Alba in montagna, buongiorno mondo!

Simone Lanciotti
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Sono stanco di guardare tramonti, che saranno anche belli, ma i tramonti d’autunno mi mettono una tremenda malinconia.
Il sole scappa via ogni giorno un po’ prima e con esso le possibilità di fare cose.
Le giornate sono più compresse e all’improvviso ti sembra di essere già abituato all’inverno.
Una mazzata pazzesca per il morale, almeno per chi ama pedalare.
Se non vuoi soccombere al malumore hai una sola alternativa: darti da fare.
E soprattutto farlo prima di tutti, prima che il sole sorga, per allungare al massimo la giornata.

alba in montagna

E se ci metti anche la Mtb di mezzo allora hai fatto bingo.
E io ieri volevo a tutti i costi fare un bel bingo.
Mettendo da parte tutto.
La stanchezza (ho anch’io una famiglia, chi vuol capire capisca).
Le scadenze.
Gli obblighi.
E rompere gli schemi.
Vi ho parlato spesso di night riding, inteso come partire in bici al tramonto e rincasare col buio, ma ieri ho voluto fare una cosa diversa: night to day light riding.
Cioè partire in bici col buio pedalando verso il giorno.

alba in montagna

alba in montagna



Ora le giornate sono più corte, ma se ti svegli presto e ti attivi prima del solito, la giornata diventa infinita.
Ti dà sensazioni incredibili.
Ieri l’ho fatto, confidando nel fatto che oggi mi sarei riposato.
Forse.
Ma la faccio breve e vi porto lì, sulla cima più alta che ho nei paraggi, Monte Autore, 1850 metri.
Alle 5:40
-2°C
Buio
Vento
Freddo
Non è più autunno.
E quello che sto facendo, insieme ad altri due privilegiati-malcapitati, Stefano e Luigi, per un attimo perde di significato.
Ma perché tutto questo sbattimento?

alba in montagna

alba in montagna

alba in montagna

La montagna
Ho sempre pensato che le belle giornate vadano vissute in bici.
I posti magnifici vadano scoperti ed esplorati in bici.
E alcune delle emozioni più forti si possono provare in bici.
Se possiedi una mountainbike hai già una direzione: la montagna.

Arrivare primi
Non è per competizione, ma per il desiderio di sentirsi privilegiati.
E vedere l’alba è un piccolo enorme privilegio.

Essere in alto
La montagna ti dà anche quest’altro privilegio.
E vedere l’alba dall’alto diventano due privilegi

Allungare il giorno
Non mi voglio arrendere alla tirannia dell’autunno.
«Le ore di luce sono sempre di meno - mi sono detto - Sfruttale al massimo».

E sono qui, sulla montagna che per prima vede il sole tutti i giorni.
Il cielo va schiarendosi e all’orizzonte si vede il bagliore sempre crescente del sole.
Sta arrivando, e quando ci troviamo in località Le Vedute manca circa un’oretta all’alba.
E’ freddo e il vento della mattina spezza qualunque proposito di accoglienza.
Iniziamo la salita verso Monte Autore, ossia la cima più alta dei Monti Simbruini.
Arriveremo a quota 1850 metri circa e da lì lo spettacolo sarà supremo.
L’umidità del bosco è devastante.
Il fondo è umido, scivoloso e la grande quantità di foglie a terra rende complicatissimo il grip.
Ma di questo ce ne occuperemo in discesa.
Ora si deve salire.
Non riesco a non pensare al freddo perché è davvero tremendo.
Andiamo avanti.
La luce aumenta sempre un po’ di più e in un attimo ci ritroviamo nel tratto di sentiero più pedalabile.
La cima è lì davanti a noi.
Ci siamo, e, come tutte le volte che mi capita di arrivare in vetta, cerco di non guardarmi intorno.
Aspetto di essere in vetta per gustare l’esplosione del panorama davanti ai miei occhi.

alba in montagna

alba in montagna

alba in montagna

E anche questa volta è magnifico.
Davanti a noi il bagliore del sole diventa sempre più forte.
«Mancheranno una decina di minuti all’alba»
Dietro di noi, invece, in basso, lontana e ancora al buio, Roma, le altre cittadine, la nostra quotidianità.
Torno a guardare il sole e a scrutare le altre montagne.
Davanti a noi l’Abruzzo, si vede la Maiella e più a Nord anche il Gran Sasso.
Lo spettacolo è maestoso.

alba in montagna

alba in montagna

alba in montagna

alba in montagna

E all’improvviso tutto lo sbattimento di essere qui a quest’ora acquista tutti i significati del mondo.

Per lavoro parliamo, proviamo, raccontiamo le bici e le imprese che si compiono in bici.
Solo che oggi la bici passa in secondo piano.
La bici è lo strumento, non il fine.
E in fondo lo sappiamo tutti che è sempre così, ma capita di dimenticarlo.
La bici può portarti fin quassù e aggiungere altre dimensioni alla tua piccola impresa, come il divertimento, il piacere di guida, la conquista epica e via dicendo.
La bicicletta, insomma, è un mezzo perché il vero fine è questo: raccontare ad altri o anche solo a te stesso ciò che puoi fare e raggiungere in sella alla bici.
L’alba in montagna è un fatto che accade tutti i giorni, ma basta poco per renderlo un accadimento fantastico.

alba in montagna

alba in montagna

alba in montagna

alba in montagna

alba in montagna

Ci siamo è il momento di tornare giù.
Qui si stava bene e scendere, oggi, è meno piacevole di tante altre volte.
Decidiamo di mettere le ruote su alcuni dei sentieri più panoramici per continuare ad assaporare il gusto dell’alba in montagna.

Luigi, il fotografo, non sa se continuare a fare foto oppure mettersi a guidare anche lui la bici.
A un certo punto lasciamo stare le foto e pensiamo ad andare giù.
Ci fermeremo strada facendo quando troveremo spot interessanti per le foto.
Come al solito.
Il terreno è ghiacciato e le ruote creano dei solchi, scricchiolando.

alba in montagna

alba in montagna

alba in montagna

Il fondo del bosco è umido e il grip dell’estate è solo un lontano ricordo.
Poco male, ci divertiamo a far scodare la bici, tirando fuori dal mazzo diversi jolly.
Di quelli che ti tirano i muscoli della faccia...
Andiamo giù, il freddo sembra sparito (sembra…) e adesso le luci su casco e manubrio non servono più.

alba in montagna

alba in montagna

alba in montagna

alba in montagna

Il sole appena svegliato inizia a salire e di sicuro ha molte più forze di noi.
Questa giornata iniziata svariate ore fa sarà lunghissima, ma sarà anche una di quelle da ricordare.
E in questo istante le bici che io e Stefano stavamo usando smettono di essere dei mezzi e tornano ad essere il nostro lavoro.

Arriva il momento della colazione.
E arriverà anche il momento di salutarci e di tornare ognuno alle proprie faccende.
Solo che siamo già stanchi, come quando si torna da un lungo viaggio e si ripiomba nella quotidianità e nella normalità.
Ordinare la colazione al bar è la prima cosa che suona banale.
Necessario, ma banale.
Ovvio.
Normale.
Però, questo cappuccino lo ricorderò.

alba in montagna

Mentre afferro la tazza mi accorgo che i pollici delle mani mi fanno ancora male per il freddo patito qualche ora fa.
E che le gambe hanno qualche graffio nuovo.
E che ho un po’ di mal di testa e anche un po’ di raffreddore.
Me ne accorgo solo ora, all’improvviso, e credo che solo riguardando le foto di Luigi mi renderò conto di quanto è stata magnifica quest’alba in montagna.
Adesso vi lascio con le immagini e i dettagli delle bici che abbiamo usato ieri e di cui torneremo a parlarvi nelle prossime settimane.
La bici è un mezzo, ispira grandi emozioni, ma tutte sono generate da chi sta in sella.

ORBEA OCCAM TR CUSTOM
Abbiamo chiesto ad Orbea e Sram di allestire una bici per i nostri test.
E la risposta la potete vedere in queste immagini.
L'allestimento di questa bici custom ci permetterà di completare il test dello Sram Gx Eagle e della forcella RockShox Pike di nuova generazione e di andare più a fondo sul comportamento del telaio Orbea Occam Tr e delle ruote Sram Roam 50, specifiche per ruote da 29".
La bici così allestita, in taglia L, con gomme tubeless e senza pedali, arriva a 12,80 Kg.

alba in montagna

alba in montagna

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alba in montagna

alba in montagna

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alba in montagna

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PIVOT SWITCHBLADE 29
Questa bici, come vi abbiamo detto anche nel video sopra, è una trail bike con attributi decisamente importanti.
A cominciare dalla battuta del mozzo posteriore da 157 mm che porta il carro a una lunghezza di 42,8 cm, valore molto basso per essere una full da 135 mm di escursione con ruote da 29" e, volendo, anche 650b Plus.
L'angolo di sterzo è da 67°, ma con la nuova forcella RockShox Lyrik Rct3 da 160 mm (ossia il valore massimo di travel secondo Pivot) diventa qualcosa di molto più capace.
Su questa bici stiamo conducendo il test dei freni Sram Code Rsc e della forcella Lyrik 2018.
La trasmissione è Shimano Deore Xt 1x11.
Il peso, in taglia M con gomme tubeless e senza pedali, è di 13,10 Kg.
Qui i dettagli tecnici della bici e qui il test completo

alba in montagna

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alba in montagna

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Restate sintonizzati...

Photo credit Luigi Sestili



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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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