Durante la presentazione dello Shimano Dura Ace e Ultegra 12v ho avuto l’occasione di intervistare Tim Gerrits, uno dei product manager di Shimano Europa di più lunga esperienza.
Avevo a disposizione circa 20 minuti per porre al mio interlocutore domande sui gruppi road a 12v e sulle novità Shimano e il futuro della bici in generale.
E-bike comprese.
Ne è venuta fuori una conversazione molto interessante, che lascia spazio ad ulteriori approfondimenti.
Ma andiamo con ordine.
Iniziamo dall’ultimo arrivato, il Dura Ace 12v.
- Perché avete scelto un pignone da 11 denti anziché da 10 sulla cassetta Dura Ace 12v?
- La risposta è molto semplice: Shimano fa delle scelte che sono sempre supportate da una motivazione tecnica.
Nell’ambito del Dura Ace, cioè le massime prestazioni, ogni watt conta.
Non importa avere la bici più leggera in assoluto, né la più aerodinamica in assoluto se poi non riesci a vincere.
Sono i marginal gain che ti fanno vincere.
Venendo alla tua domanda, un pignone da 10 denti è meno efficiente di uno da 11.
Al che mi dirai: e perché lo avete utilizzato in campo Mtb?
Su una Mtb quando sei sul rapporto più lungo normalmente sei in uno sprint (e dura poco) oppure sei in discesa e non stai spingendo a tutta.
E in questi frangenti l’efficienza è meno rilevante e non influisce sul risultato di una gara.
Su strada quando sei con la catena sull’11 o sul 10 vuol dire che sei a tutta nel gruppo ed è qui che ogni piccolo dettaglio conta.
E’ per questo che sul nuovo Dura Ace abbiamo mantenuto il pignone da 11.
- Chiaro. Perché non avete pensato di fare un passo ancora più grande, cioè 13 pignoni invece che 12?
- Bella domanda: abbiamo pensato di passare alle 12 velocità perché in questo modo si mantiene la compatibilità con le cassette a 11 velocità e con le ruote e i telai in commercio.
Le 13 velocità, ammesso che apportino un reale beneficio, richiederebbero anche telai (cioè la battuta del mozzo posteriore, ndr) e ruote ad hoc e questo avrebbe stravolto il mercato.
Abbiamo ritenuto che non fosse il momento di farlo.
- Domanda più pragmatica: in caso di caduta o di rottura in generale, posso sostituire un componente Dura Ace 12v con uno Ultegra 12v?
- Sono al 100% compatibili e questo non riguarda solo i componenti DI2, ma anche quelli meccanici.
- Perché avete scelto la tecnologia semi-wireless invece che full-wireless?
- Di fatto solo il cambio è full-wireless, mentre il deragliatore è collegato con un cavo.
Questo è un dettaglio molto importante perché permette al sistema l’auto-trimming, cioè una regolazione della posizione del deragliatore in funzione del rapporto selezionato che è possibile avere in modo davvero preciso solo se cambio e deragliatore sono collegati direttamente.
Ma non solo: avere una batteria unica e un collegamento cablato fra cambio e deragliatore consente una simultaneità di funzionamento effettiva.
Infatti con il Dura Ace DI2 puoi agire sul cambio e sul deragliatore allo stesso tempo (come faresti con un cambio meccanico, ndr) e avere una risposta rapidissima.
- Parliamo di motori e di e-Bike: nel 2020 avete introdotto lo Shimano EP8 che è diventato uno dei punti di riferimento in campo e-Mtb. Ci sarà qualcosa di analogo per le e-road bike?
- Al momento l’EP8, grazie alle configurazioni personalizzabili che permette, può essere utilizzato anche su bici gravel e bici da strada a pedalata assistita.
- Quindi, l’EP8 è la risposta di Shimano per la categoria e-road bike?
- Al momento sì.
- Ma ci sarà qualcosa di specifico?
- Per il momento no, perché è un mercato ancora nuovo.
Ci sono state delle richieste per un sistema motore-batteria molto leggero, ma dato che hai una batteria devi fare i conti con l’autonomia.
E se cerchi la leggerezza, la batteria deve essere piccola e l’autonomia ne risente drasticamente.
Non ha senso fare una e-road bike leggera che abbia poca autonomia.
Per come la vede Shimano, una bici da strada elettrica è pensata per aiutare chi vuole godersi un’uscita in bici e magari in compagnia.
E per fare ciò ha bisogno di autonomia che, con l’attuale tecnologia sulle batterie, significa aggiungere peso alla bici.
- Qualche anno fa abbiamo visto un brevetto Shimano che mostrava un motore elettrico con incorporato un gearbox (ossia un cambio con ingranaggi, ndr)…
- E’ il modo di lavorare di Shimano.
Abbiamo centinaia di ingegneri che producono brevetti ogni giorno. Questi brevetti vengono inseriti in un archivio e utilizzati all’occorrenza.
Quindi, quel brevetto di cui parli potrebbe diventare un nuovo prodotto e uscire domani, fra 10 anni oppure non vedere mai la luce.
Ma è comunque nel nostro archivio brevetti.
- La prossima domanda, Tim, è sul cambio posteriore e sulla sua attuale posizione su una bici.
Abbiamo visto un nuovo concetto di trasmissione da Ceramic Speed e proposte che usano una cinghia invece che una catena.
Proiettiamoci fra 15 anni: che tipo di trasmissione vedremo sulle bici?
- Non so risponderti, perché dipende anche dal tipo di bici.
Quello che posso dirti è che si avrà una maggiore integrazione.
Le bici non saranno più un telaio e i vari componenti, ma un’unica unità chiamata bici.
Shimano quindi sarà sempre più dentro questa evoluzione.
Non so se avremo una catena, una cinghia o altro, perché la risposta dipenderà dalle necessità di chi va in bici.
Su strada l’efficienza e il risparmio dei watt sono prioritari e al momento una catena è ancora il sistema più efficiente.
Su una bici da città, invece, l’integrazione e la ridotta manutenzione sono le priorità e la cinghia è la soluzione ottimale.
Quindi, non c’è un’unica risposta, ma più risposte in base all’uso della bici.
- Abbiamo visto fino ad ora l’elettronica sulla trasmissione, cioè il sistema DI2, e sulla pedalata assistita, ma ci saranno applicazioni anche su altri componenti?
- La connettività utente-bici in generale è la risposta che cerchi.
Te ne accorgi sulle automobili più moderne e qualcosa di simile sta già accadendo anche sulle bici e non solo ad opera di Shimano.
I produttori di bici lo chiedono e sarà la prossima cosa che accadrà in campo bici.
- Sono molto curioso di vederla…
Passiamo alla Mtb: quando vedremo uno Shimano XTR DI2 a 12v?
- Al momento, causa anche gli stop dovuti al Covid in Asia, ci siamo concentrati sui nuovi gruppi road.
E riuscire a presentare i nuovi Dura Ace e Ultegra nello stesso anno è stato un gran bello sforzo…
Abbiamo tanti ingegneri, ma non così tanti da portare avanti tanti progetti diversi.
La conversazione si è chiusa con la sensazione di avere ottenuto un bel po' di informazioni per l’articolo, ma anche con l’amara certezza che il mio interlocutore, Tim Gerrits, ne avesse molte altre da dire.
Molte informazioni sulle novità Shimano e il futuro della bici che bollono in pentola nei laboratori giapponesi e che magari un giorno diventeranno novità.
Riserbo assoluto, in puro stile del Sol Levante.
Comprensibile, Tim, ma ne riparleremo…
Qui tutti i nostri articoli su test e prodotti Shimano e qui l’archivio delle ultime novità.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.