Quando una caduta ti fa venir voglia di tornare in bici

Redazione MtbCult
|

Adrenalina e divertimento, ma non solo. Il Gravity è anche un settore soggetto a degli inconvenienti e chi pratica freeride, dh ed enduro inevitabilmente cade. Esperti e meno esperti non possono esimersi da quello che può accadere viaggiando in Mtb ad alte velocità e su terreni sconnessi, soprattutto perché si cerca di andare sempre oltre i propri limiti.
Pochi giorni fa abbiamo sentito in esclusiva Fabien Barel, che ci ha aggiornati sulle sue condizioni. E sempre pochi giorni fa ci è arrivata la notizia della caduta di Jerome Clementz, che salterà tutta la stagione di Enduro World Series per i problemi alla spalla.
Dietro ai campioni ci sono tanti appassionati che qualche ruzzolone lo fanno pure. Per fortuna che anche loro si rialzano. Davide Manunza è uno di questi. Leggete cosa ci ha scritto. (Giuseppe Scordo)

Sono un ragazzo di 25 anni di Genova. Studio fisioterapia e per pagarmi la passione faccio il porta pizze. Sono follemente appassionato di tutto ciò che è Mtb. Ho avuto diversi bici freeride, dh ed enduro. E quest’anno le gare di enduro mi hanno rapito. Il mio "maestro" è la giovane promessa del superenduro Federico Carubini, che in questi mesi mi ha aiutato molto nella tecnica e nella preparazione fisica.
Ed ero proprio con lui quando durante la nostra solita seduta di training settimanale sono caduto e mi sono fatto male.

10384980_10203644789107574_491203805_n

Davide Manunza, 25 anni di Genova, in sella alla sua Nukeproof Mega. Ha una grande passione per le discipline Gravity...

Il sentiero è chiamato "Tana del panda" ed è un trail di cui conosco ogni pietra. Ecco perché lo affronto a limite ogni volta, per cercare di strappare un tempo migliore.. Ma stavolta qualcosa è andato storto: mi si è chiuso lo sterzo su un tratto dritto e sono letteralmente decollato. E’ stata una caduta da Pro, con le stesse modalità di ciò che è successo a Clementz.

10357808_10203644799947845_2037505131_n

I magnifici trail della Liguria: teatro di enduro e di... cadute.

Nella sfortuna, per la verità sono stato fortunato a non essere solo. Sono volato a faccia in giù in un cespuglio esposto alla mia sinistra e la bici mi è finita sopra. Non riuscivo a muovermi e sentivo il braccio in una posizione innaturale. Non ho potuto fare altro che urlare dal dolore e dalla disperazione. Meno male che Federico è intervenuto tempestivamente, mi ha tirato fuori e ha chiamato l’ambulanza.
Avevo un’evidente deformità al braccio, nonostante fosse coperto dalla gomitiera. Poi è sopraggiunto lo stato di shock, la sudorazione fredda, la nausea e un senso di svenimento. Ma mi sono fatto coraggio. Dovevo arrivare in fondo al sentiero con le mie gambe.

10374208_10203644082089899_386277033_n

Un gesso a prova di... biker.

Quando sono arrivato al pronto soccorso, il dolore era davvero insopportabile e speravo che qualcuno che mi desse una bomba antidolorifica. I raggi hanno evidenziato una lussazzione posteriore del gomito con piccola frattura della coronoide. Hanno provato a ridurla ma dopo diversi tentativi si sono arresi e il dolore è stato lancinante. Così mi hanno narcotizzato e al mio risveglio mi sono ritrovato il gomito flesso e ingessato. Una sensazione bellissima, una bomba quest’anestesia.

10346903_10203644082289904_1788726788_n

... e il motto che non lascia dubbi per quello che farà Davide non appena sarà guarito.

La prognosi è 20 giorni di gesso e una buona riabilitazione successiva. La mia intenzione è una sola: non mollare e tornare più determinato di prima. Anzi, ho chiesto in prestito un paio di rulli da fare in garage…

Condividi con
Sull'autore
Redazione MtbCult

Resoconti, video, nuovi eventi, nuovi prodotti, ovvero tutto ciò che proviene dal mondo della bike industry e che riteniamo di interesse per gli appassionati di mountain bike.

Iscriviti alla nostra newsletter

... E rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie!
Logo MTBCult Dark
Newsletter Background Image MTBCult
arrow-leftarrow-right