EWS Finale Ligure - Justin Leov e un 3° posto da difendere

Redazione MtbCult
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E' andato più volte vicino al successo, Justin Leov, in questo Enduro World Series. Il rider di Trek ha dimostrato una grande capacità di adattamento ai materiali e ai vari percorsi. E grazie alla costanza dei risultati merita il 3° posto nella generale del mondiale alle spalle di Graves e Oton. Ecco il suo diario del round di Finale Ligure, che ha chiuso in settima posizione.
GS

Tutte le foto di queste articolo sono di Jeremie Reuiller.

Cambio di programma
Prima di Finale Ligure ero 3° nella classifica generale EWS. Il mio obiettivo era difendere questa posizione e tentare di vincere l'ultima manche del 2014.
La principale novità sul fronte del materiale è stata l'adozione di ruote 650b, lasciando le 29" che avevo utilizzato fino allora in tutte le altre tappe. Una scelta dettata dai percorsi molto tecnici di Finale Ligure. Dovevo, quindi, abituarmi a delle nuove sensazioni.

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Ricognizioni
Sono arrivato a Finale 10 giorni prima della competizione, in modo da poter digerire completamente la differenza di fuso orario tra Nuova Zelanda e Europa.
Prima della gara erano previsti due giorni per le ricognizioni. Ogni speciale era accessibile in auto. Una cosa che sinceramente non approvo, perché in genere preferisco pedalare sui trasferimenti anche durante i giri di ricognizione. Ma per essere competitivi, inutile nascondere che in questo caso bisognava concatenare i run di ricognizione e le risalite in auto, come tutti gli altri.

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Day 1
Sabato, giorno della corsa, il sole splendeva e le temperature si annunciavano estive. Sulla strada verso la partenza mi sentivo bene e pronto alle sfide che mi attendevano. La prima Speciale, però, l'ho corsa con troppa foga, commettendo qualche errore. All'arrivo le mie sensazioni si erano ridimensionate.

La seconda PS mi è piaciuta: aveva salite corte ma complesse e dei passaggi molto tecnici, in particolare uno in mezzo alle rocce, difficile da attraversare in modo "pulito". Ne ho avuto la conferma quando ho colpito violentemente un grosso sasso con un braccio della forcella. Sono riuscito a mantenere l'equilibrio per miracolo. Oltrepassando la linea di arrivo, era un po' frustrato. Sapevo che dovevo fare meglio per avere delle speranze di vittoria.

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Ho deciso di dare tutto me stesso nella Speciale 3. Con le sue sezioni relativamente piane, alternate a salite tecniche, era potenzialmente fattibile fare la differenza. Il problema era il mio stile di guida, troppo aggressivo e quindi troppo frammentato, non abbastanza efficace.

E inoltre faceva veramente caldo, quasi 30°. Quando le giornate sono torride, trovo che il mio casco, così ben ventilato, sia un aiuto inestimabile. Ma anche se avevo fatto attenzione a idratarmi bene, cominciavo a sentire i crampi nelle gambe. Il trasferimento che portava alla Speciale 4 era ancora lungo. Quando finalmente ho raggiunto il punto ristoro, ho fatto il pieno di liquidi.

Sono riuscito a fare un run abbastanza buono nella quarta PS, senza troppi errori, ma di nuovo il rendimento non era quello sperato.
I crampi sono tornati a entrambe le gambe durante l'ultimo trasferimento, quello che portava verso la linea di arrivo per l'ultimo controllo del tempo. Facevano un male cane. Ho cominciato a pensare che non avrei mai raggiunto il controllo nei tempi stabiliti. Fortunatamente Jared Graves era con me e mi incoraggiava a rilassarmi e a riprendere a pedalare morbidamente. Alla fine sono riuscito a raggiungere la linea di arrivo in tempo. Un po' di paura ma per fortuna pochi danni.

La mia priorità assoluta ora era recuperare: dovevo idratarmi al meglio, andare a riposare presto e sperare di essere in forma il giorno dopo. Ho terminato la prima giornata in 14ª posizione. Molto lontano dai miei obiettivi. Ovviamente ero nero dalla rabbia.
Dopo una bella notte di sonno mi sono svegliato più positivo. E per fortuna: ci aspettava una salita di circa 20 km!

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Day 2
Nella seconda giornata ho prestato grande attenzione a mantenermi ben idratato.
Durante la Speciale 5, la prima della giornata, le mie sensazioni erano di gran lunga migliori rispetto al giorno precedente. Ho cercato di mantenere uno stile di guida bello pulito e il risultato è stato all'altezza delle mie aspettative: in questa Speciale ho realizzato il secondo miglior tempo.

Restava un'ultima speciale da correre, la più lunga e la più difficile del weekend. Procedendo verso la partenza, Jared ha definito quest'ultima prova come l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze. Ed era veramente così!

Con questo spirito mi sono lanciato nel mio ultimo run. Le sensazioni erano buone, mi sono applicato e ho limitato gli errori, tagliando la linea di arrivo con il terzo miglior tempo! Ero riuscito a contenere i danni. Settimo nelle prove del weekend e confermato terzo nella classifica generale della stagione. Quante emozioni!

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È difficile descrivere la soddisfazione che ho provato salendo sul podio con Jared e Damien. Credo che il sorriso stampato sul mio volto fosse abbastanza eloquente. Si conclude così una lunga stagione, segnata da un'infinità di alti e bassi. Ma questo è il mondo delle competizioni. In fondo non ho nessun rimpianto e sono soddisfatto di avercela messa tutta.

Inoltre sono molto contento per la vittoria nella classifica generale femminile di Tracy Moseley, mia collega nel team Trek, con cui abbiamo conquistato il primo posto nella categoria squadre.
Un grande ringraziamento alla mia famiglia e ai miei sponsor. Ci rivediamo l'anno prossimo per la rivincita!

Justin Leov

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