Nuove Dirty Ed e Dirty Tr, le prime selle con imbottitura D30

Simone Lanciotti
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FRIEDRICHSHAFEN - Il marchio Dirty torna a casa. Ovvero, rimane sempre Dirty e quindi con una sua vocazione offroad, ma il marchio Selle San Marco diventa più evidente, non solo esteticamente (con logo e scritta), ma anche nella qualità costruttiva.
Le grafiche e le linee cambiano completamente e spariscono dal catalogo Native, Zero, Squod e quant’altro e la gamma sarà composta solo da due modelli, proposti in varie declinazioni.

dirty ed

Prevista anche la versione speciale dedicata a Cedric Gracia.

Parliamo della San Marco Ed e della San Marco Tr: la prima, più corta, per il mondo downhill-enduro e la seconda, più lunga, per le specialità dove serve maggiormente pedalare.
Ma le novità non finiscono qui.

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L’imbottitura della sella, per minimizzare le vibrazioni trasmesse al fondoschiena del ciclista, è in D3O, ovvero lo stesso materiale utilizzato per le protezioni.
Questo materiale, in pratica, è noto per avere la capacità di assorbire e dissipare l’energia degli impatti.
Questo video ve ne spiega le caratteristiche:

Quindi, per la prima volta questo materiale viene applicato su una sella.
Infine, fra le novità della gamma Dirty 2016 arriva anche la presenza di un canale centrale che interessa tutta la lunghezza della sella.
Il cambiamento di rotta, quindi, è notevole.

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La Dirty Ed Racing

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La Dirty Ed Carbon Fx

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La punta ha un rivestimento morbido e finiture per migliorare il grip.

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Le Dirty Tr e Dirty Ed avranno un telaio in manganese (versione Dynamic), Xsilite (Racing) e Carbon Fx (Carbon Fx).
La Dirty Tr Dynamic pesa 280 gr e ha dimensioni 278x140 mm; la Dirty Tr Racing pesa 255 gr, mentre la Dirty Ed Carbon Fx Dynamic ha dimensioni 260x134mm e pesa 239 gr; la Dirty Ed Racing pesa 215 gr e infine la Dirty Ed Carbon Fx 179 gr.
A breve riceveremo un primo campione per un test.

Qui le altre novità di Eurobike 2015.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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