I big dell'enduro - Laura Rossin: confermare il 2013 e...

Giuseppe Scordo
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Ha talento da vendere e usa poco i freni, caratteristica che le permette di osare anche tra le speciali più impervie e che in poco tempo le ha permesso di diventare la numero uno dell’enduro italiano. Prima si è presa la maglia tricolore, poi la classifica del Superenduro. Davvero in pochi avrebbero pronosticato all’inizio del 2013 una stagione così trionfale per Laura Rossin, 22 anni, di Imperia, studentessa di Scienze Infermieristiche. Vincere, quasi all’esordio, è stato difficile. Confermarsi, nel 2014, lo sarà ancora di più.

-Laura, che stagione ti aspetti?
- Non lo so, se devo essere sincera. I risultati dello scorso anno mi hanno motivata, ora sono più consapevole delle mie possibilità e affronterò le gare con più determinazione. Cercherò sicuramente di riconfermare tutto quello che ho fatto di buono nel 2013 e vorrei togliermi qualche soddisfazione in campo internazionale.

Eccola in gara a Finale Ligure lo scorso anno.

Eccola in gara a Finale Ligure lo scorso anno.

- Rispetto all’anno scorso è cambiato qualcosa negli allenamenti?
- Sì, perché lo studio, al primo anno di università, mi ha portato a trascurare un po’ la preparazione atletica. Adesso riesco ad organizzarmi meglio. Mi alleno quasi tutti i giorni, svolgo esercizi funzionali in palestra ed esercizi specifici in bici, mentre nel weekend dedico molto tempo alla bici da enduro.

- Ti alleni con qualcuno?
- Durante la settimana da sola, sabato e domenica con il mio compagno Gianni dal quale “rubo” anche qualche lezione sulla tecnica.

Sul podio del Superenduro Pro del 2013 con Manuel Ducci.

Sul podio del Superenduro Pro del 2013 con Manuel Ducci.

- Dove giri?
- Nei trail del Golfo Dianese, che reputo il luogo perfetto per imparare a guidare e migliorarsi. Tra l’altro i sentieri sono sempre mantenuti in perfetto stato e sicurezza grazie all’ottimo lavoro dei ragazzi di FRRD.

- Hai finalmente trovato lo staff che cercavi?
- Sì, quest’anno ho deciso di affrontare la stagione in maniera più professionale. Al mio fianco ci sarà un meccanico che mi assisterà alle gare, mentre per quanto riguarda la preparazione atletica io e il mio partner siamo seguiti da Giovanni Biggi.

- Riesci a spiegarti come sei diventata la numero uno in Italia in così poco tempo?
- Ho sempre pensato di avere buone possibilità per il fatto che in discesa non ho mai avuto paura di mollare i freni. Purtroppo, come ho già spiegato, la preparazione non era perfetta e ho passato la stagione a rincorrere un buono stato di forma. Però in gara ho dato sempre il 110 per cento e i risultati sono arrivati.

In gara a Sestri Levante su un terreno a lei molto familiare.

In gara a Sestri Levante su un terreno a lei molto familiare.

- Hai già pronto il calendario 2014?
- Le gare quest’anno sono davvero tante. Sto decidendo in questi giorni con il mio team manager il programma. Di sicuro disputerò il circuito Superenduro e le tappe italiane dell’Enduro World Series.

- Cavalcherai ancora la DeVinci?
- Grazie al supporto di 4Guimp resto in casa Devinci, ma correrò con la Troy Carbon 27,5”.

- Dunque ci sono delle novità...
- Innanzitutto ho cambiato diametro di ruote, da una Dixon 26” sono passata allo standard 650B. E’ una bici completamente diversa, ma devo dire che mi è piaciuta da subito. Ho anche cambiato taglia, da una S sono passata a una M, che mi dà più sicurezza. Per il resto sto ancora finendo di testare alcuni componenti nuovi. Non vedo l’ora di usarla in gara.

Per la Rossin il confronto internazionale è molto importante. Lo scorso anno le ha dato una grande motivazione. Eccola a Punta Ala.

Per la Rossin il confronto internazionale è molto importante. Lo scorso anno le ha dato una grande motivazione. Eccola a Punta Ala.

-Sei molto giovane e hai margine: cosa credi di dover migliorare a livello tecnico?
- Avendo cominciato da poco ho sicuramente molti aspetti da curare. Credo di partire da una buona base, ma la strada è ancora lunga e io ho tanta voglia di imparare. Per fare esperienza e crescere devo confrontarmi con le migliori rider del mondo. Tenere il loro passo sarà difficile, ma io darò tutta me stessa, come al solito.

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Laura Rossin correrà quest'anno con la maglia tricolore e dovrà confermare il successo ottenuto lo scorso anno nella classifica finale del Superenduro. Mica uno scherzo...
In bocca al lupo!

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