TEST - Mondraker Dune 2024: arriva il Bosch SX e cambia tutto

Francesco Savona
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Era il lontano 2009 quando la Mondraker presentò alla stampa la prima Dune, la sua endurona con 160 mm di escursione e ruote da 26". Di lì a poco, nel 2012, con l'introduzione del concetto di Foward Geometry sarebbe divenuta la progenitrice di tutte le moderne Mtb da enduro, quelle che conosciamo oggi, con stem accorciati, angoli di sterzo aperti e reach sempre più abbondanti.

Mondraker Dune 2024

Dopo 15 anni, un'era geologica nel campo delle MTB, cambia tutto: arrivano ruotoni da 29", nuovi telai, sospensioni sempre più performanti... e persino il motore!
Ma lei, la Mondraker Dune 2024, resta sostanzialmente la stessa, un'endurona che non teme nulla e fa dei percorsi estremi il suo pane quotidiano.
La nuova Mondraker Dune 2024 è utilizza ruote formato mullet e, nella versione XR top di gamma della prova, escursione da 180 mm all'anteriore, 165 mm al posteriore e motorizzazione Bosch Performance Line SX.
Per provarla siamo volati fino a Cascais in Portogallo e questo è il nostro racconto.
Di seguito analizziamo i dettagli tecnici e vi parliamo delle nostre sensazioni, iniziando con un video:

DETTAGLI TECNICI MONDRAKER DUNE XR 2024

- Telaio

La Mondraker Dune 2024 salta subito all'occhio per le linee aggressive del telaio, una struttura realizzata in Stealth Air Carbon, caratterizzata dalla sezione piatta del tubo superiore. Ma ciò che contraddistingue il nuovo telaio è la possibilità di ospitare contemporaneamente due portaborraccia, uno sotto al tubo orizzontale e uno sul tubo obliquo, in posizione classica; in alternativa, al posto del portaborraccia sul tubo obliquo, è possibile installare un range extender, il Bosch Powermore da 250 Wh.
Non mancano caratteristiche che ci si aspetta di trovare su un telaio di questo genere, come la serie sterzo conica, passaggi cavo interno e un robusto batticatena.
Quattro le taglie disponibili, dalla S alla XL.

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Mondraker Dune 2024

- Geometria

Le geometrie sono aggressive, adatte a una bici pensata per dominare le discese più tecniche: in Tg M, troviamo un angolo di sterzo di 63,6°, un piantone seduta di ben 77° e un reach abbondante di 460 mm, valori che contribuiscono alla guida estremamente divertente e redditizia di questa e-bike.

Mondraker Dune 2024

Il carro ha una lunghezza di 445 mm, giusto compromesso tra i valori più contenuti e quelli più abbondanti della categoria, che ha il vantaggio di offrire una buona maneggevolezza nei trail tortuosi e la giusta trazione nelle salite più impervie.

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- Motore

L'unità motrice è il punto di forza della nuova Mondraker Dune 2024.
Si tratta del Bosch Performance Line SX, qui trovate il nostro test approfondito.
Offre una coppia massima di 55 Nm, ma quello che lo caratterizza sono i 600 W di potenza di picco, praticamente il doppio di molte unità motrici montate sulle "light e-Mtb" (o chiamatele "mid power").
E questa caratteristica, di fatto, lo pone a metà strada tra i motori montati sulle "mid power" e quelli presenti sulle più performanti "full power".

Mondraker Dune 2024

È alimentato da una batteria Bosch da 400 Wh ben integrata nel tubo obliquo e all'occorrenza si può montare un range extender, il PowerMore di Bosch da 250 Wh, portando la capacità complessiva a ben 650 Wh, praticamente la capacità standard di una batteria montata su una full power.
Offre quattro modalità di assistenza, selezionabili da un piccolo comando remoto a manubrio, e visualizzabili sul display Kiox 500, rimovibile all'occorrenza.
Sul tubo orizzontale troviamo poi il controller Bosch, che mostra l'autonomia residua e la modalità di assistenza selezionata.

- Autonomia batteria

Diciamo subito che durante il test della Mondraker Dune abbiamo effettuato quasi esclusivamente salite tecniche che hanno messo "a dura prova" la batteria da 400 Wh e i 55 Nm del motore Bosch.
Sfruttando esclusivamente la modalità di assistenza Tour+, la seconda di quattro partendo dal basso, abbiamo chiuso un giro di 27 km e 900 m di dislivello, con una capacità residua di circa il 30%.

Mondraker Dune 2024

Il che significa che se avessimo spremuto a fondo la batteria avremmo chiuso con circa 1.100 metri di dislivello, un risultato in linea con il test (potete vederlo qui) che abbiamo effettuato su sentieri ben conosciuti.
Questo per dire che la Mondraker Dune 2024, in realtà, nasce per effettuare le classiche risalite da enduro su asfalto o strade bianche; e in questo caso, l'autonomia della batteria da 400 Wh può incrementarsi di un ulteriore 20%, garantendo fino a circa 1300 metri di dislivello. Naturalmente se volete effettuare salite tecniche o lunghi giro alpini, il nostro consiglio è di dotarsi del range extender PowerMore da 250 Wh.

- Sospensioni

Lo schema sospensivo del carro è lo storico Zero Suspension System, che comprime l'ammortizzatore da entrambe le estremità, donandogli un comportamento estremamente sensibile e capace di 165 mm di escursione.
È stato rivisto il cinematismo, con una curva di progressione progressiva: l'anti-Squat e l'anti-Rise sono stati rivisti per migliorare le prestazioni in pedalata e in frenata.  

È stato abbassato anche il link della sospensione, che ricordiamo è un monoblocco di carbonio.
In questo modo, oltre a liberare spazio nel triangolo per ospitare i due portaborraccia, è stato possibile abbassare il baricentro e irrobustire questa zona del telaio, dove si infulcra il carro posteriore.
Il telaio può accettare una forcella fino a 180 mm di escursione e, infatti, la versione top di gamma XR, monta una Ohlins RFX 38 da 180 mm di escursione, corsa che si abbassa a 170 mm negli altri due allestimenti disponibili, la RR e la R.

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La corsa al posteriore, invece, è di 165 mm per tutte le versioni e nello specifico dell'allestimento XR prevede un ammortizzatore a molla Ohlins TTX 22. Naturalmente gli ingegneri della casa spagnola hanno lavorato a stretto contatto con i colleghi svedesi per ottimizzarne il tuning.

Mondraker Dune 2024

- Componentistica utilizzata

La Mondraker Dune 2024 che abbiamo utilizzato durante la presentazione è l'allestimento top di gamma, la XR, che fa un ampio ricorso alla fibra di carbonio, dal manubrio alla guarnitura TRS Race Carbon, passando per i cerchi Grappler Carbon di e*Thirteen. Entrando nello specifico, la trasmissione brandizzata Sram utilizza il raffinato cambio X0 Eagle AXS Transmission.

Nessun compromesso nemmeno per l'impianto frenante, con gli Sram Code Ultimate Stealth a 4 pistoncini e rotori da 200 mm su entrambe le ruote.
In questo allestimento il montaggio poi si impreziosisce con gli pneumatici di primo equipaggiamento, i Maxxis Assegai con sezione 2.5", carcassa Exo+ e mescola MaxxGrip all'anteriore e Maxxis DHR II al posteriore, con sezione 2,4", carcassa DD e mescola MaxxTerra.

- Peso

La casa dichiara per l'allestimento top di gamma XR, in Taglia M senza pedali, con gomme tubeless, 19,7 Kg; noi, sempre nella stessa configurazione, abbiamo rilevato 19,4 Kg. Mondraker si è impegnata molto nel creare un'endurona a lunga escursione e montata con una componentistica solida, ma con un peso che non superasse i 20 kg.

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- Prezzo

Il prezzo per questo allestimento top di gamma è di 11.999 euro.
Vanno segnalati, però, gli altri due allestimenti, la RR che costa 9.499 euro e la R che di euro ne fa 7.999, offerti con lo stesso telaio in carbonio della XR. In tutti i casi la componentistica scelta, sebbene meno raffinata della XR, si rivela comunque all'altezza della situazione.
Entrando nello specifico e parlando della R, la entry level della famiglia, monta forcella Fox 38 Grip Performance da 170 mm, ammortizzatore Float X Performance e freni Sram DB8 200 mm.

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Mondraker Dune XR: 11999€
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Mondraker Dune RR: 9499€
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Mondraker Dune R: 7999€

- Garanzia

Il telaio, in particolare il triangolo principale, è garantito a vita se la registrazione della bici avviene entro i tre mesi dalla data di vendita, mentre il carro posteriore è coperto solo per tre anni, così come i difetti sulla verniciatura.

ASSETTO IN SELLA

La nuova Mondraker Dune 2024, nonostante l'aspetto cattivo e la geometria estrema, trasmette subito una bella confidenza nella guida. Scordatevi le precedenti Mondraker con le quali serviva un periodo di "rodaggio": qui bastano davvero pochi metri per sentirsela subito "tra le mani". 

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L'efficienza in pedalata è ottima e la posizione di guida è bella eretta.
È una bici caratterizzata da un reach "importante" e io che sono alto 1,78 metri e che mi trovo spesso e volentieri a cavallo tra una M e una L, ho scelto la taglia intermedia e mi sono trovato molto bene.    

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COMPORTAMENTO IN PEDALATA

La Mondraker Dune 2024 si arrampica molto bene, anche quando il fondo si fa smosso e le pendenze diventano importanti. Merito del piantone piuttosto in piedi, ma soprattutto della lunghezza del carro di 445 mm, che tiene l'anteriore sempre incollato al terreno e conferisce la giusta direzionalità al posteriore.

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Lei non teme i percorsi più tecnici in salita e sebbene la batteria non abbia la capacità di una full power, il motore è in grado di rispondere con sorprendente veemenza nelle salite molto ripide.
Ma l'autonomia ne risente.
Il motore Bosch Performance Line SX della Dune mi è piaciuto, perchè avvicina molto le prestazioni di un motore “leggero” a quelle di un “full power”, e tanto più forte pedalate, tanto più forte è l’assistenza che riceverete.
Questo motore richiede un certo apprendistato, ma è in grado di dare belle soddisfazioni, grazie anche all'ampia personalizzazione che l'app Bosch permette.

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COMPORTAMENTO NEL GUIDATO

La Mondraker Dune 2024 è una e-Mtb da enduro fortemente votata alla discesa e proprio in questa circostanza lei mi ha stupito.
Non tanto perché, come potrete immaginare, basta mollare i freni per acquistare velocità con una rapidità impressionante (è un vero missile), ma piuttosto mi ha sorpreso nei percorsi guidati, dove si è rivelata estremamente giocosa, quindi non una semplice "schiacciasassi".
Da subito invita a uno stile di guida attivo, dinamico: giocare con gli ostacoli diventa naturale.

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Merito agli ingegneri spagnoli che hanno studiato un corretto bilanciamento dei pesi e "azzeccato" le geometrie corrette per questa destinazione d'uso.
L'angolo di sterzo di 63,5° insieme al peso di circa 20 kg sono quanto basta per trasmettere una confidenza di guida molto alta. L'agilità nei percorsi tortuosi è buona, grazie anche al carro di 445 mm e alla ruota posteriore da 27,5" che ne esalta la maneggevolezza.  

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CONCLUSIONI

Il fatto che Mondraker abbia mostrato la prima Dune durante la presentazione della nuova dice chiaramente qual è la direzione che, secondo il produttore spagnolo, le Mtb da enduro stanno prendendo: saranno sempre più con il motore.
E la nuova Mondraker Dune 2024 con motore “light” è pensata per chi in salita non si vuole impegnare su terreni iper tecnici o iper ripidi, o comunque non voglia faticare sulle classiche risalite asfaltate, ma cerca un mezzo che poi in discesa trasmetta il feeling di una enduro tradizionale, quindi leggera e maneggevole.
Tanti i punti a suo favore: il motore Bosch Performance Line SX, le prestazioni in discesa, non solo nel veloce, ma anche nel guidato, e la sospensione posteriore, collaudata ed efficace. A convincere un po' meno la durata della batteria da 400 Wh e la garanzia del carro posteriore, "svincolata" da quella "a vita" sul triangolo principale.

Per informazioni Mondraker.com

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Sull'autore
Francesco Savona

Mi affascina il mondo delle e-bike, soprattutto quello legato alle bici da trail e da enduro, specialità nella quale ho corso per qualche anno, quando ancora l'elettrico non esisteva. Ma sono anche un amante dei lunghissimi giri alpini, per intenderci quelli epici, da bici in spalla... Ho anche un trascorso professionale ventennale nell'ambito editoriale delle moto

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