Alta Via Stage Race 2015: il percorso, tappa per tappa

Veronica Micozzi
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Alta Via Stage Race, l'affascinante competizione a tappe, che dal 12 al 20 giugno porterà i biker più allenati e avventurosi a percorrere tutta la Liguria da est a ovest, propone 500 km di distanza da Bolano (La Spezia) ad Airole (Imperia) con un dislivello complessivo di 19.000 m.
La gara si preannuncia tanto entusiasmante quanto dura e per dare il tutto per tutto sarà importante anche saper amministrare, trovare il ritmo giusto e interpretare nel miglior modo possibile le tappe una dopo l’altra.

Mtbcult.it avrà un equipaggio che parteciperà all'Alta Via Stage Race 2015 e racconterà la gara dall'interno, dandovi quindi l'opportunità di vivere quasi in diretta i momenti difficili e emozionanti, la fatica e la soddisfazione di attraversare in Mtb la Liguria.

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La varietà di paesaggi e tipologie di fondo che i biker incontreranno è incredibile e questo grazie alla particolare conformazione del territorio ligure.
L'itinerario segue quasi fedelmente quello dell’Alta Via dei Monti Lig­uri, attraverso ambi­enti e pae­saggi sem­pre dif­fer­enti: colline colti­vate a ter­razze, borghi di orig­ine medio­e­vale, valichi for­ti­fi­cati, pra­terie di crinale, fitti boschi e aspre mon­tagne.
Solo dove le con­dizioni del trac­ciato non siano tali da per­me­t­tere il pas­sag­gio della corsa, sono state indi­vid­u­ate oppor­tune devi­azioni.
Ad esempio, rispetto alle passate edizioni, sono stati ridotti alcuni faticosi tratti di portage e aumentati al massimo i divertenti tratti di sentiero.

percorso

Vediamo ora giorno per giorno le caratteristiche più salienti delle 8 tappe (o stage).

Stage 1, 13 giugno
Bolano-Sesta Godano, lunghezza 57.4 km, dis­liv­ello in salita 1702 m, terreno: sterrato 50%, asfalto 47%, sentiero 3%.

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Tappa tran­quilla e piut­tosto breve, intera­mente ped­al­a­bile, tra pae­saggi aperti e ric­chi di pas­coli. Sug­ges­tivo il parco mon­u­men­tale di Passo del Ras­trello, luogo di eccidi nazisti della Sec­onda Guerra Mondiale. Significativa la devi­azione per la Baita della Luna sul Monte Alpi­cella. E' la tappa ideale per rompere il ghiaccio!

Stage 2, 14 giugno
Sesta Godano-Borzonasca, lunghezza 74.8 km, dis­liv­ello in salita 2688 m, terreno: asfalto 53%, sentiero 29%, sterrato 18%.

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Tappa lunga e impeg­na­tiva, con forte dis­liv­ello alti­met­rico. Affasci­nante il parco eolico presso il Passo della Cap­pel­letta, di grande inter­esse pae­sag­gis­tico e nat­u­ral­is­tico il Parco dell’Aveto, in cui si sviluppa la sec­onda parte di gara. Qui si raggiunge il monte Aiona, una delle cime più famose e frequentate di tutto l'Appennino Ligure, nel cuore del Parco dell’Aveto. La salita al monte Aiona è una delle imprese più dure di tutta la competizione, con diversi tratti in portage, ma la fatica è largamente ripagata dal panorama che si gode dalla vetta e dalla lunga e divertente discesa che porta fino alla Cappella del Bozale, in prossimità dell’arrivo di Borzonasca.

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Stage 3, 15 giugno
Bor­zonasca-Montoggio, lunghezza 60.4 km, dis­liv­ello in salita 1950 m, terreno: asfalto 47%, sentiero 31%, sterrato 22%.

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Tappa di media lunghezza, non par­ti­co­lar­mente impeg­na­tiva: un momento di respiro tra la seconda e la quarta tappa, che richiedono entrambe un intenso sforzo. Da Bor­zonasca a Mon­tog­gio si ped­ala intera­mente nell’entroterra di Gen­ova, dalla Val d’Aveto alla Valle Scrivia. Nella parte iniziale, da Belpi­ano a Barbage­lata, due belle devi­azioni por­tano prima al Passo del Cro­cetta e al carat­ter­is­tico borgo di Ven­tarola, poi al Monte Cau­caso e all’omonimo rifu­gio. Nella parte finale si raggiunge Tor­riglia, e poi si per­cor­re il panoramico crinale che porta a Montoggio.
A parte l’asfalto iniziale e i tratti di portage verso il Monte Caucaso, il Monte Lavagnola e il Passo del Colletto, il resto è mountain bike allo stato puro!

Stage 4, 16 giugno
Mon­tog­gio-Varazze, lunghezza 96.4 km, dis­liv­ello in salita 2480 m, terreno: asfalto 40%, sterrato 35%, sentiero 25%.

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Nella quarta tappa, la più vicina al mare, si affronta il monte Beigua, dalla cui cima tondeggiante è possibile osservare, nelle giornate di cielo sereno, le due riviere liguri di ponente e di levante, l'arco alpino dalle Alpi Liguri alle Pennine, la Pianura Padana, l'Appennino Ligure, le Alpi Apuane e la Corsica. Il monte Beigua si trova all'interno dell'omonimo Geoparco, ricco di siti di grande valore che raccontano la storia geologica dell’Italia e l’evoluzione della catena alpina. Per raggiungere il monte Beigua, i biker percorrono - su sterrata in quota alternata a sentiero tecnico - uno dei tratti più belli di tutta l’Alta Via dei Monti Liguri, a soli 5 km dalla costa e dal mare. Superata la vetta, inizia la lunga discesa verso il borgo marinaro di Varazze, sede di tappa. Molta attenzione in questo tratto finale, dove si affrontano piste da downhill e da enduro sapientemente costruite dai bikers varazzini.
È la tappa più lunga di Alta Via Stage Race, la sfida forse più dura.

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Stage 5, 17 giugno
Varazze-Bardineto, lunghezza 84 km, dis­liv­ello in salita 2925 m, terreno: sterrato 53%, ​asfalto 38%, ​sentiero 9%

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Tappa lunga e abbas­tanza impeg­na­tiva attra­verso l’entroterra di Savona, la provin­cia più ricca di boschi della Lig­uria. Decisa­mente dura, anche se molto bella, la salita da Varazze al Colle del Giovo. Superato il Forte napoleonico del Melogno, si entra nella stupenda foresta di faggi monumentali della Barbottina, una delle più belle dell'intera Liguria. Infine, veloce ed emozio­nante il sen­tiero conclusivo che scende a Bardineto.

Stage 6, 18 giugno
Bar­dineto-Pornassio, lunghezza 54.7 km, dis­liv­ello in salita 2634 m, terreno: sterrato 43%, ​sentiero 43%, asfalto 14%.

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Tappa di media lunghezza, che alterna tratti scor­revoli e diver­tenti a tratti molto impeg­nativi, come la salita al Monte Carmo. Inter­es­sante e vario il con­testo ambi­en­tale: pae­saggi ameni di prati e boschi, panorami eccezion­ali, vette roc­ciose dall’aspetto ardito. Nella sesta tappa si incontra anche il monte Galero, elegante e imponente cima delle Alpi Liguri, al confine tra Liguria e Piemonte, che offre panorami splendidi sia sul versante ligure sia su quello piemontese. Si possono ammi­rare lungo il ripido contrafforte sud ovest del monte Galero i cosid­detti “giganti di pietra”, curiose forme roc­ciose dovute al fenom­eno dell’erosione selet­tiva.
Le salite iniziali sono quasi tutte pedalabili, su stradoni larghi. A metà tappa c'è però un tratto di portage veramente duro. Nel tratto finale che porta a Pornassio, ci sarà da divertirsi, sulle piste costruite per i fanatici del gravity.

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Stage 7, 19 giugno
Por­nas­sio-Pigna, lunghezza 57.3 km, dis­liv­ello in salita 2247 m, terreno: sterrato 50%, asfalto 28%, sentiero 22%.

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Tappa molto panoram­ica, che prende il via dalle antiche for­ti­fi­cazioni del Colle di Nava e si sviluppa lungo il bel­lis­simo crinale che attra­versa il Parco delle Alpi Lig­uri. Con la salita al Monte Sac­carello (circa 2000 m) si rag­giunge il punto di mas­sima alti­tu­dine della com­pe­tizione. Da notare che la tappa si pre­senta abbas­tanza impeg­na­tiva, sia per il tratto esposto che aggira a nord i Monti Tor­ag­gio e Pietravec­chia, sia per la discesa verso Bug­gio, molto veloce e tecnica.

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Stage 8, 20 giugno
Pigna-Airole, lunghezza 32.4 km, dis­liv­ello in salita 1458 m, terreno: sterrato 65%, ​sentiero 20%, asfalto 15%.

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Per concludere alla grande, ecco l'ultima spettacolare tappa, che attra­versa i fitti boschi di Testa d’Alpe per poi svilup­parsi lungo il crinale di con­fine tra Italia e Fran­cia, con meravigliosi panorami su entrambi i ver­santi.
La salita iniziale è lunga e dà la sensazione di non finire mai, ma è tutta pedalabile, zero portage. La discesa verso Airole, a tratti molto tecnica, va affrontata con particolare attenzione, ma è bellissima, anche perché vedere il traguardo ripaga di tutte le fatiche!

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Per informazioni dettagliate e iscrizioni: Altaviastagerace.com.
Sullo stesso sito, nella sezione Percorso, è possibile scaricare le mappe e le altimetrie di tutte le tappe.

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Sull'autore
Veronica Micozzi

Mi piace leggere, scrivere, ascoltare. Mi piacciono le storie. Mi piace lo sport. Mi piacciono le novità. E riconosco la sana follia che anima i seguaci della bici. Credo di aver capito perché vi (ci) piace tanto la Mtb, al di là della tecnica, delle capacità, dell’agonismo: è per quella libertà, o illusione, di poter andare ovunque, di poter raggiungere qualsiasi vetta, di poter superare i propri limiti che solo le due ruote sanno regalarti…

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