunali. Alcune di queste sembrano interessate e ci hanno chiesto dei colloqui. L’obiettivo è tenere i costi molto bassi».

La condivisione e il coinvolgimento di diversi soggetti è la cartina di tornasole con cui Traccia Italia saprà se vincerà la propria scommessa. Anche se ragionando a bocce ferme tutti hanno da trarre dei vantaggi. Come, per esempio, gli agriturismi, le locande, i B&B, e le aziende agricole interessate dalla traccia che verrà: dalle soste per mangiare alla degustazione di prodotti tipici, fino al pernotto e all’attrezzatura per la ricarica delle e-bike. E’ il turismo il vero protagonista di questa interessante iniziativa che andrà monitorata nei prossimi mesi durante la sua evoluzione.

Per informazioni consulta la pagina Facebook di Traccia Italia

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