Il ricordo della montagna... in una tazza di latte

Simone Lanciotti
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La montagna, oggi, la vedo nella tazza del latte.
Un pezzo di memoria che si risveglia e che all’improvviso prende la forma più improbabile.
Non riesco a dare una ragione a questo meccanismo, succede e basta, a colazione, alle 7,30 e lo posso solo subire.
L’estate scorsa è stata magnifica.
Tornano in mente le uscite, i panorami, gli odori, la schiena sudata pizzicata dal vento della cima, la fame che a volte arriva senza avvisare, le lunghe discese…
Adesso mi vedo in quel posto che è lontano ore di pedalata e ore di auto.
E’ coperto di neve, ma mi sento lì con i miei amici.

Foto Sterling Lorence.

Foto Sterling Lorence.

Il cucchiaino gira nel latte.
Crea vortici, scie, circoli e ricircoli.
La montagna c'è ancora.
Resto immobile, sorseggio il latte.
E penso che qualcosa mi manca.
Qualcosa che devo aver visto in questa tazza di latte.
Le rocce bianche.
Il sole.
La luce.
La conquista della cima.
La voglia di sentirmi potente.
Il desiderio di essere più in alto del mondo.
L’inverno mi abitua a vivere nel fondo valle, dove i sentieri sono asciutti e dove non si soffre troppo il freddo.
Dove è tutto più facile.
Ma mi manca la conquista.

Foto Dan Milner.

Foto Dan Milner.

Vuoto il contenuto della tazza, lasciando che i pensieri facciano il loro corso.
Arriva l’acqua.
Arrivano i torrenti.
I rivoli che scendono a valle e ingrossano i fiumi.

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Ovunque, intorno, è verde.
Sono nel bosco.
Terra umida, radici, il sole che scalda ma non brucia.
Sono più in basso, continuo a scendere, a salire e a riscendere.
Mi sento bene.
Guido bene e non mi spaventano le pendenze e i dirupi.
Segno che oggi va tutto bene.
Sai, con la montagna è così…

Foto Sterling Lorence.

Foto Sterling Lorence.

Scendo verso il basso, lascio i freni e sento la pendenza che spinge.
Sento le gomme che scivolano, mordono il terreno, derapano, rimbalzano.
Sento tutto.
Sono proprio lì.

Foto Sterling Lorence.

Foto Sterling Lorence.

La tazza è vuota.
Umida.
Guardo dentro.
Vedo il mio viso.
Sorrido.

Ps: i ricordi a volte ti prendono d’assalto, ma di certo se la sera prima ci si addormenta dopo aver rivisto questo video…

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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