Come si sceglie la lunghezza del telaio?

Simone Lanciotti
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La taglia del telaio è il primo dato che si va a guardare al momento della scelta di una nuova bici, sia essa una Mtb o una bici da strada, e la taglia, come abbiamo scritto in questo articolo, corrisponde alla lunghezza del tubo verticale.
Il passaggio successivo riguarda la lunghezza del telaio e, in particolare, la lunghezza del tubo superiore e quella dell’attacco manubrio.
In questo articolo ci occuperemo proprio di individuare un criterio che permetta di capire se la lunghezza del telaio e dell’attacco manubrio sono corrette.

I valori in campo
La tendenza attuale, come abbiamo scritto rispondendo a questo lettore, prevede un generale allungamento del tubo superiore e una diminuzione dell’angolo di sterzo (leggasi “angolo di sterzo più aperto”).

La Santa Cruz Nomad 650b è solo una delle ultime Mtb a presentare una geometria con un allungamento del tubo superiore.

La Santa Cruz Nomad 650b è solo una delle ultime Mtb a presentare una geometria con un allungamento del tubo superiore.

Le geometrie delle bici moderne, quindi, sono cambiate rispetto al passato e alcune regole per la valutazione dell’assetto in sella oggi non hanno più molto senso.
La Mtb si sta sempre più staccando dalla bici da strada, dalla quale, agli esordi, ha ereditato tante impostazioni a livello di geometria.
Scelta la misura del piantone e, quindi, la taglia del telaio, si passa a valutare la misura dell’orizzontale virtuale.

La lunghezza del tubo superiore (o tubo orizzontale) e quella dell'attacco manubrio determinano la posizione in sella e lo stile di guida.

La lunghezza del tubo superiore (o tubo orizzontale) e quella dell'attacco manubrio determinano la posizione in sella e lo stile di guida.

Ad ogni taglia di telaio corrisponde una misura di tubo orizzontale ed è un valore che, ovviamente, non possiamo modificare, ma, “lavorando” sulla lunghezza dell’attacco manubrio possiamo arrivare all’assetto più indicato per le nostre necessità.
Il risultato che si ottiene presuppone, ovviamente, che la taglia del telaio sia adeguata alla statura e alle necessità del biker.

La lunghezza corretta dell’attacco manubrio
Non esiste una regola assoluta per stabilire quale debba essere la lunghezza corretta dell’attacco manubrio, anche perché, a parità di taglia, questa dipende dalla tipologia di bici e in alcuni casi anche dal marchio (o dallo stile del marchio) e dalle preferenze del biker.
Una regola di partenza, però, c’è e ve la spieghiamo di seguito.

Ogni singola variazione su lunghezza e inclinazione dell'attacco manubrio si ripercuote sul feeling di guida. Ne abbiamo parlato qui.

Ogni singola variazione su lunghezza e inclinazione dell'attacco manubrio si ripercuote sul feeling di guida. Ne abbiamo parlato qui.

Mettete la bici in piano, indossate gli abiti da biker, salite in sella, agganciate i pedali, impugnate il manubrio e assicuratevi di aver assunto la vostra abituale posizione in sella.
A questo punto abbassate la testa e guardate verso il mozzo anteriore.
Si possono verificare tre situazioni:

1 - il mozzo anteriore è più avanti rispetto al manubrio

foto 1 _DSC8875

Questo è un assetto tipico delle bici destinate all’enduro e al gravity, ma, più in generale, è molto indicato per chi cerca la massima reattività di guida in discesa anche su una bici da Xc o su una trail bike. Questa posizione in sella permette di arretrare il peso del corpo con più facilità sulle pendenze molto ripide e in discesa impone al biker una posizione più bilanciata fra la ruota anteriore e quella posteriore.
La pedalata in salita, però, risulta un po’ penalizzata perché costringe braccia e busto a esercitare maggiori trazioni sul manubrio, ma questo aspetto può essere penalizzante solo nelle lunghe salite.
Nell’enduro, nella Dh e in alcuni casi anche nell’Xc è un assetto molto popolare.

2 - il mozzo anteriore è coperto alla vista dal manubrio

foto 2 _DSC8876

Questa situazione probabilmente è rappresenta l’optimum fra facilità e rapidità di guida in discesa ed efficienza di pedalata, soprattutto in salita.
Dovrebbe essere l’assetto da ricercare su una Mtb da escursionismo ed è quello che indica, con molta probabilità, che la taglia del telaio è corretta.

3 - il mozzo anteriore è più indietro rispetto al manubrio

foto 3 _DSC8877

Nel caso particolare di questa foto (con attacco manubrio già molto corto, da 35 mm), la posizione in sella indica inequivocabilmente che il telaio è troppo lungo.
Un risultato analogo, però, si può ottenere in una situazione diametralmente opposta, ovvero se si monta un attacco manubrio molto lungo e/o il telaio è troppo corto.
Quindi, se guardando verso il basso si nota il manubrio più avanti rispetto al mozzo, allora si può provare a montare un attacco manubrio più corto per arrivare alla situazione 1 o 2.
Queste due situazioni, come si può vedere nelle foto seguenti, permettono di assumere una posizione in sella in discesa che è comune sia nell'Xc, sia nell'enduro.

Nino Schurter, cross country.

Nino Schurter, cross country.

Jerome Clementz, enduro.

Jerome Clementz, enduro.

In generale, quindi, in Mtb si dovrebbero assumere le posizioni in sella descritte ai punti 1 o 2 con, ovviamente, qualche grado di libertà che dipende da proprie precise necessità.

Prima di cambiare telaio o bici...
Al momento di cambiare telaio, quindi, prendete bene nota di alcuni valori molto importanti della vostra bici attuale, ovvero:
- orizzontale virtuale (qui vi spieghiamo che cos'è);
- altezza della sella;
- lunghezza dell'attacco manubrio;
- svettamento del reggisella telescopico.

Spieghiamo meglio quest'ultima voce che interessa solo i reggisella di tipo telescopico. Perché? Facciamo un esempio.

_DSC2903

Supponiamo che la propria altezza di sella sia di 74 cm, che la bici attuale abbia un tubo piantone di 48 cm e un reggisella (comprensivo di sella) che svetti di 26 cm.
Supponiamo adesso che il nuovo telaio, a parità di lunghezza dell'orizzontale virtuale, abbia un piantone di 50 cm. Questo significa che, per mantenere costante l'altezza di sella a 74 cm, occorre ridurre lo svettamento del reggisella di 2 cm.
E qui viene il punto critico: dato che il reggisella è telescopico, questo non può essere infilato e sfilato a piacimento.
Guardate la foto in basso:

_DSC8648

In questo caso è impossibile infilare il reggisella telescopico di altri 2 cm dato che ne abbiamo soltanto uno e poco più.
La soluzione è montare un reggisella telescopico con escursione ridotta oppure scegliere un altro telaio.
Ecco perché conoscere il valore dello svettamento del reggisella è molto importante al momento di cambiare telaio o bici.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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