Quell’uscita in compagnia che ti aggiusta la vita

Simone Lanciotti
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Ieri è stato un giorno duro.
L’altro ieri anche.
E il giorno prima ancora lo stesso.
A volte dormo male la notte.
Mi addormento sperando di risvegliarmi più riposato.

Ma non succede spesso.
Mi sveglio.
E inizio a pensare.
A pensare alle cose da fare, a quelle da sistemare e anche a quelle che non posso cambiare.

E’ il cervello che parte, accelera, va in fuga in mille direzioni e sebbene io cerchi di fermarlo, lui è più veloce.
Quando va bene mi riaddormento dopo un’ora.
Altre volte no.

Se penso a quello che ho davanti mi spavento: il futuro è incerto per definizione, ma così è troppo.

Guerra, clima, economia, social, fatica, nostalgia di quando le cose erano più facili, voglia di fermarsi, voglia di stare bene, voglia di ridere.
E penso alla mia bici.

Penso a me sulla bici.

Quell’uscita in compagnia che ti aggiusta la vita
Questo è "quel lassù" in cui mi immagino nel cuore della notte

Mi immagino laggiù.
Oppure lassù.
Sempre cavalcando i pensieri del cervello cerco un giorno nel mio calendario mentale in cui uscire in bici per un paio d’ore.
Anche tre.
E se serve anche quattro.

So che mi serve.

Perché se io non sto bene non funziona più niente.
Giovedì mattina potrebbe essere un buon momento.

Ma non voglio andare da solo.
Perché se sto da solo rischio di finire di nuovo in questo pantano di pensieri, angosce, emozioni e chissà cos’altro.
Questa non può essere un’uscita in solitaria, ma in compagnia.

Questa deve essere quell’uscita in compagnia che ti aggiusta la vita.

E oggi, giovedì 8 giugno, così è stato.
Il mio compagno di uscite e di disavventure Luigi si è fatto trovare al posto giusto al momento giusto.
Già solo pensare che sarei uscito in bici in compagnia mi ha fatto sentire bene.
Carico ed emozionato come un bambino che sta per andare a comprare un giocattolo nuovo.
Ho sentito in modo chiaro e netto che me lo meritavo.
E che oggi dovevo solo pensare a divertirmi.

Il lavoro, qualunque lavoro, è una pressione costante. E nessuno può reggerla a tempo indeterminato senza sosta.

Primo o poi compare il bisogno di fare altro. 
E oggi avevo bisogno di essere in sella alla mia bici.
Di sentire che lei, la bici, funziona alla perfezione e che afferrare quel manubrio, stare seduto sulla quella sella e spingere su quei pedali è la cosa più bella che oggi potessi fare.

quell’uscita in compagnia che ti aggiusta la vita
Questa foto descrive un momento idilliaco per chi è biker: l'ingresso nel bosco e un sentiero davanti di 8,7 Km...

Un click sul Garmin e siamo partiti.
Un giro elettrico, per non intaccare le risorse di un fisico già provato e per recuperare brillantezza.
Destinazione? Lassù, Sella Sant’Onofrio, sopra Filettino (FR) e poi discesa verso Ponte San Teodoro.
Posti dimenticati da tutti, ma bellissimi.
A chi è interessato lascio la traccia del giro di seguito ⬇️⬇️⬇️

Sentieri selvaggi, solcati dagli animali del bosco e lontani da tutto.
Il telefono però prende ancora e quasi mi dispiace.
Che bella l’elettrica.

Che bello essere qui sebbene né io, né Luigi, oggi, avessimo le forze per essere qui senza l’aiuto di un motore elettrico.
Gambe ancora forti e lucidità sono la premessa per divertirsi in discesa.
Il dislivello non è male, 700 e rotti metri e, soprattutto, su un sentiero in Mtb devo fare una cosa molto importante: devo avere la mente sgombra.

Non posso guidare pensando ad altro.

E’ un esercizio di “qui e ora” formidabile.
Entro in una bolla che si chiama "conduzione idilliaca della Mtb", ma che in realtà è anche di più.
Sono io e la Natura.
Io, la mia bici e il terreno.
Io e il mio strumento su ciò che la Natura mette sul sentiero.
E’ affrontare la casualità del sentiero con entusiasmo.

E’ vivere con entusiasmo ciò che non conosci e che a malapena puoi prevedere.

Quell’uscita in compagnia che ti aggiusta la vita
Selfie durante la discesa

E qui avvengono due fatti magnifici: 

1 - Meno conosco il sentiero e più mi gaso

2 - Mi fermo, mi volto e dietro c’è un mio amico che si sta divertendo almeno quanto me

E cos’è questo se non un momento che ti aggiusta la vita?

Sono nella bolla del tipico “qui e ora” generato dalla Mtb e, lo sapete anche voi, è qualcosa a cui ripenserò a lungo nei prossimi giorni.
Della serie “sì, a volte è dura, ma poi capitano anche le uscite in bici che funzionano”.
Per un po' l'orizzonte si schiarisce e già penso alla prossima… 

Qui altre storie di uscite in compagnia e qui il nostro profilo Komoot

PS: ho deciso di scrivere questo articolo solo una volta finito il giro. E siccome quando esco in bici senza finalità test non faccio quasi mai foto... vogliate scusarmi se questo articolo ha ben poche foto.

PS 2: per l'uscita perfetta gli ingredienti ottimali sono sempre gli stessi ⬇️⬇️⬇️

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

Commenti su: Quell’uscita in compagnia che ti aggiusta la vita
  1. Buongiorno Simone, ti seguo da tempo sul web, ma oggi ho dovuto iscrivermi, perché volevo lasciare un commento a questo bellissimo, appassionato e sincero articolo. Mi sono riconosciuto, come credo molti altri, nelle tue emozioni.
    È stato anche un necessario completamento ad un articolo analogo, di qualche anno fa, su L’uscita in solitaria…
    Grazie

  2. Ciao Simone,
    mi ritrovo perfettamente con le tue considerazioni. Perché esco? Perché esco in compagnia? Per sentire il suono delle ruote sul terreno, il vento, il profumo della natura, sentire la velocità, concentrarmi sulla miglior traiettoria e per scambiare 2 chiacchiere con gli amici. Tutto ciò non ha prezzo, tutto ciò ti fa staccare la mente dai problemi di tutti i giorni.

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