Alta Via Stage Race, l'affascinante competizione a tappe, che dal 12 al 20 giugno porterà i biker più allenati e avventurosi a percorrere tutta la Liguria da est a ovest, propone 500 km di distanza da Bolano (La Spezia) ad Airole (Imperia) con un dislivello complessivo di 19.000 m.
La gara si preannuncia tanto entusiasmante quanto dura e per dare il tutto per tutto sarà importante anche saper amministrare, trovare il ritmo giusto e interpretare nel miglior modo possibile le tappe una dopo l’altra.
Mtbcult.it avrà un equipaggio che parteciperà all'Alta Via Stage Race 2015 e racconterà la gara dall'interno, dandovi quindi l'opportunità di vivere quasi in diretta i momenti difficili e emozionanti, la fatica e la soddisfazione di attraversare in Mtb la Liguria.
La varietà di paesaggi e tipologie di fondo che i biker incontreranno è incredibile e questo grazie alla particolare conformazione del territorio ligure.
L'itinerario segue quasi fedelmente quello dell’Alta Via dei Monti Liguri, attraverso ambienti e paesaggi sempre differenti: colline coltivate a terrazze, borghi di origine medioevale, valichi fortificati, praterie di crinale, fitti boschi e aspre montagne.
Solo dove le condizioni del tracciato non siano tali da permettere il passaggio della corsa, sono state individuate opportune deviazioni.
Ad esempio, rispetto alle passate edizioni, sono stati ridotti alcuni faticosi tratti di portage e aumentati al massimo i divertenti tratti di sentiero.
Vediamo ora giorno per giorno le caratteristiche più salienti delle 8 tappe (o stage).
Stage 1, 13 giugno
Bolano-Sesta Godano, lunghezza 57.4 km, dislivello in salita 1702 m, terreno: sterrato 50%, asfalto 47%, sentiero 3%.
Tappa tranquilla e piuttosto breve, interamente pedalabile, tra paesaggi aperti e ricchi di pascoli. Suggestivo il parco monumentale di Passo del Rastrello, luogo di eccidi nazisti della Seconda Guerra Mondiale. Significativa la deviazione per la Baita della Luna sul Monte Alpicella. E' la tappa ideale per rompere il ghiaccio!
Stage 2, 14 giugno
Sesta Godano-Borzonasca, lunghezza 74.8 km, dislivello in salita 2688 m, terreno: asfalto 53%, sentiero 29%, sterrato 18%.
Tappa lunga e impegnativa, con forte dislivello altimetrico. Affascinante il parco eolico presso il Passo della Cappelletta, di grande interesse paesaggistico e naturalistico il Parco dell’Aveto, in cui si sviluppa la seconda parte di gara. Qui si raggiunge il monte Aiona, una delle cime più famose e frequentate di tutto l'Appennino Ligure, nel cuore del Parco dell’Aveto. La salita al monte Aiona è una delle imprese più dure di tutta la competizione, con diversi tratti in portage, ma la fatica è largamente ripagata dal panorama che si gode dalla vetta e dalla lunga e divertente discesa che porta fino alla Cappella del Bozale, in prossimità dell’arrivo di Borzonasca.
Stage 3, 15 giugno
Borzonasca-Montoggio, lunghezza 60.4 km, dislivello in salita 1950 m, terreno: asfalto 47%, sentiero 31%, sterrato 22%.
Tappa di media lunghezza, non particolarmente impegnativa: un momento di respiro tra la seconda e la quarta tappa, che richiedono entrambe un intenso sforzo. Da Borzonasca a Montoggio si pedala interamente nell’entroterra di Genova, dalla Val d’Aveto alla Valle Scrivia. Nella parte iniziale, da Belpiano a Barbagelata, due belle deviazioni portano prima al Passo del Crocetta e al caratteristico borgo di Ventarola, poi al Monte Caucaso e all’omonimo rifugio. Nella parte finale si raggiunge Torriglia, e poi si percorre il panoramico crinale che porta a Montoggio.
A parte l’asfalto iniziale e i tratti di portage verso il Monte Caucaso, il Monte Lavagnola e il Passo del Colletto, il resto è mountain bike allo stato puro!
Stage 4, 16 giugno
Montoggio-Varazze, lunghezza 96.4 km, dislivello in salita 2480 m, terreno: asfalto 40%, sterrato 35%, sentiero 25%.
Nella quarta tappa, la più vicina al mare, si affronta il monte Beigua, dalla cui cima tondeggiante è possibile osservare, nelle giornate di cielo sereno, le due riviere liguri di ponente e di levante, l'arco alpino dalle Alpi Liguri alle Pennine, la Pianura Padana, l'Appennino Ligure, le Alpi Apuane e la Corsica. Il monte Beigua si trova all'interno dell'omonimo Geoparco, ricco di siti di grande valore che raccontano la storia geologica dell’Italia e l’evoluzione della catena alpina. Per raggiungere il monte Beigua, i biker percorrono - su sterrata in quota alternata a sentiero tecnico - uno dei tratti più belli di tutta l’Alta Via dei Monti Liguri, a soli 5 km dalla costa e dal mare. Superata la vetta, inizia la lunga discesa verso il borgo marinaro di Varazze, sede di tappa. Molta attenzione in questo tratto finale, dove si affrontano piste da downhill e da enduro sapientemente costruite dai bikers varazzini.
È la tappa più lunga di Alta Via Stage Race, la sfida forse più dura.
Stage 5, 17 giugno
Varazze-Bardineto, lunghezza 84 km, dislivello in salita 2925 m, terreno: sterrato 53%, asfalto 38%, sentiero 9%
Tappa lunga e abbastanza impegnativa attraverso l’entroterra di Savona, la provincia più ricca di boschi della Liguria. Decisamente dura, anche se molto bella, la salita da Varazze al Colle del Giovo. Superato il Forte napoleonico del Melogno, si entra nella stupenda foresta di faggi monumentali della Barbottina, una delle più belle dell'intera Liguria. Infine, veloce ed emozionante il sentiero conclusivo che scende a Bardineto.
Stage 6, 18 giugno
Bardineto-Pornassio, lunghezza 54.7 km, dislivello in salita 2634 m, terreno: sterrato 43%, sentiero 43%, asfalto 14%.
Tappa di media lunghezza, che alterna tratti scorrevoli e divertenti a tratti molto impegnativi, come la salita al Monte Carmo. Interessante e vario il contesto ambientale: paesaggi ameni di prati e boschi, panorami eccezionali, vette rocciose dall’aspetto ardito. Nella sesta tappa si incontra anche il monte Galero, elegante e imponente cima delle Alpi Liguri, al confine tra Liguria e Piemonte, che offre panorami splendidi sia sul versante ligure sia su quello piemontese. Si possono ammirare lungo il ripido contrafforte sud ovest del monte Galero i cosiddetti “giganti di pietra”, curiose forme rocciose dovute al fenomeno dell’erosione selettiva.
Le salite iniziali sono quasi tutte pedalabili, su stradoni larghi. A metà tappa c'è però un tratto di portage veramente duro. Nel tratto finale che porta a Pornassio, ci sarà da divertirsi, sulle piste costruite per i fanatici del gravity.
Stage 7, 19 giugno
Pornassio-Pigna, lunghezza 57.3 km, dislivello in salita 2247 m, terreno: sterrato 50%, asfalto 28%, sentiero 22%.
Tappa molto panoramica, che prende il via dalle antiche fortificazioni del Colle di Nava e si sviluppa lungo il bellissimo crinale che attraversa il Parco delle Alpi Liguri. Con la salita al Monte Saccarello (circa 2000 m) si raggiunge il punto di massima altitudine della competizione. Da notare che la tappa si presenta abbastanza impegnativa, sia per il tratto esposto che aggira a nord i Monti Toraggio e Pietravecchia, sia per la discesa verso Buggio, molto veloce e tecnica.
Stage 8, 20 giugno
Pigna-Airole, lunghezza 32.4 km, dislivello in salita 1458 m, terreno: sterrato 65%, sentiero 20%, asfalto 15%.
Per concludere alla grande, ecco l'ultima spettacolare tappa, che attraversa i fitti boschi di Testa d’Alpe per poi svilupparsi lungo il crinale di confine tra Italia e Francia, con meravigliosi panorami su entrambi i versanti.
La salita iniziale è lunga e dà la sensazione di non finire mai, ma è tutta pedalabile, zero portage. La discesa verso Airole, a tratti molto tecnica, va affrontata con particolare attenzione, ma è bellissima, anche perché vedere il traguardo ripaga di tutte le fatiche!
Per informazioni dettagliate e iscrizioni: Altaviastagerace.com.
Sullo stesso sito, nella sezione Percorso, è possibile scaricare le mappe e le altimetrie di tutte le tappe.
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Sull'autore
Veronica Micozzi
Mi piace leggere, scrivere, ascoltare. Mi piacciono le storie. Mi piace lo sport. Mi piacciono le novità. E riconosco la sana follia che anima i seguaci della bici. Credo di aver capito perché vi (ci) piace tanto la Mtb, al di là della tecnica, delle capacità, dell’agonismo: è per quella libertà, o illusione, di poter andare ovunque, di poter raggiungere qualsiasi vetta, di poter superare i propri limiti che solo le due ruote sanno regalarti…