Superenduro: alla fine è Manuel Ducci a festeggiare

Simone Lanciotti
|

FINALE LIGURE - Gli bastava arrivare davanti a Davide Sottocornola oppure sperare che non ci fosse un gap eccessivo con il rider della CicoBikes-Dsb. Manuel Ducci, ieri, ha corso l'ultima tappa dell'Enduro World Series e del Superenduro con l'obiettivo di portare a casa il titolo Pro della challenge italiana, il primo della sua carriera.

Manuel Ducci in azione a Finale Ligure. Ha chiuso in 48ª posizione.

Manuel Ducci in azione a Finale Ligure. Ha chiuso in 48ª posizione.

«Ho iniziato a crederci dopo la gara di Gemona (la prima vinta da Ducci, ndr), quando ho visto che la mia condizione cresceva e quella degli altri restava costante. Non ho fatto grandissimi risultati nel Superenduro quest'anno, ma sono riuscito a essere costante. E' stata una stagione complicata, la gestione del team mi ha tolto tempo per allenarmi e la necessaria tranquillità psicologica in gara. Però ho tenuto duro e Valentina (Macheda, la sua compagna, ndr) mi ha aiutato a restare concentrato sull'obiettivo.

Ci si prepara per i festeggiamenti...

Ci si prepara per i festeggiamenti...

«La gara di Finale Ligure è stata quella che mi ha preoccupato di più perché ci sono arrivato dopo Eurobike, ossia dopo un periodo in cui la priorità era la ricerca di sponsor, e di conseguenza l'allenamento è stato messo in secondo piano.
Poi c'è stato un infortunio che mi ha tenuto lontano per un mese dalla bici, proprio in vista di Finale Ligure. Insomma, sono arrivato qui di certo non al meglio della condizione, ma ce l'ho fatta».
Anche per Manuel Ducci il primo confronto con l'Enduro World Series è stato particolarmente difficile. Ad eccezione di Punta Ala, dove l'italiano è arrivato 13º assoluto, le altre tappe hanno messo in mostra la netta superiorità dei rider stranieri.

Ducci-Macheda, una coppia nell'enduro e nella vita.

Ducci-Macheda, una coppia nell'enduro e nella vita.

«L'Ews mi attira, è qualcosa che spero di poter far per bene il prossimo anno. Ma ti dico che pianificheremo di farlo solo se avremo la certezza di avere il budget necessario».
Durante la stagione, Manuel Ducci ha cambiato bici ed è passato da una Ibis Mojo Hd a una Ibis Ripley 29 con la quale ha esordito nella tappa di Val d'Isere (dove ha chiuso con un 24º posto) dell'Enduro World Series e con la stessa bici ha voluto schierarsi anche a Finale Ligure.

Finale di stagione con una Ibis Ripley 29: 120 di travel, telaio in carbonio di alto livello (qualità Ibis) e sospensione Dw-Link. Così allestita pesa 12,6 kg.

Finale di stagione con una Ibis Ripley 29: 120 di travel, telaio in carbonio di alto livello (qualità Ibis) e sospensione Dw-Link. Così allestita pesa 12,6 kg.

Il peso della bici, allestita come vedete in foto, è di 12,6 kg. I dettagli della bici li potete leggere nelle didascalie delle foto.

Taglia M per la Ripley 29 di Ducci e angolo di sterzo di 70 gradi.

Taglia M per la Ripley 29 di Ducci e angolo di sterzo di 70 gradi.

La forcella X-Fusion Trace da 140mm (con steli da 34mm) è stata modificata da Bsc, l'importatore italiano di X-Fusion: adesso la forcella può essere bloccata e si può ridurre la corsa in caso di necessità.

La forcella X-Fusion Trace da 140mm (con steli da 34mm) è stata modificata da Bsc, l'importatore italiano di X-Fusion: adesso la forcella può essere bloccata e si può ridurre la corsa in caso di necessità.

Numero 29 con una 29er...

Numero 29 con una 29er...

Guidacatena e pedivelle e*13 con corona singola da 34 denti. La trasmissione è a 10 velocità.

Guidacatena e pedivelle e*13 con corona singola da 34 denti. La trasmissione è a 10 velocità.

Gomme Michelin specifiche per l'enduro. Ancora in fase prototipale, ma a breve verranno messe in commercio.

Gomme Michelin specifiche per l'enduro. Ancora in fase prototipale, ma a breve verranno messe in commercio.

Sella Dirty Native con un color matching perfetto. Ducci e Macheda hanno contribuito allo sviluppo della gamma di selle Dirty, specifiche per l'enduro.

Sella Dirty Native con un color matching perfetto. Ducci e Macheda hanno contribuito allo sviluppo della gamma di selle Dirty, specifiche per l'enduro.

Il nuovo comando remoto del reggisella telescopico Ks Lev.

Un nuovo comando remoto del reggisella telescopico Ks Lev: Manuel Ducci è stato il primo rider a utilizzare questo prototipo. La versione definitiva potrebbe subire delle modifiche rispetto a quello che vedete in foto.

Paraschizzi Marshguard.

Paraschizzi Marshguard.

Un componente tecnico come la finitura delle unghie della Macheda non è mai trascurabile...

Un componente tecnico come la finitura delle unghie della Macheda non è mai trascurabile...

Sospensione Dw-Link anche per la Ripley 29.

Sospensione Dw-Link anche per la Ripley 29.

Disco posteriore da 200mm (e davanti da 180), una scelta tipica di Ducci.  «Uso molto di più quello dietro, quindi...».

Disco posteriore da 200mm (e davanti da 180), una scelta tipica di Ducci.
«Uso molto di più quello dietro, quindi...».

Condividi con
Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

Iscriviti alla nostra newsletter

... E rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie!
Logo MTBCult Dark
Newsletter Background Image MTBCult
arrow-leftarrow-right