VIDEO - Swiss Epic: discese, vie ferrate e un ponte tibetano

Paolo Guerrieri
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La Swiss Epic continua con la Leukerbad-Leukerbad: 46Km, 1400 metri di dislivello positive 3500 m di dislivello negativo.
Questa volta siamo puntualissimi al via, le tempistiche sono state accuratamente programmate e inoltre riusciamo ad organizzarci bene evitando inutili perdite di tempo.

3, 2, 1, partiti... Una prima discesa asfaltata ci accompagna all'imbocco della sterrata, in piano prima, 'terrific' poi. Agganciamo troppo presto l'ultimo rapporto utile per la salita, altrettanto una frequenza cardiaca che non possiamo mantenere a lungo e così può capitare che qualche metro “fuori sella” sia concesso.

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Fortunatamente la pendenza si addolcisce un poco, recuperiamo forze e possiamo ammirare il sentiero sul quale stiamo pedalando ed una fantastica linea traversa in lontananza, sogno degli scalatori.

Si procede tra radici, terra e ghiaia ma con frequenze cardiache sotto controllo. Sfortuna vuole che ci si renda presto conto che la “fantastica linea traversa”, sogno per qualcuno, presto diventerà il nostro nemico numero uno. Si tratta in effetti di una via ferrata. Si scende dalla bici e si procede a piedi: incredibile la fatica solo per riuscire a superare un piccolo sasso o un gradino.
Il cardio emette strani e sinistri bip... eppure ormai dovrebbe essersi rassegnato. E’ inutile, dovremo spostare la soglia superiore oltre i 180 battiti al minuto.

PERSKINDOL-SWISS-EPIC_STAGE2_walk-section_Credit_Apix

Bici in spalla e strada ferrata da brividi...

Ancora salita, ancora terra e radici, il tutto ovviamente in single track per chilometri.
Sappiamo di essere vicini all'inizio della discesa e questo ci dà le energie necessarie per non maledire gli svizzeri, la loro cioccolata e le loro montagne piene di salite, ultimi metri e poi, ginocchiere, gomitiere e sella giù.

PERSKINDOL-SWISS-EPIC_STAGE2_LEUKERBAD_Trail_Impression_Credit-Maasewerd

I single trail in Svizzera non perdonano.

Ci attendono la bellezza di 15 km di single track, prima su erba, poi nel bosco: rocce, tornanti, traverse, è tutto meraviglioso, come la Svizzera! I mezzi sono allo stremo, freni a fine corsa, ammortizzatori roventi e forcelle che vorrebbero tornare in vetrina il prima possibile. Ma c'è ancora discesa e stiamo superando molti gruppi chiaramente in difficoltà, teniamo duro fino a valle dove possiamo rifocillarci al primo ristoro e concedere al mezzo una piccola tregua.

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Ad attenderci alcuni chilometri sul piano, a seguire 6 km di salita. Cerchiamo una pedalata agile, amministriamo le energie; la salita non è mai amica.
Un tratto estremamente impegnativo, a piedi, ci conduce all'ingresso del ponte tibetano; si resta sospesi per circa 50 metri ad un'altezza di almeno 150. Pensieri di vecchie amicizie riaffiorano e ci portano alla domanda cruciale: "Perchè pure il ponte tibetano?"

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Oltre il ponte un gruppo di turisti applaude tutti i ciclisti che passano... bravi svizzeri!
Inizia la discesa, ennesima, in single track per qualche chilometro fino alla seconda zona ristoro dove ci attende un ottimo cocomero, melone, integratori vari, snack, banane e brodo caldo!
Che bella idea la Swiss Epic Flow, arriva la navetta che ci porterà nuovamente a Leukerbad per poter prendere la cabinovia fino a 2340mt, gli ultimi dieci chilometri di single track in discesa.

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Il terreno inzia a mostrare i segni di numerosi passaggi; le curve si allargano, le rocce sono più esposte, le pozzanghere circoscritte si allargano sempre più e proprio in una di queste “decidiamo” involontariamente di toccare con mano-piede-corpo la situazione; si sa, il fango fa bene al corpo, soprattutto se misto a biomassa ed il Kissers Team è sempre lì, pronto ad ogni esperienza.
Poco male, ora la scena è tanta ed anche altro.

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La vittoria di tappa ai tedeschi Daniel Gesmayr e Jochen Kass.

I ciclisti ci sentono da lontano, emaniamo strani odori che nemmeno madre natura aveva pensato potessero scaturire da una singola persona.
Tutto procede per il meglio, l'importante è che ci sia vento contrario, gli ultimi 3-4 tornantini stretti, una scaletta che non fa mai male, l'asfalto finale. E ci troviamo presto, troppo presto, davanti al gonfiabile. Ora la classifica dice 18, si entra tra i top 20, il Kissers Team è il più amato dal pubblico.

Oggi la tappa ci porterà a Grachen, previsti 49 km, 1300 m di dislivello positivo, due risalite meccanizzate, 4000 m di dislivello negativo. Tre le discese, di 4 km, 7 km e 6 km.

Qui potete trovare tutti i risultati della seconda tappa della Swiss Epic.

A domani per il racconto della terza frazione.

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