Vent LDV 500: questa sospensione stupisce davvero...

Francesco Savona
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La Vent LDV 500 è la raffinata e-Mtb prodotta da Vent, azienda italiana che opera a Introbio, in Valsassina, in provincia Lecco.
Per chi non lo sapesse, Vent nasce nell'ottobre del 2017 dalle ceneri della vecchia HM, famosa per le sue moto da enduro e motard su base Honda.
Un'azienda motociclistica, quindi, con un'esperienza di tutto rispetto, che Vent ha deciso di mettere a frutto nel campo delle Mtb a pedalata assistita.
Di Vent vi abbiamo parlato un po' di anni fa, in questo articolo, e le soluzioni tecniche di questa e-Mtb fecero molto scalpore.

Nasce così la Vent LDV 500, tributo al genio italico di Leonardo Da vinci, personaggio rivoluzionario e poliedrico, proprio come questa e-Mtb si prefigge di essere.
Si tratta di una bici da trail, con ruote da 29", 150 mm di escursione all'anteriore e 140 al posteriore, ma prima di entrare nei dettagli, andiamola a scoprire assieme in questo video che online in Premiere questa sera alle 20:30:



DETTAGLI TECNICI VENT LDV 500

- Telaio

Il fiore all'occhiello della Vent LDV 500 è il telaio, una struttura monoscocca a doppia culla in carbonio, di derivazione motociclistica, realizzato in Italia e non importato dall'Oriente.
Dove sulla moto troviamo alloggiato il serbatoio, qui troviamo l'ammortizzatore, ovvero sul tubo superiore.
La tecnologia utilizzata per realizzare questo telaio è la stessa usata in F1: esce dallo stampo come un pezzo unico, lasciato volutamente con un aspetto carbon look.
Il posizionamento nel tubo superiore permette alla LDV 500 di nascondere l'ammortizzatore, arrivando ad un risultato estetico decisamente originale ed unico.

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- Geometria

Le geometrie sono abbastanza "conservative", o tradizionali se vogliamo: in taglia M troviamo un reach di 443 mm, un piantone seduta inclinato di 74,5° e un angolo sterzo di 66°.

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Da segnalare la lunghezza del carro di 459 mm che, come vedremo dopo, si apprezzerà sulle salite più ripide. Qui sotto la tabella delle geometrie complete sulle varie taglie:

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- Motore

La Vent LDV 500 è equipaggiata con un motore Brose S-Mag da 90 Nm, abbinato a una batteria da 630 Wh di ultima generazione, integrata nel telaio e facilmente estraibile.
Offre 4 differenti modalità di assistenza (Eco, Tour, Sport e Boost), tutte personalizzabili con incrementi di +/- 10% rispetto alla configurazione standard, semplicemente entrando nel menu di configurazione dal display montato di serie, il Brose All Round a colori da 2,5 pollici.
Semplice ma ben fatto.

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In alternativa, si può scaricare l'apposita App e, tramite connessione Bluetooth, regolarle dallo smartphone. Un motore dall'erogazione decisa e bella pronta, ovvero caratteristiche che si amano o si odiano: piacerà a chi cerca la prontezza di risposta da un motore elettrico a potenza piena, un po' meno da chi vuole una risposta più naturale, più "soft".

- Batteria

Il motore Brose è alimentato da una batteria da 630 Wh, ben integrata nell'obliquo.
Una capacità di tutto rispetto, anche se bisogna considerare che ormai lo standard di riferimento su questa tipologia di Mtb è di 700 Wh. Questa batteria, comunque, utilizzando prevalentemente le modalità di assistenza Eco e Tour, mi ha permesso di chiudere un giro di  32 km e 1.235 di dislivello con un residuo di circa il 35%. Ricordiamo che Brose per questo tipo di motorizzazione non offre la possibilità di montare un range extender aggiuntivo.

- Sospensioni

La novità principale della Vent LDV 500 è rappresentata dal concetto di ammortizzazione brevettata TST, studiato per garantire una guida divertente e precisa.
L'aspetto più evidente, quello che salta subito all'occhio, è la posizione dell'ammortizzatore, per la cronaca un Fox Float DPSX2, inserito direttamente all’interno del tubo orizzontale; il rider in questo modo avrà a portata di mano le varie ghiere del mono e potrà facilmente regolarlo in qualsiasi momento.

Se guardate la foto in alto notate il cosiddetto spintore, ossia un elemento che collega l'ammortizzatore al parallelogramma posteriore.
Questa soluzione ha due caratteristiche di spicco: in primo luogo riduce le forze torsionali a carico dell'ammortizzatore e migliora la solidità del triangolo posteriore; secondariamente, con la premessa che si tratta di un quadrilatero con giunto Horst, quando la sospensione si comprime, grazie ad un rapporto di leveraggio di 1:2,8, l'ammortizzatore (con misure 205x65 mm) ha un comportamento lineare e sensibile alle piccole sollecitazioni.
Restando in tema di sospensioni, davanti abbiamo una forcella Fox Float 36 Factory Fit 4 da 150 mm.

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- Componentistica utilizzata

La Vent LDV 500 sfrutta in parte componentistica italiana, come la sella San Marco e gli pneumatici Pirelli Scorpion Hyperwall con sezione da 29x2,6", nella versione M all’anteriore e R al posteriore.
Le ruote da 29 pollici, rigorosamente in carbonio, sono Fsa, le Gradient I29, ed Fsa fornisce anche il manubrio e lo stem, compatibili con il passaggio interno ICR.
Il cambio è il raffinato Sram XX1 Eagle AXS a 12 velocità con attivazione elettromeccanica.
L'impianto frenante invece è della tedesca Magura con gli MT7 Pro, con dischi da 203 mm su entrambe le ruote, che assicurano sempre la giusta grinta, mantenendo al tempo stesso una buona modulabilità.

- Peso bici

Il peso in taglia M dichiarato dalla casa è di circa 22 kg senza pedali, e con camere d'aria. Personalmente, nella bici in prova, che ricordiamo è una taglia M, abbiamo rilevato un peso di 23,8 Kg con pedali e camere d'aria.

- Prezzo bici

Il prezzo è di 13.900€.
Non è una bici per tutte le tasche e pur avendo un allestimento curato, risulta comunque costosa.
Attenzione, però, perché a pesare in maniera significativa sul prezzo sono la produzione artigianale del telaio e l'unicità del suo disegno.
E' un mezzo ricercato e raffinato e Vent sa bene che è rivolto ad una platea di intenditori.

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Compresi nel prezzo, un ricco tool di attrezzi (foto sopra), che prevede anche una chiave dinamometrica, la "messa in sella" personalizzata con Sag, pressione gomma e regolazione delle leve. Una sola la colorazione disponibile, nero "carbon look", come quella che vedete nelle foto. 

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- Garanzia

Il telaio della Vent LDV 500 è garantito a vita e, come se non bastasse, all'atto dell'acquisto il numero di serie del telaio viene registrato con atto notarile, così il proprietario ha un vero e proprio certificato di proprietà della bici in caso di smarrimento o sottrazione fraudolenta del mezzo.
La componentistica, invece, segue la garanzia offerta dai fornitori, generalmente di due anni.



ASSETTO IN SELLA

In sella ci si trova facilmente a proprio agio, per via delle geometrie tradizionali e poco aggressive che mettono tutti d'accordo. Personalmente è piaciuta molto la collocazione dell'ammortizzatore nel tubo orizzontale, che permette di avere la levetta di sblocco sempre a portata di mano, una "chicca" che si apprezza subito dai primi metri.

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COMPORTAMENTO IN PEDALATA

La Vent LDV 500 piacerà a chi vuole poter giocare con l’assistenza mettendoci del suo in fase di pedalata, oppure sfruttare tutta la potenza dell'unità motrice Brose da 90 Nm: la possibilità di regolare finemente la risposta del motore con incrementi di + o - 10% è utile per adattare la bici al nostro stile di guida e ai percorsi affrontati, anche se ricordiamo che la risposta di questo motore è decisamente "aggressiva": chi cerca una sensazione di naturalezza in fase di pedalata potrebbe storcere il naso.
E poi c'è il carro dotato dell'esclusivo sistema di ammortizzazione brevettato TST, che in salita offre alla ruota posteriore una trazione notevole che, unita alla lunghezza del carro, tiene l'anteriore sempre incollato al terreno.
In definitiva, è una trail bike che si arrampica con una facilità impressionante, anche quando il fondo si fa smosso e le pendenze diventano importanti.

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COMPORTAMENTO NEL GUIDATO

In discesa, il divertimento è assicurato: il comportamento del carro è lineare e ha il merito di tenere il posteriore incollato al terreno, ricordando il comportamento di una bici con ammortizzatore "a molla", favorendo quindi il grip e il controllo del mezzo.
La maneggevolezza non è il suo forte, e nei passaggi più stretti va guidata "di forza", assomigliando in questo alle endurone moderne che brillano nei percorsi veloci e scassati, un po' meno in quelli lenti e guidati.
Un cenno sulle gomme di primo equipaggiamento, che vanno bene su trail poco impegnativi, ma che non rendono giustizia alle capacità discesistiche di questo mezzo. Io l'ho provata anche con dei Pirelli Enduro "S" all'anteriore ed Enduro "T" al posteriore e vi assicuro che la musica cambia parecchio.

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IN CONCLUSIONE…

Non è una bici per tutti e a dirlo è soprattutto il prezzo.
Di certo è un mezzo ricercato e raffinato, che sarà apprezzato da chi sa coglierne il valore aggiunto, con un carro posteriore e un telaio monoscocca di derivazione F1, unici nel loro genere.
Sui trail regala tante soddisfazioni, è stabile e offre tanto grip, ma l'agilità non è il suo punto di forza. Insomma, una e-Mtb da trail riding, adatta alle escursioni alpine e ai percorsi più tecnici da enduro.

Per informazioni VentBike.it

Qui tutti i nostri articoli, test e approfondimenti sulle e-Mtb

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Sull'autore
Francesco Savona

Mi affascina il mondo delle e-bike, soprattutto quello legato alle bici da trail e da enduro, specialità nella quale ho corso per qualche anno, quando ancora l'elettrico non esisteva. Ma sono anche un amante dei lunghissimi giri alpini, per intenderci quelli epici, da bici in spalla... Ho anche un trascorso professionale ventennale nell'ambito editoriale delle moto

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