EWS Finale Ligure - Riccardo Negro, così si organizza la "finalissima"

Davide Ferrigno
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FINALE LIGURE - Alle 8.30 di sabato è partita la tanto attesa tappa conclusiva dell’Enduro World Series 2014.
Finale Ligure è sotto i riflettori di tutto il mondo e in particolar modo le sue 6 Speciali che quest’anno sono state quasi interamente realizzate ex novo. Riccardo Negro, finalese di adozione di 30 anni, è una delle menti di questo evento che organizza dal 2008.
Tra una chiamata radio e una telefonata siamo riusciti a trovare qualche minuto di tregua per farci raccontare tutto ciò che si nasconde dietro l’organizzazione un evento come la finale dell’Enduro World Series.

Riccardo Negro (a sinistra) con Enrico Guala.

Riccardo Negro (a sinistra) con Enrico Guala.

- Riccardo, presentati brevemente ai nostri lettori.
- Già presidente di Blue Bike, con la quale organizzo ogni anno la 24H di Finale Ligure, da quest’anno mi occupo di questo evento in qualità di vice presidente della Polisportiva Finale Outdoor Resort, comitato creato dalla neo amministrazione locale per promuovere tutte le attività Outdoor praticabili sul territorio. Quella che oggi è la finale dell’Enduro World Series è nata nel 2008 come finale del circuito Superenduro. Ho apprezzato subito il format di gara e il territorio finalese vi si prestava particolarmente. Era talmente perfetto per comunicare quello che è il patrimonio sentieristico locale che ho ritenuto opportuno organizzare una gara. Dai 270 partenti del Superenduro 2008 oggi siamo a 540 iscritti e il livello è diventato “mondiale” con partecipanti da oltre 30 nazionalità.

Alcuni membri del Cips Finale Ligure, ossia il comitato che si occupa della protezione dei sentieri finalesi.

Alcuni membri del Cips Finale Ligure, ossia il comitato che si occupa della protezione dei sentieri finalesi.

- Quali sono i personaggi che ti hanno affiancato e incoraggiato in questa avventura?
- La Mtb a Finale è una passione che accomuna tantissime persone. Ci sono tanti volontari che durante l’evento sono vicini all’organizzazione e ci danno un grande aiuto. Un’impresa come questa nasconde un lavoro “dietro le quinte” di un anno intero. In questo frangente ci sono persone che mi danno una mano importante. Lorenzo Carlini (presidente Ass. Albergatori Finale Ligure) è una di queste. Lui, con la sua passione sfrenata per la Mtb, il territorio e il turismo, è stato colui che più mi ha aiutato nella ricerca e nella pulizia di sentieri storici e abbandonati. Il trail Dolmen, sentiero utilizzato in diverse edizioni ne è un esempio rappresentativo. Tra le altre persone vorrei citare anche Marco Marchese e Andrea Principato.

La partenza di ieri.

La partenza di ieri.

- Come è avvenuto il passaggio da Finale Enduro a Finale EWS?
- Il passaggio è stato rapido, ma è avvenuto dopo anni di lavoro. Un singolo evento difficilmente può diventare la finale del campionato del mondo, se intorno non ha le condizioni per offrire un certo feeling fornito dalla città ai rider.
Finale è diventata una location “internazionale” grazie ad una serie di fattori. I sentieri, continuamente rinnovati, l’ospitalità, la buona tavola, i servizi “bike-friendly”, il mare, il meteo favorevole 365 giorni all’anno. Di quella che era una gara “nazionale”, hanno cominciato a parlarne giornalisti e media stranieri, attratti dall’evento. Le “voci” sulla qualità e la bellezza dei sentieri sono arrivate all’estero. Il mare e il relax caratteristico di questo posto vi hanno contribuito. E’ proprio dall’estero che è arrivata la richiesta di rendere Finale Ligure “mondiale”.

In questa foto si può vedere come il sentiero si presentava agli occhi dei trail builders.

PRIMA
In questa foto si può vedere come il sentiero si presentava agli occhi dei trail builders.

E in questa foto si vede il lavoro dei trail builders nel per rendere la traiettoria più fluida.

E DOPO
E in questa foto si vede il lavoro dei trail builders nel per rendere la traiettoria più fluida.

- Come vengono scelti i sentieri per la gara?
- Io propongo un percorso di gara alla direzione, che ha la possibilità di modificarlo parzialmente o completamente. La scelta non è facile, né banale. In primis, fin dalla prima edizione, ho sempre voluto cambiare il tracciato di gara, con lo scopo di mostrare sentieri e itinerari diversi, fruibili poi per tutto l’anno da tutti i biker. Per ciò che riguarda l’aspetto più tecnico, bisogna badare molto a quelle che sono le dinamiche di gara, che sono ben diverse da un qualsiasi tour con gli amici sui sentieri. Stiamo parlando di logistica, organizzazione del cronometraggio, dei soccorsi, piuttosto che di tempistiche proprie di una gara. Ciò che alla fine è decisivo per la scelta finale è dato dal buon feeling di riding sui trail. A parità di condizioni iniziali, si opta per un sentiero che dona determinate sensazioni.

Greg Minnaar in azione a Finale Ligure.

Greg Minnaar in azione a Finale Ligure.

- Chi si occupa della creazione o manutenzione dei sentieri?
- La gara è uno stimolo per la ricerca di nuovi e il ripristino di vecchi sentieri. E’ lo stimolo per creare nuovi itinerari e unire nuovi spot. La comunicazione che questa gara ha alle sue spalle fa da cassa di risonanza per la promozione del nostro splendido territorio. Tutto questo non sarebbe possibile senza una grande opera di trail building. Viene dedicato un grande budget a questa attività. Volendo proporre sempre sentieri nuovi c’è stata la necessità di coinvolgere più persone in questa attività.

I Cips all'opera durante la creazione delle Speciali di quest'anno.

I Cips all'opera durante la creazione delle Speciali di quest'anno.

Negli ultimi anni si è creato il gruppo dei CIPS (Comitato Indipendente Pulizia Sentieri), che dall’anno scorso è stato coinvolto in prima linea per rendere fruibili le prove speciali. Quest’anno, per esempio, tre prove inedite per la gara di enduro sono state ripristinate quasi per intero da uno stato di completo abbandono, più che decennale. Le tracce erano state completamente ricoperte da rovi, alberi caduti e frane. Il sentiero è quindi ciò che fornisce ai rider di tutto il mondo la giusta motivazione per venire a pedalare a Finale. E il trail building è la chiave per attivare questo meccanismo. La gara ne è un esempio. Uno degli obiettivi principali della Polisportiva Finale Outdoor Resort è proprio quella di ripristinare e segnalare tutta la rete di sentieri presente sul territorio.

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- Come si muove la macchina organizzativa durante la gara?
- Ciò che accade in Piazza Garibaldi è delegato alla professionalità del circuito Superenduro, compreso il cronometraggio delle Speciali. Tutto ciò che accade sui sentieri viene affidato a un numeroso gruppo di volontari della Protezione Civile.

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Nello specifico, i “marshall” che coprono le prove Speciali fanno parte della A.I.B (Anti Incendio Boschivo) di Finale Ligure, Noli, Calice Ligure e Spotorno. Il Soccorso Alpino, provvisto di personale medico, si occupa delle emergenze, insieme ai volontari di Croce Bianca e Croce Verde. Oltre ai corpi appena citati, ci sono amici e appassionati volontari (quest’anno in maglia verde), che lavorano “dietro le quinte”. Ovviamente, mi piacerebbe che questo gruppo diventasse molto più folto!

Vittorio Gambirasio sul tracciato. I percorsi di gara di quest'anno sono stati un grande successo.

Vittorio Gambirasio sul tracciato. I percorsi di gara di quest'anno sono stati un grande successo.

- E del 2015 cosa mi racconti?
- Siamo stati scelti in via “straordinaria” per il terzo anno consecutivo come meta per la Finale EWS. E’ un grande stimolo per pensare a nuovi progetti e idee, alcune delle quali sono già nel cassetto…

Riccardo Negro dopo la prima giornata di gare a Finale Ligure.

Riccardo Negro dopo la prima giornata di gare a Finale Ligure.

- Sembri provato da questo evento… Cosa farai da oggi?
- La settimana prossima sarà dedicata al ripristino dei sentieri e alla rimozione della segnaletica di gara. Dovrò inoltre intrattenere le pubbliche relazioni con i media. Dopo di questo potrò pensare di prendermi una pausa.

Lo staff del CIPS sul palco di Finale Ligure ritira il riconoscimento speciale ottenuto dall'Enduro World Series.

Lo staff del CIPS sul palco di Finale Ligure ritira il riconoscimento speciale ottenuto dall'Enduro World Series.

- Quanti chili hai perso quest’anno?
- Non lo so, è meglio non saperlo!

Pochi istanti e parte la gara. Quante storie da raccontare...

Qui il resoconto della prima giornata.

Qui il resoconto della seconda giornata.

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